Granola natalizia: gusto ed energia per una ricca colazione

Granola natalizia: gusto ed energia per una ricca colazione

La granola è uno degli ingredienti che spesso appare a colazione sulla tavola degli sportivi e solitamente si tratta di una miscela a base di avena, frutta secca e miele, resa croccante cuocendola in forno.

granola

Sulla base di questo ingrediente “fit” vi proponiamo un’originale variante con questa ricetta facile da preparare e che porterà un inebriante profumo di Natale nelle nostre case: la granola natalizia fatta in casa.

Un goloso concentrato di energia da gustare in una tazza di latte o nello yogurt per una colazione che dà la carica!

granola

Ingredienti

  • 500 g di fiocchi d’avena;
  • 50 g di nocciole;
  • 50 g di anacardi;
  • 200 g di miele al caffè;
  • Olio vegetale q.b.
  • Un cucchiaio d’acqua.

Preparazione della granola natalizia

Mischiate tutti gli ingredienti in una ciotola.

Questa è una ricetta svuota dispensa, potete aggiungere la frutta secca e le spezie che preferite: noi abbiamo sbriciolato un avanzo di nocciolini di Chivasso al caffè e un pizzico di cannella per dare dolcezza e aroma alla nostra granola.

Disporre e livellare il composto su una teglia ricoperta da carta forno.

Cuocere in forno preriscaldato a 160° per un’ora girando il composto di tanto in tanto per avere una cottura uniforme.

La granola che non consumerete subito potete conservarla in dei barattoli chiusi ermeticamente fino a una settimana.

Buona colazione da Costadoro!

Confettura di mele e caffè

Confettura di mele e caffè: per una pausa sfiziosa e originale

Costadoro, Torrefazione dal 1890, si impegna ogni giorno per soddisfare i propri clienti, ma i primi clienti di un’azienda sono i propri collaboratori.

Per questo motivo il personale Costadoro è coccolato con piccole attenzioni, come la frutta di stagione offerta tutti i giorni per uno spuntino sano.

In estate prediligiamo le pesche, ora con l’inverno è tempo di mele.

Questa settimana ne sono avanzate un bel po’ e noi che non concepiamo nessuna forma di spreco abbiamo pensato di preparare una confettura di mele davvero speciale, con l’aggiunta di un ingrediente insolito: il caffè.

Una preparazione sfiziosa e originale, ideale per uno spuntino o una merenda per ricaricare le energie.

confettura

Ingredienti per la confettura

  • Mele 2 kg;
  • 6 tazzine di caffè preparato con la moka;
  • 1 cucchiaio di caffè macinato;
  • 300 g di zucchero;

Preparazione

Lavare e tagliare le mele a cubetti.

confettura

Cuocere le mele in una casseruola con il coperchio a fuoco medio finché si ammorbidiscono.

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Frullare le mele con un frullatore a immersione fuori dal fuoco e aggiungere il caffè preparato con la moka e macinato.

confettura
confettura

Mischiare e riportare a bollore, aggiungere lo zucchero e mescolare fino al raggiungimento della consistenza desiderata.

confettura

La confettura è pronta per essere confezionata in barattoli sterilizzati, se si gradisce conservare per più giorni la confettura far bollire i vasetti con la marmellata per mezz’ora.

Buona merenda con Costadoro!

Base Running: Costadoro sponsor sull’abbigliamento ufficiale

Base Running: Costadoro sponsor sull’abbigliamento ufficiale insieme a Codebò

Base Running è una Associazione Sportiva Dilettantistica affiliata al CONI-Fidal.

Nasce nel 2008 con lo scopo di dare vita ad un movimento che diventi punto di riferimento per i runners torinesi.

Base Running

Da novembre 2021 la maglia ufficiale degli atleti indossata durante le gare e gli allenamenti è firmata da due aziende storiche del territorio, da sempre vicine al mondo del running: Costadoro e Codebò.

Base Running

Costadoro crede da sempre nei valori trasmessi dallo sport, quali passione, dedizione e lavoro di squadra, fondamentali per raggiungere risultati ambiziosi

Felici e orgogliosi di far parte della famiglia di Base Running!

Base Running

Storie di caffè – Il viaggio di Victor dal Brasile a Torino

Storie di caffè – Il viaggio di Victor Morassi dal Brasile a Torino

Storie di caffè davvero emozionanti: Victor Morassi è cresciuto nel settore della consulenza gestionale, lavorando 15 anni a fianco di aziende internazionali per cambiare poi vita e oggi con sua moglie e i suoi figli è un produttore di Specialty Coffee in Brasile.

storie di caffè

Con esperienza e amore coltivano una varietà di Arabica chiamata Yellow Catuai, che si contraddistingue per il colore delle ciliegie a maturazione.

Infatti le ciliegie si presentano di colore giallo dorato a differenza della maggior parte delle varietà botaniche che maturano con un colore rosso/ rosso scuro.

Nel momento della raccolta si trovano sullo stesso ramo ciliegie mature e immature, di colori diversi, dal verde al marrone, per questo i collaboratori della Cooperativa Cocarive raccolgono e selezionano tutte le ciliegie gialle a mano.

Victor, una volta lavorato il caffè crudo, lo invia in Italia dove viene tostato nella nostra torrefazione Costadoro e nasce il Brazil Azul.

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Il “tour del caffè” di Victor a Torino

Oggi abbiamo avuto il piacere di incontrare Victor che ha seguito tutto il percorso dei suoi chicchi dalla piantagione, passando per la torrefazione fino ad un bar viaggiando dal Brasile fino a San Salvario a Torino.

Come ti senti ad essere qui oggi in Costadoro dove tostiamo il tuo caffè?

Se faccio un passo indietro mi sento orgoglioso e tutto questo acquista un senso. In questa realtà vedo la mia famiglia: mia figlia che raccoglie a mano le ciliegie di caffè e mio figlio con il rastrello. Non vedo l’ora di tornare a casa e mostrargli le foto, il mio primo pensiero sarà come posso fare ancora meglio, voglio avere un impatto.

storie di caffè

Cosa significa essere un produttore di caffè?

Essere un produttore di caffè è una grande responsabilità, è un modo di vivere, non è qualcosa che puoi accendere e spegnere è qualcosa che mi consuma, consuma la mia famiglia, è pieno di gioia e dolore, è tutto questo. È il primo passo per portare le persone insieme. Quando pensi a una tazzina pensi a un rituale a un modo per incontrare le persone. Per me essere un produttore è il punto di partenza di tutto questo.

storie di caffè

Victor “a tu per tu” con i nostri baristi

Dietro una tazzina di caffè c’è un mondo, e il viaggio non termina da noi in torrefazione, ma continua nei bar che serviamo da 131 anni.

Così ci siamo diretti da uno storico cliente di Costadoro: il Caffè dell’Università in Via Madama Cristina 34/f.

Qui Alessandro offre ai suoi clienti il Brazil Azul prodotto da Victor e la sua famiglia.

Com’è stato per te Alessandro aver potuto incontrare Victor?

Avere incontrato Victor è stata veramente una bellissima sensazione perché il suo raccolto dà il nostro frutto. Per me essere un barista significa dare soddisfazioni quotidiane, io faccio più di 1200 caffè al giorno perciò dono tutti i giorni un sorriso a qualcuno.

storie di caffè

Quanta memoria può contenere quel profumo? Quanta passione colora il nostro viaggio che parte da molto lontano e arriva a Torino.

Ogni volta che entriamo in Costadoro pensiamo ai chicchi che sfidano le onde dell’oceano per arrivare nelle mani di noi torrefattori.

Questa materia cambia con le stagioni, con il vento e con il tempo, non basta osservarla, bisogna toccarla con mano, unire arte e mestiere.

Di quei chicchi dobbiamo conoscere tutto, studiarli e scoprirli nei minimi particolari, farli nostri e domarli.

Oggi abbiamo “conosciuto” meglio i nostri chicchi scoprendo la storia di Victor.

Scopri anche tu il nostro Brazil Azul.

Il karate incontra il calcio

Il karate incontra il calcio con Luigi Busà Savio Loria e Simone Loria

Lunedì 29 novembre 2021 Luigi Busà, Oro Olimpico nel karate a Tokyo 2020, l’allenatore di karate Savio Loria e Simone Loria, fondatore della Scuola Calcio Virtus Mercadante, hanno organizzato un evento in cui piccoli calciatori sono diventati karateka e piccoli karateka sono diventati calciatori.

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Costadoro in qualità di sponsor ha fatto due chiacchiere con i campioni per scoprire cosa dà la carica ad un atleta.

A tu per tu con Luigi Busà oro olimpico di karate

Luigi quella per le arti marziali è una passione di famiglia, quanto quest’ultima è stata importante nel tuo percorso?

È stato un po’ tutto. Senza questo fulcro così importante sicuramente non sarei riuscito per due motivi: uno perché papà mi ha inserito nel mondo del karate, lui è il mio maestro e ha tuttora una struttura sportiva ad Avola, il mio paese nativo in provincia di Siracusa; lui mi ha trasmesso questa grande passione che poi è diventata un grande amore e il mio lavoro. Due perché anche la mamma dietro le quinte e le mie tre sorelle karateka sono state di supporto nei momenti difficili. Per le Olimpiadi sono state un punto fondamentale. Hai bisogno di gente che ti ama tanto e veramente, forse gli amici non possono darti quel tipo di amore. Sono stato davvero fortunato.

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Cosa fa un atleta olimpico per concedersi una pausa?

Innanzitutto la vita di atleta è una scelta, io non parlo mai di sacrifici ma di scelte: l’alimentazione, rinunciare a un’uscita non mi pesano più perché ho scelto di fare l’atleta e di raggiungere obiettivi importanti. La pausa la desideri, la vuoi, ma spesso la rimandi, ma quando hai raggiunto l’obiettivo o comunque hai fatto di tutto per raggiungerlo è lì che ti concedi la pausa dove tu puoi staccare con la testa e il corpo e ti puoi godere gli amici e ripartire alla grande.

Qual è il tuo prossimo obiettivo dopo un oro olimpico?

Il mio obiettivo attuale è quello di far conoscere sempre di più il karate perché avendo raggiunto l’oro olimpico posso dargli visibilità nel tempo. Sulla scia olimpica le palestre sono piene, anche se sappiamo che tra pochi mesi con il calcio calerà l’interesse. Partecipo a trasmissioni televisive, tra poco uscirà un libro e poi un documentario, è vero che esce il mio personaggio ma io dove vado parlo di karate. È lo sport che amo e voglio portarlo dove merita. E poi dopo questo i prossimi obiettivi che mi sono prefissato sono gli Europei e i Giochi del Mediterraneo.

Quattro chiacchiere con Savio Loria, l’allenatore di karate

I forti valori della famiglia e dello sport sono condivisi anche da Salvatore Loria detto Savio, uno dei karateka più medagliati al mondo nonché l’allenatore di Luigi.

Qual è la differenza tra gioire per una propria vittoria e per una vittoria di un proprio allievo?

Sono gioie diverse perché quando tu gioisci per una tua vittoria sei nel pieno della competizione e c’è una scarica di adrenalina forte e quindi in qualche maniera te la vivi pienamente. Da tecnico devi mantenere un certo tipo di lucidità fino alla fine e devi trattenere delle emozioni fino a quando non finisce la competizione, si potrebbe definire un atteggiamento più freddo ma è molto gratificante e bello.

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Cosa ti dà la carica?

La carica me la danno i miei obiettivi: l’ultimo grande obiettivo era vincere con la mia squadra maschile il campionato del mondo a Dubai, era un’impresa storica mai fatta a livello nazionale. E ce l’abbiamo fatta! Io trovo che lo sport sia un percorso di vita che ti può far crescere e questa è la carica ancora più profonda che ti permette di mantenere l’entusiasmo nel tempo.

Cosa fai per concederti una pausa?

Ho capito nel tempo che le pause sono molto importanti sia da atleta che da tecnico ad esempio ieri sono andato a farmi una sauna per rilassarmi, ma la pausa più importante è stare in famiglia.

Qualche palleggio con Simone Loria

Concludiamo la serata con l’allenatore di calcio Simone Loria il grande ex difensore con il vizio del goal.

Quale sarà il tuo prossimo goal?

Il mio grande obiettivo è far giocare e divertire i ragazzi in un posto sicuro. Secondo me da come ho vissuto il calcio da ragazzino la cosa più bella era divertirsi. Poi nel tempo è diventata una passione che mi sono portato dentro, ma la prima cosa è stata il divertimento, non puoi praticare uno sport perché obbligato o perché devi farlo. Oggi mancano spazi come cortili e parchi e vedo i ragazzini dietro a un pc o un tablet, per me è stato molto importante aprire una struttura del genere e dare la possibilità ai ragazzi di venire qui.

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