Il lungo periodo del lockdown trascorso a causa del virus Covid-19 ha radicalmente modificato le nostre abitudini e anche se fortunatamente siamo quasi tornati alla normalità, continuiamo ad esercitare molte delle attività che abbiamo intrapreso in questo particolare periodo, vuoi per comodità, vuoi per sicurezza o anche solo per consolidata abitudine.
La reperibilità di beni di consumo o comprare caffè ad uso domestico on-line rientra proprio in questa nostra quotidianità e lo si evince anche da un’attenta analisi di mercato, dove si evidenzia come il settore delle vendite on-line abbia continuato a crescere esponenzialmente, senza dare segni di indebolimento.
D’altronde, facendo un’ulteriore analisi delle opportunità che vengono offerte da questa tipologia di acquisto, salta subito all’occhio la facilità di comparazione tra prezzi e prodotti diversi, con una scelta decisamente più vasta di qualsiasi eventuale supermercato.
Un altro dato rilevante è legato a un sintomo che possiamo definire “ripetibilità del clic”, ovvero quella condizione di comodità che il nostro cervello crea realizzando un’abitudine.

La forza dell’abitudine
È confermato da innumerevoli studi che dopo un certo periodo di tempo il nostro cervello memorizza un comportamento ripetuto più volte, ed al fine di risparmiare risorse ed energie crea una routine che utilizza come risposta primaria ad un singolo impulso.
Questo è quello che fondamentalmente capita ad esempio quando saliamo in macchina e invece di fermarci per una commissione prima di andare a lavoro, ci rechiamo direttamente in ufficio, rendendoci conto solo al raggiungimento della meta di aver scordato la tappa antecedente.
Secondo alcune ricerche possono bastare 4 settimane affinché il nostro cervello crei un’abitudine; ed è così che dopo 3 o 4 mesi di utilizzo intensivo dei sistemi informatici, sia per noi più consueto recarci su un determinato e-shop o piattaforma ed ordinare la merce che desideriamo senza più badare al fatto che non possiamo assaggiarla, provarla confrontarla dal vivo.
Quindi la comodità del pagamento già registrato che avviene velocemente e in automatico, piuttosto che il risparmio di tempo nella ricerca e consultazione di un nuovo catalogo, giocano ancor di più a nostro sfavore.
Si, avete letto bene: a nostro sfavore, perché questo tipo di abitudine se da un lato è una tangibile comodità, dall’altro ci preclude un mondo di scoperte.
Comprare caffè: gli acquisti on-line
Prendiamo quindi come esempio l’acquisto di caffè ad uso domestico.
Dopo il lockdown abbiamo rispolverato e rodato ampiamente la nostra vecchia moka e siamo quindi abituati a comprare caffè di una determinata qualità e con caratteristiche specifiche, che abbiamo scelto sulla base di una valutazione scritta nella descrizione del prodotto su un e-shop dedicato; dopo averlo provato (per un po’ di tempo, perché anche se non era proprio come ce lo aspettavamo, oramai lo abbiamo sui ripiani della nostra cucina) andiamo di default sul sito di acquisto e clicchiamo sulla casella del riordino senza pensarci su due volte. E pian piano questo gesto diventa sempre più automatico e ripetitivo nel nostro cervello.
Chissà da dove viene spedito il prodotto? Chissà quanta strada deve compiere per giungere fino a noi (e questo talvolta può incidere notevolmente sull’impatto ambientale) e chissà se il negozio sotto casa poteva in realtà averlo a disposizione… ma si dai: “tanto faccio prima a comprarlo on-line”.
Sia ben chiaro: non demonizziamo assolutamente gli acquisti on-line, tanto meno i portali di vendita che restano una valida e comoda alternativa in molti casi, permettendo di ricevere la merce direttamente a casa e spesso con promozioni e sconti dedicati notevolmente vantaggiosi.
Anche Costadoro è in rete con il proprio e-shop ed è presente anche sulla piattaforma di Amazon, ma riteniamo comunque corretto e doveroso effettuare un’analisi completa dei vari metodi di acquisto di caffè ad uso domestico con i loro possibili pregi e difetti, fornendo quindi una panoramica completa che può permettere di ponderare attentamente le nostre scelte verso un consumo ed un acquisto più consapevole.

Il chilometro zero: comprare caffè “sotto casa”
Andiamo a valutare nello specifico tutti gli eventuali vantaggi o svantaggi del km 0 legati al comprare caffè ad uso domestico, ovvero la spesa sotto casa o nei negozi limitrofi alle proprie abitazioni.
Il primo punto a favore, spesso troppo sottovalutato, è quello della socializzazione: il confronto con il personale della drogheria o del bar che è in grado di suggerirci un nuovo prodotto (distogliendoci dalla nostra routine) e magari di farcelo assaggiare, unitamente al rapporto di dialogo che si può instaurare, non ha prezzo.
Inoltre in un locale specializzato come ad esempio il Costadoro Social Coffee Factory di Torino, esistono aree shop dedicate dove potrete trovare sempre del personale a disposizione per illustrare e farvi provare anche nuovi metodi per preparare il vostro caffè, oltre a stimolarvi nell’assaggio di nuovi Monorigine o Specialty Coffee di fresca tostatura.
Le principali e vere difficoltà nel comprare caffè in un punto vendita fisico possono essere quindi legate proprio ad un discorso di tempistiche, di praticità e in alcuni casi di convenienza: “non ho tempo di andare in negozio, dall’e-shop posso pagare con carta di credito, me lo spediscono comodamente a casa e magari riesco ad utilizzare anche un codice sconto… così pago di meno”.
Ma vogliamo sottolineare che i vantaggi del km 0 possono comunque “coesistere” con l’approccio all’acquisto on-line, ad esempio: vi recate nel vostro locale di fiducia, scoprite le novità e fate il vostro acquisto; se poi non siete particolarmente comodi a ritornare ogni settimana, potrete portare avanti la vostra scelta tramite gli acquisti su e-shop fino alla prossima occasione di visita in negozio, unendo quindi la praticità d’acquisto a nuovi stimoli costanti!

Il monoporzionato nel processo di acquisto di caffè ad uso domestico
Abbiamo già affrontato in questo precedente articolo le differenze tra i vari formati disponibili sul mercato (sia on-line, che nei punti vendita fisici) del monoporzionato, ma per questa possibilità di scelta (tra le più comuni e in voga soprattutto nel mercato digitale) vorremmo infine porre l’accento sull’impatto ambientale che questo metodo di consumo del caffè comporta.
Purtroppo l’inquinamento prodotto da questo sistema è davvero rilevante e solo negli ultimi anni l’industria sta iniziando a produrre capsule compostabili che possano anche garantire una buona conservazione della qualità del caffè utilizzato, nonché un imballaggio secondario (scatola o bustine di conservazione) anch’esso in grado di decomporsi in ambiente naturale.
Noi di Costadoro fino ad oggi, proprio per una scelta etica e ambientale, abbiamo prodotto cialde e capsule solo per una ristretta fetta di mercato; per dare un’idea il comparto incide solo per lo 0,7% della nostra produzione e con possibilità di acquisto esclusivamente tramite alcuni nostri clienti/distributori o sul nostro e-shop.
Tuttavia da oltre un anno stiamo testando nuove opportunità per giungere alla produzione di un prodotto a ridotto impatto ambientale che presto potremo proporre e raccontare nei minimi dettagli.
Nella speranza che questa piccola analisi possa esservi di aiuto per un acquisto sempre più consapevole, non ci resta quindi che augurare come sempre: buon caffè a tutti!
