Panettone Galup – Costadoro: le eccellenze si incontrano

Nasce il panettone Galup con gocce di cioccolato al latte e crema al caffè Costadoro

Dalla continua ricerca sul territorio di realtà di eccellenza che collaborando possano dare vita a nuove opportunità di business, nasce un prodotto unico e dal gusto inconfondibile: il panettone Galup con gocce di cioccolato al latte e crema al caffè Costadoro.

Prosegue dunque il percorso Le eccellenze si incontrano, intrapreso dalla storica torrefazione piemontese Costadoro produttrice di caffè d’alta gamma e segna una tappa fondamentale.

È così che oggi prende il via la collaborazione tra Galup e Costadoro per la creazione di un prodotto di eccellenza assoluta: il Panettone Galup al caffè Costadoro.

Un prodotto in limited edition dove la tradizionale ricetta del panettone Galup incontra l’aroma della miscela di caffè 100% Arabica Costadoro.

panettone

Raggiungere il risultato finale non è stato semplice: ottenere un sapore delicato e bilanciato ha impegnato non poco gli esperti delle due Aziende, che hanno condotto innumerevoli esperimenti e prove fino a che non è stata trovata la ricetta perfetta.

Un risultato di eccellenza che nasce da una condivisione di alcuni valori imprescindibili come ad esempio: la ricerca della qualità senza compromessi, il forte legame con il proprio territorio, il rispetto della tradizione e la volontà di crescere e migliorarsi sempre in un’ottica di innovazione continua.

Il nuovo prodotto verrà lanciato sul mercato dal mese di novembre 2021 per essere gustato durante le tanto attese Feste di Natale.

Lo potrete acquistare presso i Costadoro Social Coffee Factory di Torino in Via Teofilo Rossi 2 angolo Via Lagrange o Via Mortara 24 e di Genova in Piazzetta Banchero 2, nei migliori Bar Costadoro e sull’e-shop Costadoro.

Exclusive Brands Torino: la Limited Edition a Monaco

Exclusive Brands Torino: presentata la Limited Edition al Principe Alberto II di Monaco

S.A.S. il Principe Alberto II di Monaco ha accolto con grande entusiasmo la presentazione dei prodotti facenti parte della Limited Edition, creata da Exclusive Brands Torino per Expo Dubai 2020, che gli è stata illustrata durante l’inaugurazione del Mini Pavillon a Monaco.

Exclusive Brands Torino

Il progetto, portato avanti da 14 delle 24 aziende della Rete, è stato realizzato in un’ottica di promozione del Made in Italy di alto livello nel mondo.

“La partecipazione a Expo Dubai 2020 in qualità di Partenaire Officiel all’interno del Pavillon de Monaco rappresenta per EBT una grande occasione di visibilità e promozione su un palcoscenico internazionale che aiuterà a migliorare ulteriormente le performance del network, con una prevedibile ricaduta positiva sul fatturato e sull’export. Con il Principato di Monaco la Rete Exclusive Brands Torino condivide gli stessi valori di internazionalità, esclusività ed eccellenza.”

ha dichiarato Paolo Pininfarina, Presidente di EXCLUSIVE BRANDS TORINO.

La Capsule Collection di EBT

Exclusive Brands Torino

Dunque Exclusive Brands Torino parteciperà a Expo Dubai 2020 all’interno del Pavillon de Monaco, in qualità di Partenaire Officiel, esponendo la nuova Limited Edition composta da 14 prodotti creata appositamente per celebrare questa partnership a seguito della sigla dell’accordo avvenuta nel 2019. 

La capsule collection è composta dai prodotti delle Aziende aderenti all’iniziativa – appartenenti ai settori Gioielli&Moda, Food&Beverage, Tessile, Beauty e Design – con una linea grafica comune ispirata all’occasione. 

I prodotti esclusivi sono acquistabili in Italia (nei negozi e sugli e-shop delle aziende) fino alla fine dell’evento internazionale e da Ottobre, anche presso il Mini Pavillon ricreato a Monaco nei pressi del porto.

Inoltre la Limited Edition sarà esposta all’interno del Bookshop del Pavillon de Monaco a Dubai e disponibile sul sito www.monacoworldexpo.com.

Exclusive Brands Torino

A proposito di…

Exclusive Brands Torino è la prima rete italiana multisettoriale di aziende di alta gamma Made in Italy, conta la partecipazione attiva di 24 brand specializzati in diversi ambiti tra cui Costadoro: dal tessile, alla tecnologia, dalle strutture ricettive all’alta gioielleria, dall’enogastronomia all’estetica.

Nata nel 2011 a Torino e promossa dall’Unione Industriali di Torino, la Rete lavora per creare sinergie al fine di promuovere e valorizzare i propri partner sul territorio italiano e sui mercati esteri, individuando nuove strategie commerciali ed opportunità, consolidando il successo internazionale in specifici ambiti geografici e condividendo informazioni ed esperienze “trasversali”. 

Considerata l’osservatorio ideale dell’imprenditorialità piemontese d’eccellenza, Exclusive Brands Torino vuole diventare il punto di riferimento per opinionisti nazionali e internazionali, per gli associati stessi, ma anche per gli aspiranti affiliati e il pubblico finale in generale. 

Spreeng: nuova intervista di “ci vuole RespecTo”

Spreeng: nuovo appuntamento con la rubrica “ci vuole RespecTo”

Spreeng: continua la rubrica “Ci vuole RespecTo” del blog Costadoro, dedicata ai racconti di storie di sostenibilità e rispetto, attraverso alcune interviste ad aziende, artigiani, imprenditori e attività che abbracciano questa filosofia.

spreeng

Spreeng è il nuovo bicchiere pieghevole riutilizzabile.

Grazie alla collaborazione di Costadoro con l’innovativa startup non solo è stato abbattuto il consumo di plastica monouso all’interno dell’azienda, ma sono stati anche piantati 6 alberi di cacao nella foresta aziendale di Spreeng.

Infatti il 10% di ogni bicchiere (acquistabile CLICCANDO QUI) contribuisce alla riforestazione del pianeta Terra raccogliendo da oggi per la vita 330 kg di CO2.

Abbiamo incontrato Andrea Mariatti CEO & Founder di Spreeng per scoprire di più.

Come è nata l’idea di Spreeng?

L’idea di Spreeng nasce un periodo storico particolare.

Dopo la pandemia ci siamo resi conto che alcune abitudini sarebbero cambiate radicalmente.

Partiti da una riflessione sulla direttiva europea 904/2019 Sup, che ha bandito la produzione e l’uso della plastica monouso entro il 2030, abbiamo deciso di ripensare un oggetto esistente da decine di anni.

Un bicchiere ad uso personale che possa essere sempre portato nelle nostre tasche.

Il materiale che abbiamo scelto è il silicone ad uso alimentare poiché ha una durabilità quasi infinita e siamo convinti che la chiave per modificare le nostre abitudini consumistiche, che stanno portando il pianeta alla rovina, sia il riutilizzo.

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Forti di una visione del mondo che si basi su Sostenibilità, Innovazione e Progresso abbiamo deciso di ridefinire il concetto di beneficenza, con l’obiettivo di renderla una conseguenza implicita dello stile di vita iper-consumistico che ci caratterizza (capitalistico-occidentale).

Destinando il 10% del prezzo di vendita di ogni singolo prodotto a cause ambientali e sociali, mettiamo il consumatore in condizione di orientare e monitorare il suo impatto positivo sul mondo con quello che ci piace definire Social R/Evolution.

Il nostro obiettivo è dare maggiore valore al nostro modo di consumare.

Quali sono i piccoli gesti e azioni che intraprendete per avere un approccio sostenibile nel vostro lavoro e nella vita di tutti i giorni?

In Spreeng la sostenibilità è un pilastro fondamentale.

L’intero progetto è incentrato sul concetto di RIUTILIZZO, nell’ottica di tornare a circondarci di oggetti di qualità che siano durevoli nel tempo, limitando così i rifiuti prodotti dal nostro stile di vita e le risorse impiegate a produrli.

Anche la nostra quotidianità lavorativa è fortemente caratterizzata da un’attenzione verso ciò che ci circonda: limitiamo al minimo gli spostamenti facendo grande uso di smart working e telelavoro, utilizziamo solo materiale in cloud per comunicare tra noi, azzerando completamente il consumo di carta.

Inoltre, poniamo molta attenzione all’origine dei prodotti che acquistiamo e/o consumiamo: si cerca sempre di sostenere marchi e progetti con processi produttivi e iniziative sostenibili.

Nell’alimentare valorizziamo l’organico e il chilometro zero, cercando di supportare imprese locali qualora se ne ha la possibilità.

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Cosa fate per concedervi una pausa?

Siamo una realtà giovane, dinamica, flessibile.

Lavoriamo ad obiettivi, non ad ore. Non abbiamo orari definiti o un ufficio in cui andare dalle 8 alle 18, quello che conta per noi è portare a termine il nostro compito nel tempo e nei modi prestabiliti.

Ciò che caratterizza tutti i componenti del team è un grande riconoscimento dell’importanza di sapersi concedere del tempo per se stessi e per la nostra salute.

Valorizziamo fortemente l’attività sportiva, e il tempo speso con amici e famiglia. 

È fondamentale essere consapevoli di ciò che è importante davvero nelle nostre vite e crediamo che questa attitudine abbia riscontri positivi anche sul posto di lavoro.

Ringraziando ancora Andrea Mariatti, ricordiamo che potete scoprire Spreeng anche nello spazio dedicato di Costadoro a FLOReal 2021! CLICCA QUI per scoprire di più sull’evento floreale!

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FLOReal 2021: Costadoro presente all’evento floreale

FLOReal 2021: Costadoro presente all’evento floreale presso la palazzina di caccia di Stupinigi

Costadoro sarà presente a FLOReal 2021 dall’8 al 10 di ottobre.

L’evento che negli anni ha fatto avvicinare al mondo delle piante centinaia di migliaia di persone evolve da mostra-mercato a grande appuntamento culturale di respiro nazionale.

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Nell’elegante cornice del parco della Palazzina di Caccia di Stupinigi, alla consueta fiera che vede protagonisti i migliori vivaisti piemontesi e italiani si aggiungono presentazioni di libri, conferenze, proiezioni, mostre, laboratori per i più piccoli, eccellenze gastronomiche.

Per maggiori informazioni CLICCA QUI

FLOReal

Costadoro Social Coffee: nuovo affiliato del franchising a Torino

Costadoro Social Coffee Officine S: apre il primo affiliato a Torino

Costadoro Social Coffee Officine S è la prova che Costadoro continua a puntare sulla città di Torino per l’apertura di spazi dove protagonista assoluto è il caffè.

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Il nuovo punto vendita in Corso Mortara 24 a Torino

Al Costadoro Social Coffee nella galleria commerciale delle Officine S in Corso Mortara 24, il primo affiliato dell’omonimo progetto, si può degustare ma anche acquistare il caffè macinato al momento.

Un vero e proprio luogo dedicato alla cultura di questa bevanda per chi vuole un’ottima tazzina imparando allo stesso tempo qualcosa sulla materia prima e sulle sue modalità di torrefazione e di preparazione.

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Cavalcando il movimento che aspira a cambiare la percezione del caffè elevandolo a bevanda “nobile”, il brand internazionale Costadoro ha dato vita al Costadoro Social Coffee, un progetto unico nel suo genere con un format replicabile in franchising in Italia e all’estero.

Questa apertura torinese infatti segue quella di Genova di questa estate e anticipa l’apertura prevista nel Principato di Monaco prossimamente.

“Vogliamo continuare a promuovere la nostra competenza in ciò che facciamo da 131 anni e al contempo diffondere la cultura del caffè, facendo direttamente formazione a chi vuole avvicinarsi a questo mondo e rendendo più consapevole il cliente finale”

dichiara l’A.D. di Costadoro Giulio Trombetta
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Il Concept

Al Costadoro Social Coffee il barista dialoga con il cliente spiegandogli le caratteristiche del caffè che gli sta proponendo ma anche come e con che strumenti lo realizzerà.

Vengono proposte le nuove metodologie di preparazione e consumo e si possono degustare le miscele biologiche, i mono origine e mono origine specialty nelle varie estrazioni dall’espresso al filtro, dal Brew al Drip Coffee.

Dunque nel concept del Costadoro Social Coffee si fondono l’elevata qualità dell’offerta, in primis il caffè in tutte le sue possibili declinazioni, un design innovativo, e personale altamente qualificato.

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  • Al bancone del bar sono disponibili la miscela Costadoro RespecTo 100% Arabica Bio e Fairtrade, gli Specialty Coffee e i Monorigine estratti con tutte le metodologie: Espresso, Filtro, Chemex, French Press, V60, Cold Brew, Moka, Napoletana;
  • Il locale è realizzato in stile industrial con legno, ferro, tubi. L’ecosostenibilità è evidentemente al centro del progetto: dal legno ai licheni stabilizzati utilizzati per l’insonorizzazione e la depurazione dell’ambiente, alle poltrone vintage originali, fino ai bicchieri da asporto in materiale 100% compostabile.
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Inoltre il nuovo Costadoro Social Coffee Officine S di Torino, grazie alla collaborazione con la startup genovese ALOS, disporrà di menù accessibili in CAA, Comunicazione Aumentativa Alternativa, basata su simboli e immagini.

Sarà inoltre possibile comunicare al personale di sala il proprio ordine utilizzando il software comunicativo ALOSpeak con l’ausilio di un tablet.

L’obiettivo è offrire un supporto a bambini e adulti con bisogni comunicativi complessi, legati a disturbi del neurosviluppo, in un’ottica di accessibilità ed inclusione reali.

Sarà anche disponibile uno speciale menù in Braille, che Costadoro ha redatto in collaborazione con la Polisportiva UICI Torino (Unione Italiani Ciechi e Ipovedenti).

Festival Internazionale del Giornalismo Alimentare 2021

Festival Internazionale del Giornalismo Alimentare 2021: Quando il cibo fa notizia e quando la notizia parla di cibo

Quando il cibo fa notizia e quando la notizia parla di cibo: questa è la sfera di interesse del Festival Internazionale del Giornalismo Alimentare che si terrà a Torino dal 25 al 27 settembre 2021.

Festival Internazionale del Giornalismo Alimentare

Tre giorni interamente dedicati a una delle tematiche di maggiore attualità: la comunicazione legata al cibo.

Vista attraverso incontri, workshop e un “gustoso” calendario di eventi off, showcooking e degustazioni guidate, rivolti agli addetti ai lavori e aperti al grande pubblico.

Festival Internazionale del Giornalismo Alimentare

Costadoro presente alla manifestazione

Anche Costadoro sarà presente a questa edizione del Festival e per l’occasione vi porterà alla scoperta della tecnica usata dagli esperti per valutare la qualità del caffè: l’assaggio alla Brasiliana.

Festival Internazionale del Giornalismo Alimentare

Due laboratori per conoscere i parametri di valutazione del caffè verde nella magnifica Sala dei Filosofi del Circolo dei lettori di Torino.

Festival Internazionale del Giornalismo Alimentare

Accreditati al laboratorio CLICCANDO QUI

Vi aspettiamo: buon Festival e buon caffè a tutti!

Festival Internazionale del Giornalismo Alimentare

Sostenibilità secondo Costadoro: dalla teoria alla pratica

Sostenibilità secondo Costadoro: dalla teoria alla pratica

Si fa sempre un gran parlare di sostenibilità negli ultimi tempi.

Ci sono aziende che si impegnano a trovare la miglior definizione per descrivere di cosa si tratta ai propri clienti e followers e ci sono quelle che preferiscono impiegare lo stesso tempo per mettere in pratica alcune nozioni che, se seguite giorno per giorno da una massa sempre crescente di persone, ci permetteranno di vivere su un pianeta il più possibile intatto nei prossimi anni.

Entrambi i comportamenti sono utili nel far sì che alcune azioni quotidiane, adesso effettuate su base volontaria, diventino l’abitudine per tutti noi.

La normalità, come abbiamo imparato a dire in quest’ultimo anno.

La torrefazione piemontese Costadoro si sta impegnando attivamente, ormai da diversi anni, per rientrare nella seconda categoria, con diverse azioni intraprese in questo senso.

Sostenibilità

L’apertura del Costadoro Social Coffee a Genova

Una tra le tante, sicuramente la più interessante nell’ultimo periodo, è stata l’apertura del secondo Costadoro Social Coffee a Genova, il primo in franchising dopo quello di Torino.

Il punto vendita è stato aperto nel quartiere Sestri Ponente della città, tra Pegli e Sampierdarena, in prossimità dell’aeroporto.

Negli ambienti interni, così come in quelli del locale sabaudo situato nel centro storico del capoluogo, il focus centrale non può che essere puntato sul caffè, qui protagonista, a differenza dei tradizionali bar, in una forma e sostanza ben diversa dai canoni tradizionali.

Le miscele fra cui poter scegliere sono molteplici: vi sono la Costadoro RespectTo 100% Arabica, biologica e certificata Fairtrade, sulla quale l’azienda sta puntando molto e i Monorigine e gli Specialty Coffee.

Così come diversi sono i metodi di estrazione che vanno ben oltre l’espresso: Filtro, Chemex, French Press, V60, Clever, Cold Brew, Moka e la Napoletana o Cuccuma.

Costadoro Social Coffee Genova

Fil rouge dell’apertura è indubbiamente il richiamo alla sostenibilità, anche qui evidente come nel locale dalle grandi vetrate che affaccia nella centrale e piemontese via Lagrange.

Se non può saltare all’occhio la provenienza dei materiali utilizzati, lo stile industrial scelto per il locale, con una forte presenza di legno, ferro e tubi, non può far presagire altro.

Ma veniamo ai dettagli: il legno è antico ed è ricondizionato, le poltrone sono originali vintage, i bicchieri per l’asporto sono compostabili e negli ambienti interni, sono presenti postazioni per la ricarica dell’acqua a disposizione dei clienti.

La sostenibilità tanto ricercata dall’azienda, però, non si ferma qui.

I menù accessibili in CAA e l’accessibilità sul web

Grazie alla collaborazione con la startup genovese ALOS, gli ospiti dell’insegna possono consultare menù accessibili anche in CAA, Comunicazione Aumentativa Alternativa, basata su simboli e immagini.

L’ordine può così essere effettuato anche tramite il software ALOSpeak, con l’ausilio di un tablet.

Questa scelta, da contestualizzare in un’ottica di apertura verso la totalità della clientela, permette di rivolgersi anche alle persone che soffrono di disturbi del neurosviluppo e che quindi esprimono bisogni comunicativi complessi.

Se la sostenibilità passa anche dall’universalità del messaggio, la scelta di produrre un menu interamente consultabile nel linguaggio Braille vuole andare in questo senso.

Tutti, ma davvero tutti, possono scoprire le proposte che il Costadoro Social Coffee ha pensato per l’occasione.

Sostenibilità

La collaborazione con la Polisportiva UICI Torino (Unione Italiani Ciechi e Ipovedenti) ha permesso di portare a termine questo passo, che vuole essere il primo di tanti, iniziando a replicarlo proprio nell’altro punto vendita di Torino.

Non va dimenticata infine la preziosa collaborazione con AccessiWay: la startup che ha permesso all’e-shop e al sito istituzionale Costadoro di diventare completamente accessibili per tutti coloro che presentano disagi visivi, fisici o cognitivi.

accessiway

Sostenibilità reale a 360°

Il tanto abusato termine sostenibilità per Costadoro, però, non è solo un messaggio di facciata, il cosiddetto greenwashing.

I Costadoro Social Coffee non sono uno specchietto per le allodole per invogliare gli abitanti locali e i turisti a scegliere il proprio marchio.

Sono invece una piccola punta dell’iceberg di un lavoro ben più grande.

L’azienda torrefattrice, che è nata alla fine del diciannovesimo secolo come “Marchio di Fabbrica e Commercio Miscela Costadoro o Miscela Costa d’Oro” e che dal 1979 è diventata Costadoro S.p.A, ha intrapreso la via verso una soluzione più verde in tutti gli ambiti di propria competenza.

Il rinnovato stabilimento “green” in Lungo Dora Colletta

Con l’ampliamento e il rinnovamento della sede avvenuti a fine 2017, grande attenzione è stata rivolta alla riduzione dell’impatto energetico.

Il sistema di raffreddamento delle tostatrici è stato reso più efficiente e un nuovo impianto di riscaldamento e di illuminazione è stato realizzato per garantire un impatto ambientale ulteriormente ridotto rispetto agli standard passati.

Un anno dopo il restauro, è stato installato un impianto fotovoltaico di oltre 50 kW su una superficie di oltre 400 m2, la cui energia prodotta ma non utilizzata viene rivenduta alla rete.

Stabilimento produttivo Caffè Costadoro

Plastic Free, riciclo dei rifiuti, packaging sostenibili e benessere del personale

Ultima, ma non da meno, è stata l’attenzione rivolta al tema del non utilizzo di plastica, motivo per il quale i dipendenti sono stati provvisti di borracce di alluminio, da ricaricare presso le apposite stazioni di acqua microfiltrata distribuite in tutte le aree aziendali.

Volendo concentrarsi sul tema dei rifiuti di produzione, invece, la stessa realtà ha voluto applicare il principio delle 3R, ovvero Riduci, Riusa e Ricicla.

È così stata valorizzata la pellicola argentea, il sottile strato di rivestimento dei chicchi di caffè crudo, come concime e ammendante per l’agriturismo biologico di Albugnano Ca’ Mariuccia, è stato avviato il riciclo dei fondi di caffè e i sacchi di juta, che prima erano considerati rifiuti, sono diventati protagonisti nella sistemazione del suolo.

Sostenibilità

Il packaging non poteva essere escluso da questa direzione intrapresa: nel corso del 2020, infatti, i sacchetti in triplice accoppiato (polietilene, alluminio e politene) sono stati sostituiti con nuovi imballi di materiale compostabile, compresa la valvola di degasazione, attraverso l’installazione di nuovi impianti per due linee di confezionamento, una scelta che ha richiesto un investimento importante in macchinari e un maggior costo degli imballi.

Ok Compost confezioni Costadoro da 1kg

Per Costadoro, il termine sostenibilità abbraccia anche un ultimo e importante argomento: la qualità del lavoro.

Nel più ampio contesto di rinnovamento della sede, grande attenzione è stata posta verso il benessere di tutto il personale: sono stati garantiti uffici accoglienti e soluzioni ergonomiche orientate al massimo del comfort, aiuti finanziari interni a costo zero in caso di necessità e servizi complementari, senza dimenticare lo spazio adibito a palestra fino alle convenzioni per abbonamenti e corsi di Crossfit e CardioCycling, presso palestre esterne.

impegno costadoro 2021

Costadoro e Sostenibilità, oggi più che mai, vanno di pari passo.

Autore dell’articolo: Alessio D’Aguanno

Accessiway: nuova intervista di “ci vuole RespecTo”

Accessiway: nuovo appuntamento con la rubrica “ci vuole RespecTo”

Accessiway: continuano le interviste della rubrica “Ci vuole RespecTo” del blog Costadoro, dedicata ai racconti di storie di sostenibilità e rispetto, attraverso alcune interviste ad aziende, artigiani, imprenditori e attività che abbracciano questa filosofia.

Per l’occasione intervistiamo Edoardo ArnelloFondatore di AccessiWay.

accessiway
Giulio Trombetta – A.D. Costadoro e Edoardo Arnello – Fondatore di Accessiway

AccessiWay nasce da una joint-venture italo-israeliana con AccessiBe, la startup leader dell’accessibilità web. L’intento è di rivoluzionare il modo di pensare ad un web più inclusivo ed accessibile.

Costadoro ha scelto un prodotto all’avanguardia con le potenzialità di cambiare e semplificare radicalmente il problema dell’accessibilità web.

Infatti da oggi l’e-shop e il sito istituzionale Costadoro hanno fatto un grande passo per diventare accessibili per tutti coloro che presentano disagi visivi, fisici o cognitivi.

accessiway
L’E-shop Costadoro con il pannello di Accessiway attivato

Come è nata l’idea di Accessiway?

Il primo lockdown ha accelerato sistematicamente la digitalizzazione della nostra vita.

Anche le attività che ci sembravano inevitabilmente offline sono state convertite in un modo o nell’altro online.

Abbiamo spostato la nostra vita sul web per diversi mesi e difficilmente torneremo agli equilibri precedenti.

Così, il problema del digital divide ha assunto una rilevanza ancora più importante.

Se il web non è accessibile per tutti, la vita quotidiana non è accessibile per il 15-20% della popolazione, che viene inevitabilmente emarginata.

Così, nel settembre 2020 abbiamo avviato la collaborazione con accessiBe che ci ha permesso di avviare il nostro progetto di accessibilità web in Italia.

Da allora non ci siamo più fermati, e adesso siamo vicini a completare l’offerta più completa che ci sia sul mercato per portare le aziende alla piena accessibilità digitale.

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Edoardo Arnello Fondatore di AccessiWay, mostra all’Assessore della Regione Piemonte Andrea Tronzano il sistema Accessiway applicato ai siti Costadoro, presso lo stand del Turin Coffee Festival 2021

Quali sono i piccoli gesti e azioni che intraprendi per avere un approccio sostenibile nel tuo lavoro e nella vita di tutti i giorni?

Nel nostro piccolo cerchiamo di avere un approccio sostenibile nelle piccole cose.

La nostra sede operativa si trova presso il Talent Garden Fondazione Agnelli di Torino dove ci sono molti incentivi ad essere plastic free (distributori di acqua, borracce, bicchieri biodegradabili…), caratteristica che riguarda così anche i pasti aziendali del Team.

Personalmente, oltre alle pratiche più comuni come la differenziata, sono un grande utilizzatore dei nuovi mezzi di mobilità elettrica e credo che l’era dello “sharing” sia appena cominciata.

Cosa fai per concederti una pausa durante le giornate di lavoro?

Cerco di limitarmi a tre caffè al giorno, anche se non sempre ci riesco… e sono ancora un grande fan della merenda pomeridiana.

Un piccolo snack a metà pomeriggio mi aiuta ad arrivare meglio a fine giornata.

Coffee Boom: Costadoro apre le sue porte all’iniziativa

Coffee Boom: in occasione della Giornata Internazionale del Caffè, Costadoro apre le sue porte all’iniziativa di SCA Italy

Il 1° ottobre 2021, in occasione della Giornata Internazionale del Caffè, SCA Italy, sede italiana dell’associazione simbolo del caffè di qualità nel mondo, riunisce la propria community di aziende e professionisti nell’evento congiunto Coffee Boom.

Il progetto Coffee Boom

Il progetto, che coinvolge oltre 40 location su tutto il territorio, consiste in uno speciale “open day” che attraverso masterclass, degustazioni e attività di formazione farà conoscere al pubblico il movimento dello specialty coffee, motore di cultura, qualità e innovazione per l’intero settore caffè.

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Il palinsesto prevede che per tutta la giornata del 1° ottobre, in tutta Italia, le porte dei centri di formazione dell’Associazione, delle caffetterie, delle torrefazioni e delle aziende associate, restino aperte per accogliere in forma gratuita il grande pubblico e la stampa con un ricco programma di attività formative e divulgative.

Un percorso sapientemente ideato dai trainer e dai soci di Sca Italy per trasferire all’utente finale una cultura autentica del prodotto, mostrando ciò che si nasconde dietro il mito del caffè, dal frutto alla bevanda.

Gli eventi dedicati di Costadoro

Costadoro prende parte a questa iniziativa e organizzerà diversi momenti nell’arco della giornata, a Torino e a Genova:

Raccontare l’espresso

(per i media): dalle 9,30 si andrà alla scoperta dei segreti del caffè dalla teoria alla pratica con la spiegazione delle differenze tra specialty coffee, caffè commerciali e caffè di bassa qualità; la tostatura spiegata da uno chef del caffè; come deve lavorare un bravo barista per trasformare l’acqua in espresso; l’assaggio e il modo corretto di comunicare i sentori della tazza.

Presso Lungo Dora Colletta 113,6 – Torino. infoespresso@costadoro.it

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Il caffè dello studente

(per gli studenti): 2 turni per massimo 15 persone ognuno, 14,30-16 o 16-17,30. Alla scoperta del funzionamento di una torrefazione e del procedimento per ottenere una miscela di caffè. L’espresso perfetto: impariamo a conoscerlo e ad assaggiarlo.

Presso Lungo Dora Colletta 113,6 – Torino. infoespresso@costadoro.it

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La mia torrefazione

(per clienti e forza vendita): 4 turni su prenotazione h.9,30-11,30-14-15,30 per visitare lo stabilimento, guidati dal mastro tostatore alla scoperta di profumi e segreti del suo mestiere e nell’assaggio dei più pregiati specialty coffee.

Presso Lungo Dora Colletta 113,6 – Torino. infoespresso@costadoro.it

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Vieni a scoprire lo specialty coffee

(per il pubblico): assaggia lo specialty coffee del giorno allo stesso prezzo della miscela biologica.

Presso il Costadoro Social Coffee di Torino in via Teofilo Rossi di Montelera 2 e a Genova in Piazzetta Banchero 2.

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Oltre i luoghi comuni e i falsi miti sul caffè

“Un buon caffè deve avere una crema spessa.” “Un espresso deve costare al massimo un euro”. “Il caffè è amaro”.

L’Italia è il Paese con la più forte tradizione nella produzione e nel consumo di caffè e, paradossalmente, quello con più falsi miti su questa bevanda, tuttora difficili da demolire.

Sca Italy vuole mettere in atto una piccola rivoluzione culturale che mostrerà il caffè sotto una luce nuova, fornendo al pubblico gli strumenti per riconoscere e apprezzarne la qualità.

L’obiettivo è quello di andare oltre i luoghi comuni e rendere il consumatore consapevole di ciò che oggettivamente definisce un buon caffè in termini visivi, olfattivi e gustativi, per trasformare un semplice rito in una scelta consapevole e motivata.

L’International Coffee Day

La data prescelta per l’evento non è casuale: durante l’International Coffee Day, in tutto il mondo e a tutti i livelli, sorgono iniziative spontanee che ruotano attorno al prodotto caffè.

L’idea è quella di “unire le forze” facendo convogliare queste attività all’interno di un palinsesto condiviso e con l’obiettivo comune di trasferire cultura.

Inoltre, il tema di quest’anno è «Next Generation of Coffee», per sostenere la prossima generazione di giovani professionisti del caffè.

Un tema che si sposa perfettamente con lo spirito del progetto.

All’interno del palinsesto Coffee Boom, infatti, troveranno spazio numerose attività rivolte ai giovani baristi e professionisti della ristorazione, che rappresentano il futuro del settore.

Diversamente dolce: oltre le barriere

Diversamente dolce: oltre le barriere – Costadoro collabora al format del pasticcere solidale Luca Antonini

Costadoro in un’ottica sempre più incisiva di sostenibilità sociale (come già sottolineato nel CSR aziendale) ha supportato l’iniziativa “Diversamente Dolcedel pasticcere solidale Luca Antonini, con una donazione per supportare la realizzazione del progetto.

Ha fornito inoltre una macchina a cialde e del caffè utilizzato nelle attività formative.

diversamente dolce

Diversamente dolce: il format

In una giornata come tante, in un laboratorio di pasticceria, un ospite portatore di handicap è affiancato da due figure che lo accompagnano alla scoperta dei trucchi del mestiere.

Il Pasticciere Solidale, Luca Antonini, indica all’ospite della puntata come realizzare il prodotto dolciario scelto per l’occasione, mentre l’aiutante sordomuta fa lo stesso utilizzando la LIS, la Lingua dei segni italiana. 

Nella prima fase di realizzazione del progetto, il pasticciere e l’aiutante sordomuta seguono l’ospite in un minicorso al fine di istruirlo sulla cucina dolciaria, rendendolo sicuro e autonomo per la giornata di gala.

Alla fine del corso, il format si chiude con una cena solidale in uno dei ristoranti che hanno partecipato al progetto.

Presentatore: Luca Antonini, il Pasticcere Solidale

L’obiettivo

Il progetto ha come unico scopo la beneficenza, infatti tutti i proventi della cena saranno devoluti ad associazioni e ospedali pediatrici.

Sirha de Lyon: Costadoro presente dal 23 al 27 settembre 2021

Sirha de Lyon: Costadoro presente dal 23 al 27 settembre 2021

Sirha Lyon

Anche quest’anno Costadoro sarà presente al Sirha di Lione in collaborazione con lo storico partner Murgier.

Sirha Lyon

SIRHA LYON è l’evento di riferimento mondiale per la ristorazione e l’ospitalità.

È il punto di incontro, passaggio e condivisione obbligato per tutti coloro che sono coinvolti in questo ambiente.

I suoi visitatori vengono a scoprire, a lasciarsi ispirare, a pensare alla professione e alle opportunità di oggi e di domani.

Perché SIRHA LYON riunisce in un unico spazio fisico innovazioni, visioni, scambi di conoscenze e grandi competizioni permettendo a tutti di integrare le nuove configurazioni di un ecosistema in costante rinnovamento.

Vi aspettiamo dal 23 al 27 settembre 2021 allo Stand 7B40, Padiglione 7 dove il nostro team vi accoglierà per presentarvi tutti i nostri nuovi prodotti e progetti e condividere con voi le emozioni racchiuse in una tazzina di caffè.

Sirha Lyon

Scegli Caffè Costadoro per il tuo bar, al fianco dei baristi dal 1890.

Vi aspettiamo numerosi!

Sostenibilità: baristi, siete pronti a fare la vostra parte?

Sostenibilità: serve un cambiamento per salvare il nostro pianeta, siete pronti a fare la vostra parte?

Il tema della sostenibilità ambientale coinvolge oramai qualsiasi campo, abitudine e scelta della nostra quotidianità ed è una questione che non può più essere trascurata in alcun modo.

Noi di Costadoro abbiamo molto a cuore il futuro del nostro pianeta e ci stiamo impegnando per migliorare tutte le fasi produttive.

Sostenibilità

I progetti di sostenibilità ambientale in Costadoro

I progetti per il futuro sul tema sostenibilità in Costadoro sono molto ambiziosi in tal senso, ma abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti per raggiungere obiettivi concreti.

Di certo, al momento, non siamo in grado di potervi fornire il surplus di energia prodotta dal nostro sistema fotovoltaico o portarvi direttamente i vantaggi ottenuti dal recupero della pellicola argentea, ma possiamo darvi una mano in molteplici e diversificate modalità.

Prima di tutto attraverso il nostro servizio di consulenza specializzata: grazie al nostro team di esperti siamo in grado di offrirvi suggerimenti sul miglioramento dell’efficienza energetica del vostro locale e di come poter ottimizzare i consumi.

In secondo luogo, attraverso la formazione del vostro team sia sul miglioramento nell’esecuzione pratica del lavoro che sulla corretta gestione del food cost, abbattendo gli sprechi alimentari.

Non ultimo, con una proposta sostenibile a 360° attraverso una intera gamma di prodotti Bio e Fairtrade.

Sostenibilità e riciclo

Ma cosa ci guadagna il barista a riformulare la propria offerta in ottica di sostenibilità?

Può sembrare banale come quesito, ma non lo è affatto, ed è forse la domanda che molti baristi si pongono quando si trovano di fronte ad una scelta così importante.

Oggi il mondo non è più lo stesso: la gente guarda tutto con occhi differenti e la consapevolezza di essere su un baratro ambientale è sempre più evidente.

Tutti si chiedono: cosa posso fare io per salvare il mondo se non sono nessuno?

Ed è proprio qui l’errore di percezione della propria grandezza e dell’importanza di ciascuno di noi, di ogni singola persona… il mare è formato da miliardi di gocce d’acqua che da sole evaporerebbero in un istante, ma insieme possono avere un potere tanto benefico quanto distruttivo.

Pensate se i clienti entrassero solo più a bere caffè in bar che offrono miscele sostenibili, che prediligessero prodotti biologici ed equosolidali e che valutassero di investire il loro denaro presso esercizi più attenti all’ecologia, magari certificati.

Ecco che la “goccia” del singolo utente diventerebbe un mare inarrestabile!

L’offerta “sostenibile” di Costadoro

Noi siamo convinti che non manchi molto a questa inversione di tendenza e che le persone siano sempre più coinvolte sul tema della sostenibilità ambientale.

Per questo vi invitiamo a conoscere in modo più approfondito l’offerta che Costadoro è in grado di proporre per far parte di questa necessaria rivoluzione, nella quale ciascuno è protagonista.

Miscela di sole arabiche di qualità Costadoro RespecTo, Biologica e Fairtrade in imballo completamente compostabile certificato OK Kompost Industrial;

RespecTo

Nuova campana contenitrice Bianca in materiale Konstrate Edge che permette una diminuzione delle temperature di trasformazione dei cicli di stampaggio e un conseguente risparmio dei consumi energetici e dei costi fino al 30% rispetto ad altri materiali analoghi;

Barawards bianca

Gamma completa di prodotti “oltre l’espresso” totalmente Bio e con imballi riciclabili e compostabili;

Materiali di servizio quali bicchieri da asporto, palette, etc. compostabili o totalmente riciclabili;

Paper cup Costadoro con caffè filtro

Advertising dedicato per comunicare in modo diretto e chiaro all’esterno ed all’interno del vostro locale la vostra scelta di aderire al miglioramento dell’ecosistema ambientale.

Certificazioni Tazzina Costadoro RespecTo

Tutto questo (grazie alla presenza di un’azienda attenta all’ambiente in tutto il suo ciclo produttivo, con un CSR chiaro e trasparente) permetterà di rendere il vostro bar un’attrattiva interessante e attenta alla sostenibilità ambientale e renderà voi un protagonista indiscusso!

Turin Coffee: anche Costadoro al Festival torinese del caffè

Turin Coffee: anche Costadoro al Festival torinese del caffè

Giunge alla quarta edizione il Turin Coffee Festival: il Salone del Caffè a Torino che per questa nuova edizione approda nel salotto sabaudo di Piazza San Carlo.

L’appuntamento è per l’11 settembre 2021 dalle ore 10:00 alle 22:00 e il 12 settembre 2021 dalle ore 10:00 alle ore 20:00.

Un’occasione per scoprire e riscoprire lo stretto rapporto che lega Torino al caffè, la storia di questo straordinario prodotto e le sue declinazioni più golose.

Turin Coffee

Il Talk di Costadoro al Turin Coffee Festival 2021

Costadoro racconterà durante il Talk in programma domenica 12 settembre alle ore 11:30 sul palco del Turin Coffee Festival, come l’impegno sociale di un’azienda passi anche dalle attenzioni verso i più fragili.

L’A.D. di Costadoro Giulio Trombetta insieme a Ivano ZardiPresidente Polisportiva Unione italiana Ciechi e Ipovedenti, a Federica FlorisPsicologa e AD Alos e Edoardo ArnelloFondatore di AccessiWay, illustreranno il progetto “Il caffè per tutti: inclusione e supporti accessibili nei bar”.

È quello che sta facendo Costadoro in alcuni dei suoi punti vendita Costadoro Social Coffee, tra cui l’ultimo nato a Genova e quelli in prossima apertura a Montecarlo e a Torino presso lo SNOS.

In questi locali infatti, verranno offerti menù in braille redatti in collaborazione con la Polisportiva UICI (Unione Italiani Ciechi e Ipovedenti) e menù in CAA (Comunicazione Aumentativa Alternativa, che si basa su simboli e immagini) studiati con la Psicologa Federica Floris.

Attraverso l’ausilio di pannelli in plexiglas, che riporteranno le scritte in Braille e tablet informativi che utilizzeranno il software comunicativo Alos Speak, sarà possibile comunicare al personale di sala il proprio ordine, senza grande difficoltà.

L’obiettivo è offrire un supporto a bambini e adulti con bisogni comunicativi complessi, legati a disturbi del neurosviluppo e della vista, in un’ottica di accessibilità ed inclusione reali.

Costadoro Social Coffee Genova

Inoltre insieme a AccessiWay scopriremo come rivoluzionare il modo di pensare e di agire per ottenere una realtà web più accessibile.

Costadoro ha scelto un prodotto all’avanguardia con le potenzialità di cambiare e semplificare radicalmente il problema dell’accessibilità web. Infatti da oggi l’e-shop Costadoro ha fatto un grande passo per diventare accessibile per tutti coloro con disagi visivi, fisici o cognitivi

Supporto, sensibilizzazione e sostenibilità

In questa occasione di festa e celebrazione del caffè al Turin Coffee, domenica alle ore 11:30 verranno donati due tandem alla Polisportiva dell’Unione Italiana Ciechi per rafforzare e sostenere il rapporto ventennale tra Costadoro e la Polisportiva dell’UICI.

L’obiettivo di entrambi questi progetti è quello di sensibilizzare gli affiliati al progetto di franchising, i clienti e gli operatori dietro al bancone su queste tematiche sociali.

La mission di Costadoro è di dare una svolta sostenibile e sociale, come dichiarato nel CSR.

Quindi questi progetti, insieme all’utilizzo di packaging completamente compostabili per tutta la gamma prodotti, rispecchiano la visione dell’azienda a 360°.

Gli appuntamenti Costadoro in programma al Turin Coffee Festival

11 settembre dalle ore 15:00 alle 18:00: UN CAPPUCCINO CON LE CAMPIONESSE DELLA LATTE ART

Appuntamento con le campionesse italiane di LATTE ART presso lo stand Costadoro, per scoprire l’affascinante mondo della decorazione del cappuccino insieme a Manuela Fensore (campionessa del mondo 2019) e Carmen Clemente (campionessa italiana 2020).

12 settembre dalle ore 11:30 alle 12:30: IL CAFFÈ PER TUTTI: INCLUSIONE E SUPPORTI ACCESSIBILI NEI BAR

Sul palco del Festival l’AD di Costadoro Giulio Trombetta insieme a Ivano Zardi Presidente Polisportiva Unione italiana Ciechi e Ipovedenti, a Federica Floris Psicologa e AD Alos e Edoardo Arnello – Fondatore di AccessiWay, racconteranno il progetto che ha l’obiettivo di offrire un supporto a bambini e adulti con bisogni comunicativi complessi, legati a disturbi del neurosviluppo e della vista, in un’ottica di accessibilità ed inclusione reali. Inoltre scopriremo come rivoluzionare il modo di pensare e di agire per ottenere una realtà web più accessibile. 

Modera l’incontro: Eleni Molos

12 settembre dalle ore 14:30 alle 15:30: Presentazione Libro “Professione barista” – Fabio Verona

Affronta il lavoro al banco con impegno ed entusiasmo e riceverai grandi soddisfazioni”: su questa affermazione ruota il libro fresco di stampa “Professione Barista” di Fabio Verona, Responsabile Formazione in Costadoro, esperto e docente del mondo del caffè. Con la giornalista e coffee lover Nadia Rossi, analizza un tema attuale: la carenza di personale nei locali.

Dialoga: Fabio Verona (Formatore sul caffè) – Responsabile Qualità e Formazione presso l’azienda torrefattrice torinese Costadoro, Fabio Verona si occupa di formazione da anni ed è membro delle più importanti associazioni di settore nell’ambito della ristorazione.

Modera: Nadia Rossi (Giornalista, Bargiornale)

12 settembre dalle ore 15:00 alle 18:00: COFFEE & GOOD SPIRITS

Presso lo stand Costadoro insieme al pluricampione italiano Franceso Corona per scoprire come il caffè si sposa con i distillati attraverso l’arte del bere miscelato.

Macchina caffè espresso per il bar: manutenzione corretta

Macchina caffè espresso per il bar: passaggi fondamentali per una manutenzione giornaliera ottimale

Assistenza tecnica Costadoro

Le attrezzature del barista: la macchina caffè espresso

Non ci crederete mai, ma la macchina caffè espresso non è altro che un boiler!

Detta così potrebbe anche sembrare un insulto, ma seppur con le dovute precisazioni, il ruolo svolto da questa attrezzatura è proprio produrre acqua calda.

Ovviamente è fondamentale che la temperatura dell’acqua sia sempre costante, oltre ad arrivare sul pannello del caffè sempre alla stessa pressione.

Affinché queste due condizioni possano verificarsi occorre innanzitutto possedere una macchina affidabile e performante, meglio se dotata di tecnologia multiboiler, ma è ancor più importante che sia regolarmente e costantemente mantenuta in perfetta efficienza.

macchina caffè espresso

La manutenzione della macchina caffè espresso

Quando parliamo di manutenzione ordinaria della macchina caffè espresso non vogliamo intendere che i baristi debbano avere le competenze di un tecnico, ma certamente che sappiano cosa potrebbe accadere se questa manutenzione non fosse effettuata e spiegare le semplici azioni quotidiane necessarie.

Cosa succede se…

Se non eseguo il “purge”

Il purge, o flussare l’acqua a vuoto dalla doccetta, serve ad eliminare i residui di povere di caffè dalla doccetta stessa, sia esternamente che internamente, e deve essere fatto prima di ogni erogazione per qualche secondo.

Se questa operazione non viene eseguita, le cause sul vostro espresso potrebbero essere: sentori di legno bagnato e bruciato, lasciati dai residui delle estrazioni precedenti; doccetta occlusa, che eroga quindi l’acqua sul pannello del caffè in modo disomogeneo, con conseguenza di canalizzazione dell’acqua nel pannello del caffè e sottoestrazione.

In sintesi: l’espresso non viene bene.

Se non pulisco il filtro

Dopo poche estrazioni il filtro inizierà a presentarsi con incrostazioni di caffè bruciato, che oltre a donare sentori sgradevoli ed amari all’espresso, otturerà i forellini del filtro, rallentando l’estrazione e causando quindi un sovraestratto.

Anche in questo caso quindi l’espresso sarà cattivo.

Se non eseguo la pulizia a fine serata

Se abbiamo lavorato bene, pulendo regolarmente il filtro e flussando l’acqua ad ogni erogazione saremo già stati bravi, ma questo è un po’ come darsi una sciacquata alle mani durante il giorno, poi alla sera se vogliamo essere puliti dobbiamo farci la doccia.

Quindi e necessario che la sera si proceda innanzitutto alla pulizia della guarnizione attraverso l’utilizzo di un apposito spazzolino e a secco, ovvero senza far fuoriuscire acqua dalla doccetta.

Successivamente si passa una spugna sulla doccetta e successivamente si utilizza il filtro cieco unitamente al prodotto specifico (Consigliamo i prodotti di Puly Caff).

Una volta terminato il ciclo dei 5 lavaggi con il filtro cieco (senza mai sganciarlo), si effettuano un paio di cicli di risciacquo ed infine si smontano e si mettono a bagno i filtri ed i portafiltri in acqua bollente ed il solito detergente apposito.

Dopo 10 minuti si da una bella risciacquata, per poi lasciarli in ammollo in acqua fredda fino al mattino successivo.

macchina caffè espresso

E la lancia a vapore?

Ovviamente anche la lancia a vapore, che avrete provveduto a mantenere pulita con l’apposita spugna (noi di Costadoro ne abbiamo una speciale, dotata di una membrana di silicone tra due strati di microfibra, al fine di evitare la possibilità di bruciarvi), va pulita “laddove non si vede” a fine giornata.

Si intende quindi la parte interna della lancia, e non lasciando tutta la notte la punta del terminale a bagno nell’acqua contenuta in un bricco, bensì utilizzando nuovamente un prodotto apposito, il Puly milk, in grado di disgregare la parte proteica sedimentata all’interno del tubo della lancia a vapore.

Il risultato sarà un vapore più pulito e più secco, che oltre a non inquinare il latte ve ne renderà più facile la montatura.

Ma per il cambio delle doccette e delle guarnizioni della macchina caffè espresso?

Benchè siano operazioni discretamente semplici, qualora il barista non si senta in grado di effettuarle da solo oppure non sia in possesso dei ricambi, ricordiamo che Costadoro ha un team di assistenza dedicato che sarà in grado di supportarvi in ogni momento e per qualsiasi esigenza, dalla più semplice fino alla completa revisione delle vostre attrezzature.

Buon Caffè a tutti!

macchina caffè espresso

Caffè e Estate: un binomio perfetto!

Caffè e Estate: un binomio perfetto!

A primo acchito associare il caffè espresso all’estate non sembra una mossa vincente: un prodotto caldo in una stagione afosa non sembra particolarmente invitante.

Ma basta allargare leggermente lo sguardo per scoprire un’infinità di modi per degustare la nera bevanda in versione fredda e poter continuare a godere appieno dei suoi benefici!

Scoprite con il blog Costadoro qualche sfiziosa ricetta!

caffè

Partiamo dal classico: lo shakerato

Il caffè shakerato è per abitudine uno dei metodi più comuni per gustare il caffè in estate.

La ricetta classica prevede uno o due espressi, molto ghiaccio ed a richiesta un po’ di zucchero liquido. Il resto lo fa l’energia del barista!

Il risultato sarà una cremosa ed intensa “coppa Martini” di energia.

Ovviamente poi vi sono tutte le varianti e le personalizzazioni, a partire dagli sciroppi aromatizzanti fino alle aggiunte alcooliche, ideali per trasformarlo in un delizioso after dinner.

Il caffè leccese

Un altro pilastro della tradizione italiana, il caffè alla leccese, ovvero un espresso erogato su un grosso cubo di ghiaccio immerso in bevanda alle mandorle, che colando nel bicchiere crea oltre ad un gustosissimo connubio anche un gradevole effetto scenico.

caffè

Il tipico “freddo” greco

In Grecia, nel periodo estivo usavano preparare il caffè freddo con il caffè istantaneo ed il ghiaccio, frullandolo con un normale frullino elettrico.

Oggi che l’espresso a soppiantato in gran parte l’utilizzo del caffè solubile e la presenza di turn mix professionali offre un’opportunità di miglioramento, viene generalmente preparato con un doppio espresso, cubetti di ghiaccio ed a piacere un cucchiaio di zucchero.

Si frulla il tutto con il turn mix (quello per preparare i frappè, per intenderci) e si serve in un bel tumbler alto colmo di ghiaccio.

caffè

A piacere si può anche unire al top una parte di latte scremato montato con la stessa tecnica, generalmente senza l’aggiunta di zucchero, e decorare alla fine con cacao in polvere.

Et voilà, un fantastico cappuccino freddo tutto da gustare!

Il cold brew coffee

Il cold brew coffee o cold drip coffee invece è un altro discorso.

Esso infatti non prevede l’utilizzo dell’acqua calda per pochi secondi al fine di estrarre le sostanze contenute nel caffè, bensì una lenta e graduale estrazione delle sole proprietà solubili “a freddo”, escludendo quasi totalmente i grassi quindi e lasciando la bevanda delicatamente dolce e fruttata.

Si può preparare in infusione, cold brew, (80-100g di caffè tostato per filtro con un litro di acqua fredda, si mescola e lo si lascia a macerare in frigorifero per 8-12 ore prima di filtrarlo), oppure attraverso appositi dripper si lascia che l’acqua fredda “goccioli” sul pannello del caffè per 8-10 ore. Il risultato sarà simile ma l’effetto totalmente differente.

caffè

La crema al caffè

Entrata prepotentemente nei locali di tutta Italia, la crema al caffè è una preparazione che può essere realizzata in molti modi, generalmente conservata in un distributore refrigerato dotato di spillatore, ha di solito oltre alla base di caffè (normalmente in polvere) anche altri ingredienti quali latte in polvere, zucchero, antiagglomeranti, proteine del latte, addensanti ed altri componenti alimentari necessari per la preparazione e conservazione del prodotto.

È una soluzione certamente più pratica e veloce, ma come abbiamo detto nel nostro precedente articolo su ginseng coffee, sempre meglio sapere bene cosa si sta consumando, in quanto anche di preparati per la crema fredda al caffè ne esisto di diversi tipi.

L’ultima frontiera: il Sorbetto al cold brew e il Pinguino al caffè

Grazie alla collaborazione con la storica gelateria torinese Pepino, i nostri tecnici insieme al loro team di esperti hanno creato il primo Sorbetto al cold brew coffee Bio, preparando una speciale ricetta realizzata con caffè 100% Arabica e 100% Biologico, trasformata poi nei laboratori dai mastri gelatai in un classico sorbetto o nel tradizionale Pinguino ricoperto al cioccolato.

Un prodotto distribuito non solo in bar e gelaterie, ma anche nei più forniti supermercati.

pepino costadoro

Non avete più scuse ora, quindi che sia preparato in casa o servito al bar, approfittate del caldo estivo per sperimentare le vostre ricette al caffè freddo e inviateci le Vostre ricette, la più interessante sarà premiata con l’invio di una nostra magic box con i nostri caffè RespecTo 100% Biologico e Fairtrade!

Buona Estate a tutti!

Frappè al caffè: la ricetta per l’estate

Frappè al caffè: energizzante ricetta per l’estate

Il solstizio d’estate è passato, sogniamo il mare o anche solo l’aria condizionata dell’ufficio mentre rispondiamo ad una call con gli shorts del pigiama da casa.

Ci vorrebbe un caffè, ma con sto caldo… perché non preparare un fresco ed energizzante (e molto goloso) frappè al caffè?

Scopriamo subito insieme la migliore ricetta con il Blog Costadoro!

Frappè al caffè Costadoro RespecTo

Ingredienti

  • 3 tazzine di caffè Costadoro RespecTo;
  • 3 tazzine di zucchero;
  • 3 tazzine di panna per dolci;
  • 1 tazza di latte;
  • 10 cubetti di ghiaccio.

Preparazione

1 Preparare il caffè come più ci piace: con la macchinetta per espresso o in moka;

frappè

2 Mescolare il caffè con lo zucchero fino a farlo sciogliere;

frappè

3 Lasciare raffreddare il caffè nel frigorifero;

4 Inserire il caffè e la panna nel frullatore e frullare;

frappè

5 Aggiungere il latte e il ghiaccio e frullare alla massima potenza fino ad ottenere una crema liscia;

frappè

6 Servire il frappè in un bicchiere freddo.

frappè

Frappè di Gelato Pepino al Caffè Costadoro

Per tutti coloro che non riescono a fare più di 4 passaggi in cucina quando il termometro della città supera i 30 gradi, abbiamo una versione della ricetta del frappè super veloce!

Ingredienti

  • 100 g di gelato al caffè Pepino;
  • 200 ml di latte;
  • 4 cubetti di ghiaccio.

Praparazione

1 Inserire tutti gli ingredienti nel frullatore e frullare alla massima potenza.

frappè
frappè
frappè

La vostra pausa caffè è pronta da gustare in un bicchiere ghiacciato, è talmente buono che la cannuccia è superflua… soprattutto se in plastica!

Ginseng: impariamo a conoscerlo

Ginseng: impariamo a conoscerlo con la Dottoressa Fabiana Carella

Quante volte avrete sentito chiedere al bancone del bar “un ginseng per favore”?

Di certo più di una, ma raramente avrete invece sentito porre la domanda “cosa c’è nella vostra bevanda al ginseng?”

Anche perché probabilmente le risposte sarebbero state le più disparate e forse raramente corrette, in quanto ben pochi si prendono la briga di leggere gli ingredienti dei preparati e spesso le componenti solitamente sono tante e tali che risulta difficile ricordarle. Inoltre alcune volte vi sono ingredienti dei quali a mala pena se ne conoscono esattamente le caratteristiche (olio di cocco idrogenato, anti-agglomeranti, maltodestrine, fosfati di sodio stabilizzanti, sciroppo di glucosio disidratato, etc.)

Ginseng: le domande alla Dottoressa Fabiana Carella

Per fare chiarezza abbiamo posto alcune domande alla Dott.ssa Fabiana Carella, nutrizionista e specialista dell’alimentazione, che ha di recente tenuto una diretta Facebook sulla pagina ufficiale di Costadoro dedicata ai preparati per bevanda al ginseng e dalla quale estrapoliamo le note più interessanti.

Perché tutti lo chiamano “caffè al ginseng”?

La storia nasce centinaia di anni orsono in Cina, dove le proprietà di questa radice sono ampiamente conosciute e trovano impiego sia nella preparazione di pietanze che di infusi energetici e rinvigorenti, sovente abbinati alle proprietà stimolanti del tè.

Ed ecco che in tempi più recenti, per incontrare maggiormente il gusto o l’abitudine di consumo dei popoli europei ed americani, è stato sostituito il tè al caffè.

Se ci fermassimo qui andrebbe bene, potremmo preparare un ottimo caffè filtro piuttosto che un espresso ed aromatizzarlo aggiungendo radice di ginseng o estratto, ma il sapore sarebbe decisamente amaro e poco apprezzato dai consumatori, motivo per cui per praticità e marketing sono state create delle ricette che contengono dolcificanti, caffè solubile, latte in polvere ed altri ingredienti utili a conferire alla bevanda un sapore ed una consistenza più simile ad un “cappuccino”, con una minima percentuale di ginseng, utile più alla denominazione che non al renderla “energizzante”.

Allora perché normalmente dopo aver preso “un ginseng” ci sentiamo corroborati dalla bevanda?

La sensazione è data appunto dall’effetto combinato del caffè solubile, che varia in base alle ricette (testate dalla Dott.ssa Carella – NDR.) dall’8 al 15% e dallo zucchero, generalmente indicato come primo ingrediente e quindi quello contenuto in maggior percentuale.

Questo dato è molto più evidente se andiamo ad analizzare le tabelle nutrizionali, dove il contenuto calorico di una tazzina di bevanda, prodotta con una media ponderata di 10g di prodotto, può oscillare dalle 35 alle 46 kcal.

E cosa sono invece gli altri ingredienti presenti nelle ricette?

Non tutte le ricette sono uguali ovviamente, ed alcune sono migliori di altre, ma tra quelle prese in esame (15 per la precisione) molte presentano al loro interno l’aggiunta di grassi, talvolta idrogenati (solidificati tramite processo di idrogenazione, ovvero semplificazione dei legami di carbonio da doppi a singoli al fine di ottenere la disponibilità di una maggiore presenza di atomi di idrogeno, da cui la facilitazione della solidificazione di grassi normalmente liquidi a temperatura ambiente a scopi industriali), i quali non sono propriamente un toccasana per il nostro fisico.

Altre contengono stabilizzanti, aromi, coloranti, carboidrati sotto forme diverse ed emulsionanti.

Nulla di pericoloso, chiariamolo, e nemmeno vietato, ma che di certo non hanno nulla a che vedere con una ricetta salutare, ma soprattutto il contenuto di ginseng, talvolta in estratto ed altre in radice, è sempre molto basso.

Inoltre, non essendo “titolato”, ovvero non conoscendo esattamente le componenti del ginseng presenti, abbiamo difficilmente modo di conoscerne i veri effetti benefici.

Allora chi prende il ginseng convinto che faccia meglio del caffè o che sia più salutare è fuori strada?

Totalmente!

Un buon espresso preparato con una ottima miscela priva di difetti e con un corretto profilo di tostatura (ricordate la precedente intervista nella quale parlavamo di acrilamide?) è certamente più salutare e crea meno disturbi di una bevanda al ginseng.

ginseng

Tuttavia, come dicevo prima, non tutte le ricette sono uguali e nei campioni in analisi ve ne sono alcune decisamente più “pure” di altre, con un solo additivo essenziale in questi preparati, ovvero l’anti-agglomerante; senza la presenza di alcun tipo di grasso aggiunto (né saturo né insaturo) e con radice di ginseng e non estratto, quindi meno lavorate.

Una di queste ha addirittura la presenza di “inulina”, una fibra solubile dalla caratteristica peculiare di essere in grado di abbassare l’indice glicemico.

Se ci piacciono queste bevande non dobbiamo quindi rinunciare al loro consumo, certamente non dobbiamo abusarne, e se possibile scegliere quelle meno “pasticciate”.

Ma come fa il consumatore ad avere queste informazioni?

Per legge ogni prodotto somministrato al pubblico deve essere dotato di ingredienti e tabella nutrizionale disponibile e liberamente consultabile.

Se non è di immediata consultazione un cliente può serenamente chiedere all’esercente di mostrargli l’etichetta del prodotto, e dà li trarre le proprie conclusioni.

Giusto a titolo esemplificativo vi allego alcune schede tecniche dei campioni testati, evidenziando i tre che ho trovato migliori sia da un punto di vista organolettico che qualitativo.

CLICCA QUI E VISUALIZZA LE SCHEDE TECNICHE

Ringraziando la dott.ssa Carella ora poniamo una domanda a Gianlorenzo Beccuti, responsabile per la linea “Oltre l’espresso” per Costadoro.

Gianlorenzo, sappiamo che hai commissionato a Fabiana questo “blind test” su 15 campioni di bevanda al ginseng per un preciso motivo, potresti illustrarcelo?

Certamente: come in ogni settore la ricerca e la tecnologia avanzano ogni giorno, ed in Costadoro avevamo un prodotto per la bevanda al ginseng ormai “datato” e non più in linea con la “vision” aziendale e con il nostro CSR.

Mi sono quindi messo alla ricerca, insieme al mio team, di nuovi prodotti e nuove ricette che abbracciassero questi concetti, e dopo numerosi tentativi abbiamo individuato 3 prodotti che abbiamo selezionato per qualità delle materie prime utilizzate, per le loro caratteristiche organolettiche e per la loro differenza tra i differenti prodotti già presenti sul mercato.

Al termine ci serviva un confronto, una prova super partes di un esperto che, dati e cucchiaio alla mano, potesse fornirci un feedback tecnico su un ventaglio di referenze, ed ecco la scelta di coinvolgere la dott.ssa Carella, esperta con la quale abbiamo avuto modo di apprezzare serietà ed onestà intellettuale, a cui abbiamo inviato i campioni in forma totalmente anonima, dotati delle loro caratteristiche ricopiate dalle etichette originali.

Siamo rimasti molto felici di scoprire che i nostri sforzi non sono stati vani, in quanto ha individuato proprio nelle nostre nuove ricette i prodotti più “puri” e diversi tra quelli analizzati.

Ora non resta che comunicarlo ai nostri clienti ed al pubblico, invitandolo a recarsi presso i bar Costadoro per una degustazione ed una valutazione personale!

Con RespecTo Costadoro vince Gold Medal per il 4 anno consecutivo

Con RespecTo Costadoro vince Gold Medal per il 4 anno consecutivo!

La miscela biologica e certificata Fairtrade Costadoro RespecTo vince la sua seconda Gold Medal all’International Coffee Tasting 2021.

Anche la Miscela Costadoro Coffee Lab aveva già vinto 3 Gold Medal nelle edizioni del 2018 – 2019 e 2020.

RespecTo

International Coffee Tasting 2021 – La competizione

International Coffee Tasting è il grande concorso internazionale di caffè presenti sul mercato organizzato dall’Istituto Internazionale Assaggiatori Caffè (Iiac).

15 anni di attività, 12 edizioni tra Italia e Asia,  2.106 caffè da tutto il mondo.

RespecTo

La seconda sessione di assaggi dell’International Coffee Tasting 2021 si è svolta il 24 giugno, durante la quale i Caffè da tutto il mondo estratti in tutte le loro forme si sono sfidati per ottenere le ambite medaglie d’oro in una competizione dai tratti chiari e semplici che caratterizzano e portano il valore del concorso: valutazioni affidate a giurie di assaggiatori Iiac che operano completamente alla cieca nel quadro delle più severe norme di analisi sensoriale, un regolamento puntuale, riferimenti scientifici rigorosi, giudici provenienti da molte nazioni.

Costadoro RespecTo Gold Medal 2021

Come già accaduto nel 2019 per la seconda volta Costadoro RespecTo, Miscela di punta biologica e certificata Fairtrade si aggiudica la prestigiosa Gold Medal.

RespecTo
RespecTo

Costadoro RespecTo e la Miscela d’eccellenza 100% Arabica proveniente da coltivazioni biologiche e da filiera controllata e certificata Fairtrade, nel pieno rispetto dell’ambiente e dell’ecosistema produttivo.

Tutti i nuovi sacchetti da 1 kg e le relative valvole di Costadoro RespecTo (così come per tutte le altre miscele Costadoro), sono compostabili e certificati OK COMPOST INDUSTRIAL.

Relais San Maurizio: nuova intervista di “Ci vuole RespecTo”

Relais San Maurizio: nuovo appuntamento con la rubrica “Ci vuole RespecTo”

In un antico monastero del XVII secolo, in un luogo unico e magico, dove la natura e l’uomo da sempre convivono in pace e armonia, si trova il Relais San Maurizio.

Qui ci accomodiamo nella sala di Origini Bistrot e aprendo il menù leggiamo:

“Origini Bistrot nasce dai principi della cultura cistercense, secondo la quale ogni monastero aveva il proprio orto: così abbiamo deciso di investire sulla terra, dove tutto nasce e inizia.”

Continuano le interviste della rubrica “Ci vuole RespecTo” del blog Costadoro, dedicata ai racconti di storie di sostenibilità e rispetto, attraverso alcune interviste ad aziende, artigiani, imprenditori e attività che abbracciano questa filosofia.

Relais San Maurizio – Origini Bistrot: lo Chef Romeo Morelli

Ci facciamo raccontare qualcosa di più dal giovane Chef Romeo Morelli che dopo aver vissuto molti anni all’estero ad Abu Dhabi e a Stoccarda è tornato nel suo territorio.

Relais San Maurizio

Morelli: “Al Relais San Maurizio ho scoperto un posto paradisiaco immerso nel verde e una nuova filosofia.

Prima se pensavo che il prodotto principe della cucina fosse la carne, ora mi sono rimesso completamente in discussione.

Dal Progetto Orto ho imparato tantissimo: come cucinare e trattare gli ortaggi, ma soprattutto come crescono.

Capire come cresce un ortaggio ti fa capire il suo sapore: la lentezza, il tempo sono tutti valori che ormai vengono sempre meno considerati, ma che sono essenziali per la bontà del prodotto”.

Relais San Maurizio

Il piatto esclusivo dello Chef Romeo Morelli con il riutilizzo dei fondi di caffè

Assaggiamo un piatto che appartiene alla tradizione culinaria della zona delle Langhe, ma come non lo abbiamo mai assaggiato prima: come nasce l’idea di questo piatto?

Morelli: “Avevo appena finito di valutare le verdure raccolte nell’orto, tra tutte spuntano i carciofi, di cui sono ghiotto… stavo bevendo il mio caffè e ho pensato: perché non provare ad unire il sapore di terra del carciofo al tostato del caffè?

Possiamo riutilizzare anche ciò che rimane del caffè dopo un’estrazione, perché dovrei destinarlo solo ai fiori come faceva mia nonna?

Così ho deciso di usare il fondo del caffè per un piatto tipico del territorio: i tajarin.

Romeo Morelli

Uova, farina, fondo del caffè nell’impastatrice ed è venuta fuori questa pasta particolare tra il giallo dell’uovo e il marroncino del caffè; non è uniforme e questo mi piace.

Io e il mio sous chef dopo aver stirato e cotto la pasta, l’abbiamo fatta mantecare con il cuore del carciofo tritato e del burro salato.

Vediamo cosa viene fuori e assaggiando ci siamo resi conto che mancasse qualcosa, un po’ di dolcezza e sapidità.

Le abbiamo trovate in una toma piemontese arrivata qualche giorno prima e un fondo di nocciola tonda gentile.

Assaggiamo il piatto e ci siamo innamorati, è una delle poche volte che la ricetta viene fuori così, al primo colpo.”

Questa volta il nostro RespecTo ci ha accompagnato dal primo al caffè.

Ringraziamo quindi il Relais San Maurizio e Origini Bistrot per l’ospitalità, ma soprattutto lo Chef Romeo Morelli per averci fatto tornare alle origini e dato grande ispirazione per una cucina sostenibile che predilige gli ortaggi e limita gli sprechi!

Relais San Maurizio

Caffeina: tutti i segreti con la Dottoressa Fabiana Carella

Caffeina: si, quanta e perché con la Dottoressa Fabiana Carella

Un tema spesso dibattuto e non sempre affrontato in maniera completa e trasparente riguarda la caffeina: la famosa sostanza presente nel caffè (ma anche nel tè e in molti altri prodotti).

Affrontiamo quindi l’argomento dopo l’interessante intervista a tutto tondo fatta dal nostro responsabile della formazione Costadoro Fabio Verona alla Dottoressa Fabiana Carella, che potete rivedere CLICCANDO QUI.

caffeina

Come agisce la caffeina sul nostro organismo?

il caffè è conosciuto principalmente per il suo effetto-sveglia.

In realtà si è più attivi, ma non necessariamente più svegli.

Ciò che conta è quanta della caffeina effettivamente agisce sul cervello e quanta su altri organi o il sistema circolatorio.

Innanzitutto, è vero che la caffeina dà questo effetto sveglia, ma soprattutto crea un effetto anti stanchezza.

caffeina

Va poi ricordato che è un alcaloide contenuto non solo nel caffè e ha la caratteristica distintiva di avere un sapore molto amaro.

Infatti in natura è sempre stata intesa come elemento velenoso e così in parte è riconosciuta dal nostro organismo ed è proprio per questo che stimola la produzione di antiossidanti endogeni, estremamente utili contro l’invecchiamento.

L’effetto sveglia, invece, è una reazione che ha degli effetti diversi a seconda delle aree dell’organismo su cui agisce, in quanto il caffè è sia un vaso costrittore che un vaso dilatatore.

Il motivo principale per cui abbiamo un recupero di energia grazie al caffè, è perché la caffeina spegne l’adenosina che è proprio quella che dà la sensazione di stanchezza.

Ricordiamoci però che questa sostanza solitamente fa effetto dopo un po’ di tempo e non ha la stessa influenza su tutti gli individui, agisce dopo circa venti minuti e non rimane in circolo per molto: dopo circa tre quarti d’ora il suo effetto svanisce nell’organismo.

Per il cervello invece è un vaso costrittore, motivo per cui può essere una sostanza utile per combattere l’emicrania.

Prima di assumere farmaci provate a prendere un espresso realizzato con la miscela biologica e certificata Fairtrade Costadoro RespecTo e se per caso non dovesse essere sufficiente, beh… quanto meno avrete bevuto un buon caffè!

RespecTo

Il sistema cardiocircolatorio e la caffeina

Come abbiamo visto la caffeina agisce su molti sistemi del nostro corpo e sul sistema cardiocircolatorio svolge diverse funzioni: la prima è che aumenta i battiti cardiaci, che se per le persone particolarmente sensibili o ansiose può essere una controindicazione, per gli sportivi è un grande vantaggio perché sarebbe in grado di favorire le prestazioni atletiche aerobiche anche attraverso un aumento della disponibilità dei lipidi, un minore ricorso al metabolismo glucidico e l’attivazione del sistema nervoso centrale.

caffeina

Inoltre, al contrario di quanto si pensa, dalle ultime ricerche è emerso che soprattutto dopo i 65 anni, è salutare continuare a bere caffè proprio per la produzione di antiossidanti endogeni, per l’effetto sull’adenosina e per la stimolazione dei neurotrasmettatori come la dopamina, che abbassa il rischio di sviluppare le patologie neurodegenerative e il declino cognitivo.

Non è una cura, ma può esser un valido aiuto contro queste malattie.

Come sapere quanta caffeina ingeriamo?

Bisognerebbe fare più attenzione alla tipologia del caffè che si acquista: in funzione dell’altitudine di coltivazione, della varietà, dell’esser bio o meno, può esser più ricco o meno di caffeina.

Ma non sempre questo valore viene espresso con dati omogenei su tutte le etichette.

Non che si sia un modo migliore o peggiore di segnalarlo, ma il più corretto è la percentuale su 100g di caffè tostato, questo perchè è un dato certo.

Alcune volte lo troviamo espresso in mg/ml di bevanda, ed è fuorviante: il contenuto di caffeina in tazza dipende da tantissimi parametri: dose di caffè utilizzata, tipo di acqua, temperatura dell’acqua e metodo di estrazione, per non parlare della macinatura nel caso di acquisto di caffè in grani; è sufficiente il variare di uno solo di questi dati per far si che il valore espresso in etichetta possa non corrispondere, all’insaputa del consumatore.

Meglio caffè lungo o caffè ristretto?

Meglio normale!

Un altro mito da sfatare è legato al caffè lungo. Sono in tanti che vanno al bar chiedendo questa preparazione, nella convinzione che sia più leggero in termini di caffeina.

Costadoro Social Coffee Genova

In realtà è esattamente il contrario: la caffeina viene estratta dell’acqua con cui prepariamo il caffè, quindi più aumenta il tempo in cui sta a contatto con la polvere di caffè e più caffeina viene estratta.

Se ho un espresso ristretto, il tempo di contatto è molto ridotto.

Più si allunga e più (a parità di macinatura) si avrà caffeina nella bevanda.

Diverso naturalmente se il caffè lungo viene preparato aggiungendo acqua calda al normale espresso o in modalità filtro.

Inoltre, più a lungo l’acqua rimane a contatto con il caffè e più vengono estratte anche le componenti negative del caffè come gli oli e le fibre esauste.

Espresso o caffè filtro?

Tendenzialmente il rapporto di caffeina è inferiore in un caffè filtro rispetto ad un espresso, ma il fattore determinante in questo caso è che del caffè filtrato ne beviamo molto di più.

diciamo che se in una tazzina da espresso abbiamo 15g di bevanda, in una mug di caffè filtro ne abbiamo anche più di 200g, ed ecco che con un paragone come questo nella mug avremo circa il contenuto di caffeina di 2 espressi, ma anche il tempo di assunzione sarà differente, in quanto il nostro ottimo caffè filtrato lo berremo con molta calma a differenza dello shot di espresso.

Costadoro Social Coffee Genova

Ma allora il caffè fa bene o male?

Il caffè buono, esente da difetti, non troppo tostato e preparato nel modo corretto, salvo specifiche controindicazioni non fa male, anzi.

Il problema si può verificare quando il consumatore, inconsapevole, assume un espresso mal preparato o realizzato con miscele piene di difetti o bruciate in tostatura o con contenuti eccessivi di caffeina.

Iniziano quindi i disturbi gastrointestinali, le palpitazioni o il reflusso gastroesofageo; per non parlare di quando per coprire l’amaro o il sapore sgradevole aggiungiamo zucchero o latte.

caffeina

Se ne avete occasione, provate la nostra Miscela di caffè Costadoro Coffee Lab 100% Arabica con un contenuto di caffeina dichiarato di 1,4% su 100g di caffè tostato.

Scoprirete un espresso dolce, dai sentori di nocciola e cioccolato e con una leggera acidità di frutti rossi che vi accompagnerà per molto tempo dopo la degustazione e vedrete che non avrete nessuno dei sintomi negativi descritti poco sopra.

miscele

E se volete provarlo per casa, guardate la selezione di caffè in capsule, cialde, grani o macinato direttamente sul nostro e-shop.

Buon caffè a tutti!

Exclusive Brands Torino: Limited Edition per Expo Dubai 2020

Presentati in anteprima a Monaco i prodotti della Limited Edition creata per Expo Dubai 2020 dalla rete Exclusive Brands Torino

La partecipazione a Expo Dubai 2020 in qualità di Partenaire Officiel all’interno del Pavillon de Monaco rappresenta per Exclusive Brands Torino una grande occasione di visibilità e promozione su un palcoscenico internazionale che aiuterà a migliorare ulteriormente le performance del network, con una prevedibile ricaduta positiva sul fatturato e sull’export”

Ha dichiarato Paolo Pininfarina, Presidente di EXCLUSIVE BRANDS TORINO.

Albert Croesi, Commissario Generale Monaco Inter Expo, ha accolto con grande entusiasmo l’anteprima dei prodotti facenti parte della Limited Edition creata da Exclusive Brands Torino per Expo Dubai e presentata a Monaco da Giulio Trombetta (A.D. e Presidente di Costadoro) e Roberto Pissimiglia (Editore e Direttore di Estetica Network) in rappresentanza della Rete.

Exclusive Brands Torino
Da sinistra: Giulio Trombetta, Albert Croesi e Roberto Pissimiglia

Con il Principato di Monaco condividiamo gli stessi valori di internazionalità, esclusività ed eccellenza. Siamo quindi molto orgogliosi di essere stati così apprezzati oggi e di avere la possibilità di promuovere con questi prodotti il Made in Italy di alto livello nel mondo.

Commentano Giulio Trombetta e Roberto Pissimiglia.

Exclusive Brands Torino

La “Limited Edition Expo 2020 Dubai” è stata creata appositamente a seguito della sigla dell’accordo avvenuta nel 2019 ed è composta dai prodotti delle 13 Aziende della rete EBT aderenti all’iniziativa, con una linea grafica comune ispirata all’occasione.

I prodotti esclusivi saranno esposti all’interno del Bookshop del Pavillon de Monaco a Dubai e saranno acquistabili in Italia e nei mercati di riferimento delle Aziende dal mese di giugno fino alla fine dell’evento internazionale.

Gioielli&Moda, Food&Beverage, Tessile, Beauty e Design, sono i settori a cui appartengono i prodotti di questa Limited Edition.

Leggi il comunicato stampa CLICCANDO QUI

Guarda l’e-Book con il catalogo completo dei prodotti CLICCANDO QUI

A Genova inaugura un nuovo Costadoro Social Coffee

Inaugura a Genova il primo Costadoro Social Coffee nel capoluogo ligure

Il 27 maggio 2021 a Genova apre al pubblico il nuovo Costadoro Social Coffee: uno spazio in Piazzetta Banchero n° 2 dove protagonista assoluto è il caffè.

Un vero e proprio luogo dedicato alla cultura di questa bevanda per chi vuole gustare un’ottima tazzina imparando allo stesso tempo qualcosa sulla materia prima e sulle sue modalità di torrefazione e di preparazione.

Costadoro Social Coffee Genova
L’ingresso del Costadoro Social Coffee Factory a Genova, in Piazzetta Banchero N°2

Costadoro, che conta già numerosi clienti e locali in Liguria, ha scelto Genova per il suo flagship store di proprietà di 250 mq con un ampio giardino.

“Volevamo fare un passo in più per promuovere la nostra competenza in ciò che facciamo da 131 anni e al contempo diffondere la cultura del caffè, facendo direttamente formazione a chi vuole avvicinarsi a questo mondo e rendendo più consapevole il cliente finale. Nonostante si arrivi da un periodo molto difficile per il nostro settore abbiamo scelto di continuare a investire sul territorio italiano.

dichiara l’AD Giulio Trombetta

Costadoro Social Coffee: un Format replicabile in franchising

Cavalcando il movimento che aspira a cambiare la percezione del caffè elevandolo a bevanda “nobile”, il brand internazionale Costadoro ha dato vita ad un progetto unico nel suo genere, con un format replicabile in franchising in Italia e all’estero.

genova

Dopo Genova infatti, la prossima apertura è prevista nel Principato di Monaco per fine luglio.

Al Costadoro Social Coffee il barista dialogherà con il cliente spiegandogli le caratteristiche del caffè che gli sta proponendo ma anche come e con che strumenti lo realizzerà.

Qualità dell’offerta, design innovativo, personale altamente qualificato

Verranno proposte le nuove metodologie di preparazione e consumo e si potranno degustare le miscele biologiche, i Caffè Monorigine e gli Specialty Coffee nelle varie estrazioni dall’espresso al filtro, dal Brew al Drip Coffee.

Dunque nel concept del Costadoro Social Coffee si fondono l’elevata qualità dell’offerta, in primis il caffè in tutte le sue possibili declinazioni, un design innovativo e personale altamente qualificato.

Costadoro Social Coffee Genova
  • Al bancone del bar sono disponibili la miscela Costadoro RespecTo 100% Arabica Bio e Fairtrade, gli Specialty Coffee e i Monorigine estratti con tutte le metodologie: Espresso, Filtro, Chemex, French Press, V60, Clever, Cold Brew, Moka, Napoletana;
CSC Genova preparazione espresso
  • Il locale è realizzato in stile industrial con legno, ferro, tubi. L’ecosostenibilità è evidentemente al centro del progetto: dal legno antico ricondizionato, alle poltrone vintage originali, fino ai bicchieri da asporto in materiale 100% compostabile e alla presenza di postazioni di free-water a disposizione dei clienti.
Costadoro Social Coffee Genova
Un particolare di una sala interna del Costadoro Social Coffee Factory a Genova

Al Costadoro Social Coffee di Genova i menù sono accessibili!

Il Costadoro Social Coffee di Genova, grazie alla collaborazione con la startup genovese ALOS, disporrà di menù accessibili in CAA, Comunicazione Aumentativa Alternativa, basata su simboli e immagini.

Sarà anche possibile comunicare al personale di sala il proprio ordine utilizzando il software comunicativo ALOSpeak con l’ausilio di un tablet.

Costadoro Social Coffee Genova

L’obiettivo è offrire un supporto a bambini e adulti con bisogni comunicativi complessi, legati a disturbi del neurosviluppo, in un’ottica di accessibilità ed inclusione reali.

Inoltre al Costadoro Social Coffee di Genova sarà presto disponibile uno speciale menù in Braille, che Costadoro ha redatto in collaborazione con la Polisportiva UICI Torino (Unione Italiani Ciechi e Ipovedenti).

Miscele Costadoro per il bar: il caffè come lo vuoi tu!

Miscele Costadoro per il bar: il caffè come lo vuoi tu!

Essere presenti sul mercato con le nostre miscele da oltre 130 anni ha per noi di Costadoro un significato molto importante che possiamo riassumere con un’unica parola: sincerità.

Sincerità nella comunicazione con il cliente, sincerità nel mantenimento qualitativo dei nostri prodotti e la sincerità dei nostri Valori:

Rispetto: svolgere le nostre attività senza provocare danni al pianeta e alle persone.

Eccellenza: perseguire l’eccellenza nei nostri prodotti e nei nostri processi.

Cultura: diffondere la cultura del caffè coniugando tradizione e innovazione.

Infondere un sorriso a ogni cliente, combinando la storia e il futuro del caffè.

Proprio con questa Mission iniziamo ogni giornata di lavoro, ed oggi vogliamo raccontarvi le nostre miscele affinché sia più facile trovare quella giusta per il vostro bar.

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Il caffè è una scelta che merita RespecTo

La prima miscela da raccontare è senza dubbio l’ultima nata, poiché riassume sotto un unico nome la nostra Mission e i nostri valori: Costadoro RespecTo.

Una miscela 100% Arabica proveniente da coltivazioni biologiche, composta da caffè lavati coltivati in altura e da filiera controllata e certificata Fairtrade.

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Il suo profilo di tostatura, ricercato e ben definito nei nostri programmi, porta ad ottenere un espresso dalle note di biscotto, caramello e cioccolato ruby.

È un caffè che spiazza anche i più scettici nei confronti delle miscele di pura Arabica per il suo corpo pieno e sciropposo, dalla crema persistente e dal colore intenso come il suo profumo.

Completa la sua sostenibilità l’imballo completamente compostabile certificato OK Compost Industrial.

Le caratteristiche di Costadoro RespecTo ne fanno un partner di eccellenza per tutti coloro che vogliono dare una spinta green al proprio locale, caratterizzandone l’immagine e coinvolgendo in modo semplice e naturale anche la clientela nel suo circolo virtuoso.

La miscela di pura Arabica, immutata nel tempo

Nata nel 1980 è divenuta famosa con il nome di Master Club Coffee.

Ancora oggi alcuni bar storici espongono come un cimelio vecchie insegne a ricordo di una miscela che si distingueva dalla massa e che ancora oggi fa la differenza nel suo rinnovato packaging da 1kg, realizzato in materiale compostabile e denominata semplicemente Costadoro Arabica per offrire al barista un segno netto e distintivo della sua scelta.

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Il sapiente bilanciamento creato oltre 40 anni fa è stato mantenuto inalterato tra le migliori varietà di Arabica provenienti da Etiopia, Honduras e Guatemala; tutti caffè lavati provenienti da grandi altitudini certificate, unite ad un caffè brasiliano naturale dalle spiccate caratteristiche.

Il profilo di tostatura conferisce all’espresso note speziate di pepe, con sentori di nocciola, cioccolato e rabarbaro, dalla crema leggera e piacevole al palato, un caffè aristocratico e dal carattere marcato, del quale i vostri clienti non sapranno più fare a meno.

La miscela preferita dalle donne (ma che piace anche agli uomini)

La miscela che è stata soprannominata il “caffè delle donne” per la sua dolcezza e la delicatezza nel gusto: parliamo di Costadoro Coffe Lab, un blend 100% Arabica nel quale l’elevata percentuale di caffè proveniente dalla regione etiope di Sidamo conferisce all’espresso note floreali e di frutta fresca.

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La sapiente unione di caffè proveniente dall’altopiano del Minas Gerais apporta la dolcezza del miele e del cioccolato al latte, che viene completato dal profumo di agrumi delle arabiche della regione di Marcala in Honduras e di Huehuetenango in Guatemala.

Rimarrete colpiti dalla sua crema vellutata ed elastica, nonché dall’immediata riduzione del consumo di zucchero, in quanto il profilo di tostatura più chiaro tra le nostre miscele fa si che la percezione di amaro sia pressoché nulla.

Inoltre, il suo bassissimo contenuto di caffeina (al pari del Costadoro Arabica) porterà i vostri clienti ad un maggiore consumo durante la giornata, senza per questo creare alcun tipo di problema.

La Miscela di caffè dai sapori intensi

Se la vostra clientela è prevalentemente quella dell’espresso “bevi e fuggi”, che ama i sapori intensi e la sciropposità di una crema consistente, allora la nostra miscela Costadoro Espresso è quella che fa per la vostra caffetteria.

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È il blend più consolidato, quello che portiamo avanti da sempre: caratterizzato da una forte presenza di caffè arabica brasiliani naturali che donano all’espresso corpo e dolcezza, un 10% di specie robusta varietà kaapi royal proveniente dall’india per incrementare l’intensità aromatica ed un pizzico di arabiche di Guatemala ed Honduras per arrotondare il tutto.

Il risultato è un caffè ricco, con note di cacao e frutta secca, ed un retrogusto di pane tostato, ottenuto grazie ad un profilo di tostatura leggermente più lungo rispetto a tutte le altre miscele Costadoro.

Anche questo prodotto viene confezionato in sacchi da 1 kg completamente compostabili e certificati Ok Compost industrial, per una maggiore tutela dell’ambiente.

Perché scegliere le miscele di caffè Costadoro

  • Basso impatto ambientale sia della torrefazione che del prodotto: i clienti sono sempre più attenti alle scelte effettuate dai titolari delle attività.
  • Caffè con meno caffeina della media e soprattutto dichiarata, quindi minori disturbi sia digestivi che cardiocircolatori e possibilità di berne un quantitativo maggiore durante la giornata.
  • Un caffè con un sapore più dolce e con un profilo di tostatura più chiaro consente di assumerlo senza zucchero, perfetto quindi per diabetici e per persone attente alla linea o che semplicemente amano un prodotto più gradevole senza dover aggiungere nulla, nemmeno il latte.
  • Miscele di caffè di qualità prodotte con tecnologie all’avanguardia: significa essere in grado di rilevare i possibili chicchi difettosi ed eliminarli con una buona precisione, il che si traduce in un caffè più digeribile e che non crea problemi gastrointestinali.

Se a questo aggiungiamo i servizi dedicati ai nostri clienti, dall’assistenza tecnica interna alla formazione ed alla consulenza personalizzata, avete un quadro di cosa possiamo offrirvi per migliorare le vostre performance.

Caffee Lab Academy Costadoro

Non dimentichiamo infine che il caffè è il prodotto principale di un bar e la clientela oggi è molto attenta nelle proprie scelte, tutti i plus che un prodotto differente da altri vi può offrire sono strumenti di vendita per voi.

Se siete curiosi di avere maggiori informazioni sulle nostre miscele di caffè e dei servizi per il vostro bar, scriveteci e un nostro responsabile commerciale sarà a vostra disposizione per qualsiasi domanda. Buon Caffè a tutti!

Api in Città – continuano le rubriche di: Ci vuole RespecTo

Ci vuole RespecTo: Progetto “Api in Città” – Intervista a Lorenzo Domenis

Continuano le interviste della rubrica “Ci vuole RespecTo” del blog Costadoro, dedicata ai racconti di storie di sostenibilità e rispetto, attraverso alcune interviste ad aziende, artigiani, imprenditori e attività che abbracciano questa filosofia.

“Pensa che bello sarebbe allevare le api nel centro di Torino…”

L’ idea di un apiario al Valentino nasce proprio così, con una proposta, che è quasi un soliloquio, sussurrata nel 2008 nell’abitacolo di una vettura che scende per i tornanti della Valgrisanche.

Quella frase, pronunciata quasi distrattamente da Lorenzo Domenis, veterinario, rimbalza nel cuore di Marco Cucco, giardiniere, che seppur intento alla guida in una difficile strada di montagna, riesce a rilanciare la posta con la forza di un progetto ormai deciso: “Ma questa è un idea fantastica!”

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L’idea nacque stimolati e entusiasmati da una serie di progetti di apicoltura urbana: ovvero alveari collocati in grandi contesti metropolitani, come Parigi, Bruxelles e New York.

Di particolare ispirazione fu l’apicoltore francese Olivier Darné che grazie alle sue arnie urbane produce il pluripremiato “miel béton”.

Oggi nel 2021, Lorenzo ci da il benvenuto in un’installazione apistica inusuale all’interno di una area metropolitana, nell’Orto Botanico di Torino, una delle città più verdi di Europa, dove vivono e prolificano 10 famiglie di api, in casette di legno con i nomi delle donne che animano le vite di Lorenzo e Marco e di opere cinematografiche e letterarie.

L’esperimento negli anni si è rilevato positivo con molteplici risvolti didattici divenendo un polo di attrazione per cittadini, turisti e studenti.

Tra il ronzio delle api e il fruscio degli alberi intervistiamo Lorenzo.

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Perché le api sono importanti?

Einstein diceva: “se le api morissero, avremmo solo 4 anni di vita”.

Questo perché le api sono insetti impollinatori, e impollinano il 70% delle piante di cui ci nutriamo, tra cui il caffè.

Volando di fiore in fiore alla ricerca del nettare per la produzione del miele, svolgono un servizio di impollinazione permettendo la riproduzione dei fiori e di conseguenza dei frutti.

Qui la principale attività delle api di impollinazione viene esaltata al massimo all’interno dell’orto botanico di Torino, a ridosso di un quartiere variegato come San Salvario dove i balconi e davanzali sono ricchi di specie floreali di importazione.

Le api inoltre sono sicuramente importanti per la produzione di miele, molto gradito e apprezzato dai consumatori.

Un centinaio di anni fa, quando non c’era l’illuminazione, l’aspetto secondario più importante sarebbe stato la produzione di cera con la quale si realizzavano le candele.

Non è casuale la posizione del nostro apiario, vicino ad un castello, sono numerose le testimonianze riguardanti la presenza di apiari nei castelli piemontesi proprio per la produzione di cera.

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Come può un cittadino aiutare le api?

  1. Rispettandole e non uccidendole, in genere le api non pungono e non sono aggressive e pensano semplicemente alla loro attività.
  2. Coltivando delle piante a valenza pollinifera e nettarifera, sfruttando giardini condominiali e balconi, rendendo così gli spazi della nostra città belli e utili.
  3. Lasciando dell’acqua sul davanzale per dissetare le api al lavoro.
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Può l’agricoltura biologica salvaguardare i preziosi alveari?

Si sicuramente sì, perché una delle più grosse minacce per le api è rappresentata dai pesticidi usati in agricoltura industriale e le api paradossalmente rischiano di meno in città, dove non si effettuano trattamenti.

Mentre in campagna con l’agricoltura convenzionale ci sono sempre più frequenti episodi di moria di api, cioè il collasso dell’intera famiglia a causa dei trattamenti.

A sua volta anche l’apicoltura dovrebbe essere biologica, una delle maggiori minacce per le api moderne è la Varroa, una parassitosi, contro la quale si può effettuare una lotta biologica a base di estratti e oli essenziali piuttosto che acidi organici naturali.

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Ringraziamo Lorenzo e invitiamo tutti a scoprire il progetto “Api in Città” CLICCANDO QUI

Inoltre non dimenticate che scegliendo un prodotto biologico sarete sicuri di aver aiutato le api e chi si impegna per la produzione di cibo nel rispetto della natura.

Buona Giornata Mondiale delle Api!

Gelato Sandwich al caffè: un aromatico scrigno di gusto

Gelato Sandwich al caffè: un aromatico scrigno di gusto

Un goloso ripieno di storia e tradizione!

Nel lontano 1884 nasceva a Torino la Gelateria PEPINO una delle prime rivendite commerciali di gelato italiane, la prima nel Nord Italia in grado di affermarsi come ambasciatrice di qualità tra i palati più importanti d’Europa.

Poco tempo dopo nel 1890, sempre a Torino, iniziava la storia di un piccolo bar-torrefazione, trasformatosi negli anni nell’azienda oggi nota come Costadoro, una realtà dinamica e in costante crescita, sia sul mercato nazionale sia su quello estero. 

Dall’incontro delle due eccellenze piemontesi è nata la nuova linea Pepino-Costadoro di gelati Bio al caffè.

I nuovi prodotti sono deliziosi da consumare così come sono, ma sono anche il perfetto ingrediente per golose ricette, dalle torte fatte in casa ai cocktail per i nostri baristi.

Oggi abbiamo pensato ad una ricetta facile e veloce: il Gelato Sandwich al Caffè.

Ingredienti per il Gelato Sandwich al Caffè

  • 24 biscotti tipo Oro Saiwa;
  • 330 g di gelato Bio al Caffè Pepino-Costadoro;
  • 300 g di panna da montare;
  • 150 g cioccolato fondente fuso;
  • Granelle di nocciola, mandorla o cocco per decorazione.

Preparazione

1 montare la panna;

2 mescolare la panna con il gelato;

3 disporre 12 biscotti in una pirofila;

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4 versare sopra i biscotti la crema di gelato;

gelato

5 disporre gli altri 12 biscotti sulla crema;

6 lasciar riposare in frigo un paio di ore;

7 tagliare i sandwich con un coltello;

gelato

8 sciogliere il cioccolato fondente;

9 intingere metà sandwich nel cioccolato fuso intiepidito;

gelato

10 decorare con granella di nocciola, mandorla o cocco;

11 lasciare indurire il sandwich in freezer un paio di ore;

I vostri Gelato Sandwich al Caffè sono pronti per essere gustati… ideali per una golosissima merenda!

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Ghiaccio: i segreti di un grande alleato contro il caldo!

Ghiaccio: tutti i segreti di un importante alleato contro il caldo!

Le giornate cominciano ad allungarsi, il sole splende, iniziano i primi caldi e con essi la voglia di energetiche e rinfrescanti bevande.

Fino qui nulla di strano, se non che solitamente alle nostre bibite o cocktails aggiungiamo del ghiaccio per mantenerli freddi.

ghiaccio

Cosa sappiamo del ghiaccio?

Per la maggior parte delle persone il ghiaccio non è altro che la solidificazione dell’acqua, che avviene normalmente a temperature inferiori allo “0” e se da un punto di vista fisico è corretto, le problematiche igienico sanitarie ed ambientali legate alla produzione del ghiaccio sono davvero tante e troppo spesso sottovalutate nella loro gravità.

Per prima cosa dobbiamo assicuraci che l’acqua con la quale facciamo il ghiaccio sia potabile e salubre.

Si, perché il raffreddamento non è come la bollitura e non uccide i germi o i microbi: semplicemente li congela, magari rendendoli meno efficaci, ma tenendoli pronti ad entrare in azione non appena cambierà lo stato fisico della materia.

Questo aspetto è tanto importante nel settore professionale quanto in quello domestico.

Se bar e ristoranti hanno degli obblighi indicati nei loro manuali di HACCP e li rispettano, allora devono avere un programma di pulizia e sanificazione dei condotti del fabbricatore di ghiaccio almeno mensile, non devono introdurre alcun corpo estraneo nel ghiaccio ad uso alimentare (ad esempio le bottiglie di spumante da raffreddare rapidamente…) e devono cambiare settimanalmente il ghiaccio nella vasca avendo cura di pulirla accuratamente con un sanificante mentre è vuota, per evitare soprattutto la formazione di funghi e muffe.

Questo, unito ad un controllo annuale dell’acqua tramite analisi microbiologica eseguita a cura di un laboratorio terzo, garantirà sia il titolare dell’attività che il cliente.

ghiaccio

Ma quanto ghiaccio ci vuole per un drink?

Partiamo dal presupposto che il ghiaccio per raffreddare un drink deve sciogliersi, questa reazione fisica è necessaria affinché il ghiaccio assorba calore dal liquido.

Proprio per questo motivo, maggiore sarà la quantità di ghiaccio, come massa fredda, minore sarà la quantità di acqua che si mescolerà con la bevanda.

Anche la forma del ghiaccio ha una sua importanza, infatti a seconda di essa si determinerà un discioglimento più o meno rapido.

Se siete interessati ad aspetti più tecnici andate a leggere questo articolo pubblicato dal responsabile qualità e formazione Costadoro Fabio Verona sul suo blog arabica100per100, ma non prima di esservi preparati una delle nostre fresche ricette preparate in collaborazione con Fabbri!

Le ricette “ghiacciate”

Tiki Latte Vegan

  • 150 ml di bevanda all’Avena (noi vi suggeriamo l’avena di In-vece);
  • 25 ml / 32 g Mixybar FALERNUM Fabbri(lime, zenzero e mandorle);
  • Ghiaccio q.b.
  • 2 caffè preparati con estrazione in espresso Costadoro RespecTo.

Porre abbondante ghiaccio “pieno” in un bicchiere alto, versare l’avena, quindi unire lo sciroppo ed infine i 2 espressi.

ghiaccio
Tiki Latte Vegan

Dolce Vita Latte

  • 120 ml latte intero o scremato a vostra scelta;
  • 20 ml / 26g sciroppo MIXYBAR al caramello salato Fabbri;
  • 10 ml /14 g Sauce Caramello Burro Salato Fabbri;
  • Ghiaccio q.b.
  • 1 caffè preparato con estrazione in espresso Costadoro RespecTo.

Prendere un bicchiere da long drink e con la salsa al caramello un fare un rim di tre quarti, quindi riempirlo di ghiaccio, va bene anche quello “bucato”.

Versare il latte e lo sciroppo, quindi unire l’espresso e mescolare con cautela.

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Dolce Vita Latte

Moka On Ice

  • 15 g di Sauce Gold Pistacchio Fabbri;
  • 15 / 18 g di caffè Costadoro RespecTo macinato per moka;
  • Panna montata e granella di nocciole o pistacchi per decorare;
  • Ghiaccio q.b.

Preparare la moka come d’abitudine.

Porre del ghiaccio in una ciotola e mettere un bicchiere vuoto all’interno. Quando il caffè sarà pronto versarlo nel bicchiere per ottenere un rapido raffreddamento.

Quando sarà raffreddato prendere una tazza da cappuccino, porvi all’interno qualche cubetto di ghiaccio “pieno”, versare il caffè e unire la salsa al pistacchio.

A piacere aggiungere panna montata e granella di nocciole o pistacchi.

ghiaccio
Moka On Ice

Cioccolato per la festa della mamma: i cioccolatini Ruby

Cioccolato per la festa della mamma: i cioccolatini Ruby

Ogni giorno in Costadoro si respira il profumo di caffè appena tostato, ma forse non tutti sanno che a pochi passi dalla sede della famosa torrefazione torinese, si viene travolti dall’aroma del cioccolato fuso.

Incuriositi siamo andati a spiare i nostri vicini cioccolatieri: Boella & Sorrisi.

Il cioccolatiere Stefano ci ha svelato l’arte del temperaggio: la tecnica per ottenere un cioccolato duro, croccante e lucente.

Armatevi di due spatole, una superficie liscia e lavabile e un termometro da cucina e trasformate la vostra cucina in una fabbrica di cioccolato!

Oggi abbiamo deciso di preparare, in occasione della festa della mamma, dei cioccolatini Ruby, naturalmente rosa con note sorprendentemente fruttate.

Ingredienti

Preparazione dei cioccolatini Ruby

Fondere il cioccolato a bagnomaria, mettendo il cioccolato in una ciotola immersa in un pentolino, contenente acqua bollente.

Mescolare con una frusta il cioccolato fuso per renderlo omogeneo e raffreddarlo gradualmente.

Versare il cioccolato su una superficie liscia e lavabile.

Espandere il cioccolato sulla superficie con una spatola e rimuovere l’eccesso su di essa con una seconda spatola; continuare fino ad ottenere una temperatura del cioccolato compresa tra i 29 e 31°C.

Trasferire il cioccolato in una sac a poche.

Formare dei mendiants di 5 cm su carta da forno.

Decorare a piacere prima che il cioccolato si indurisca con i chicchi di caffè, la granella di frutti di bosco e i petali di rosa. Lasciare riposare in frigorifero per 1 ora.

Cioccolatini con cioccolato Ruby: un’idea regalo perfetta

I vostri cioccolatini sono pronti per essere serviti o regalati in un grazioso pacchetto!

Dove trovare il cioccolato Ruby?

Dal 30 aprile al 9 maggio 2021 per ogni acquisto superiore ai 50 euro su nostro e-shop, Costadoro regalerà una tavoletta da 80 g di cioccolato Ruby classico Boella & Sorrisi.

Sarete travolti dal suo colore rubino e dalla ricchezza del suo bouquet fruttato!

cioccolato

Tè, tisane, infusi e decotti: facciamo chiarezza

Tè, tisane, infusi e decotti: facciamo chiarezza

È dalla notte dei tempi che l’uomo utilizza le erbe sotto forma di tè, tisane, infusi o decotti per i propri benefici, ma è solo dal Medioevo (grazie ai monaci che trascrivevano le ricette per gli speziali) che sono giunte fino a noi molte conoscenze su queste pratiche.

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Le tisane

Le tisane terapeutiche sono preparazioni di tipo farmaceutico codificate ed elencate sul testo della Farmacopea Ufficiale Italiana (F.U.I.), oggi giunto alla XII revisione e normalmente disponibile in libera consultazione in tutte le farmacie italiane, o scaricabile QUI

In termine generico tutto ciò che è realizzato con droghe vegetali (dove il termine droga si riferisce al principio attivo della pianta le cui proprietà sono dissolte in acqua) vengono definite tisane, in modo particolare se presentano effetti benefici per la salute e la cura del corpo.

Per le tisane possono essere impiegate tutte le parti vegetali della pianta, fresche o essiccate, comprese quelle lignee ed i frutti, le quali devono essere selezionate accuratamente, ben ripulite e ridotte in frammenti dalle dimensioni adeguate per l’infusione, che normalmente avviene immergendo la miscela in acqua calda dagli 88 ai 98°C, per un tempo variabile dai 4 ai 10 minuti, il tutto in funzione della tipologia di ingredienti utilizzati e delle proprietà che di desiderano estrarre.

Inoltre, specie per le tisane terapeutiche, sono normalmente impiegate differenti erbe o parti di esse, le quali si suddividono in tre categorie:

  • un vegetale che contiene il principio attivo, ovvero una sostanza in grado di svolgere un’attività curativa, chiamato anche rimedio cardinale;
  • alcune erbe che aiutano l’assorbimento del principio attivo, chiamate anche rimedio sinergico, cioè delle sostanze biologicamente attive contenute all’interno di radici, semi, gemme, foglie, frutti, fiori o corteccia;
  • alcune componenti che migliorano gusto e odore della tisana, chiamate anche complemento.
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I tè e gli infusi

Per i e gli infusi invece il discorso è leggermente differente, nel senso che pur rientrando nella categoria delle tisane, per gli infusi vengono generalmente utilizzate solo le parti “tenere” delle piante, quali foglie, fiori, germogli e talvolta frutti o bacche.

Negli infusi di solito si cercano proprietà che possono essere termolabili, ecco perché la temperatura dell’acqua, che consigliamo sempre oligominerale o filtrata, dovrà essere tra gli 80° ed i 95°C ed il tempo di infusione tra i 2 ed i 5 minuti a seconda della tipologia di preparazione e delle sostanze che si desiderano estrarre.

Inoltre, nella preparazione degli infusi, al fine di evitare la dispersione delle componenti volatili, dovrebbe essere versata l’acqua direttamente sulle erbe e poi lasciata coperta per il tempo necessario all’infusione. Rientrano in questa categoria ad esempio i tè sfusi, la camomilla, il karcadè (o tè all’ibisco) ed altre di uso comune, prevalentemente realizzate per la loro piacevolezza oltre che per i loro benefici.

Tè, tisane e infusi: quando l’unione dà la forza

Insomma, il concetto dei tè, delle tisane e degli infusi non è molto lontano dalle regole per la preparazione del nostro amato e conosciuto caffè filtro.

Caffè americano in tazza Costadoro

Infatti, anche il caffè filtro può essere considerato una tisana, non solo quello preparato con il “caffè verde” divenuto famoso per le proprietà antiossidanti e dimagranti, ma anche quello tostato, dove il principio attivo da estrarre è, da un punto di vista terapeutico, quello della caffeina, la quale proprio per le sue caratteristiche aumenta il metabolismo basale ed aiuta a bruciare i grassi.

Provate a sperimentare nuovi infusi di caffè ed erbe e ne rimarrete piacevolmente sorpresi: unite un gradevole caffè filtro preparato con la nostra miscela Costadoro RespecTo ad uno dei nostri tè biologici, come ad esempio il Black Tea Early Grey dalle spiccate note di agrume, che andrà ad esaltare quelle del caffè creando una bevanda completa e decisamente gradevole.

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I decotti

Quando si desidera estrarre componenti diversi dalle miscele selezionate ecco che si passa al decotto, ovvero la bollitura per un tempo variabile dai 10 ai 30 minuti e successivo raffreddamento prima della filtrazione.

Ad esempio la camomilla in infuso è un ottimo rilassante, mentre il decotto è indicato per mal di pancia, difficoltà digestive e disturbi intestinali.

Meglio Bio?

Come specificato in apertura di questo articolo, tutte le componenti delle miscele per la preparazione delle tisane devono essere ben pulite prima della loro essicazione e triturazione, ma certamente i fitofarmaci o gli antiparassitari utilizzati possono essere stati assorbiti dalla pianta.

Ecco che un prodotto certificato biologico ci consente una maggiore tranquillità da questo punto di vista.

L’attenzione all’ecosistema è responsabilità di tutti, così come quello per la salute, ed è proprio per questo che la linea di tè e tisane Costadoro è composta rigorosamente da prodotti biologici, con bustina trapezoidale in materiale compostabile, imballo di protezione in plastica riciclabile e contenitore esterno in cartone.

Non vi resta che scoprirle sul nostro e-shop e concedervi qualche rilassante e piacevole momento nella vostra giornata!

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Crostata al tiramisù: una reinterpretazione golosa

Crostata al tiramisù: reinterpretazione golosa di un grande classico

Non ce ne vogliano i conservatori della cucina, ma oggi vogliamo reinterpretare il dolce più famoso al mondo: il tiramisù!

Questa volta niente base di savoiardi pucciati nella moka, ma una frolla friabile al caffè che sorprenderà i vostri ospiti.

Tiramisù

Scopriamo insieme la ricetta del Blog Costadoro!

Ingredienti per la crostata al tiramisù

Per la frolla:

  • 150g di burro;
  • 100g di zucchero a velo;
  • 2 tuorli d’uovo;
  • 350g di farina 00;
  • 2 cucchiaini di caffè in polvere macinato per espresso Costadoro RespecTo;
  • 1 tazzina di espresso preparato con la miscela Costadoro RespecTo.

Per la farcia:

  • 250ml di panna fresca;
  • 100g di tuorli d’uovo;
  • 50g di zucchero;
  • 125g di mascarpone;
  • cacao in polvere q.b.

Preparazione della crostata al tiramisù

Frullare tutti gli ingredienti necessari per la frolla: burro, zucchero a velo, tuorli, farina, caffè in polvere, l’immancabile espresso e formare una palla.

Tiramisù

Lasciare riposare il composto per 1 ora in frigo.

Trascorso il tempo necessario stendere l’impasto e adagiarlo in una teglia circolare.

Tiramisù

Ricoprire l’impasto con alluminio e fagioli: questo trucchetto farà si che la frolla non si alzi eccessivamente in cottura.

Tiramisù

Infornare a 160° in forno preriscaldato per 20 minuti; al termine rimuovere la copertura di alluminio e fagioli e lasciar cuocere per altri 5 minuti.

Nel frattempo prepare la farcia: montare tuorli e zucchero e aggiungere il mascarpone.

Tiramisù
Tiramisù

Montare a parte la panna e poi unirla al composto preparato precedentemente, mescolando delicatamente dal basso verso l’alto.

Tiramisù

Versare la crema all’interno della pasta frolla e ricoprirla con una spolverata di cacao. Lasciar riposare la crostata al tiramisù in frigo prima di gustarla.

Tiramisù
Tiramisù

I consigli degli esperti

Per una pausa caffè sfiziosa consigliamo di preparare delle “mini” crostatine al tiramisù per accompagnare un caffè filtro caldo.

Tiramisù

Il nostro team di assaggiatori qualificati consiglia l’abbinamento con il Monorigine Brasile, un caffè con un corpo pieno, un gusto dolce e bilanciato con sentori di cacao, caramello e nocciola.

Caffè Monorigine provengono esclusivamente da una singola piantagione. Degustarli singolarmente permette di assaporare le caratteristiche uniche e peculiari di ogni terreno d’origine.

Consigli per una lettura abbinata

Mancarsi di Diego De Silva

Edito da Einaudi

“La perfetta storia d’amore di due persone che si sfiorano senza incontrarsi mai.
Nicola e Irene sono fatti l’uno per l’altra, ma non lo sanno. Probabilmente se ne accorgerebbero, se s’incrociassero anche solo una volta. Non dovrebbe essere difficile, visto che frequentano regolarmente lo stesso caffè”

Colonna sonora

Diretta Facebook del 23 aprile 2021: Il Caffè

Diretta Facebook – Il Caffè: proprietà benefici e falsi miti

Non perdete l’esclusiva diretta Facebook sulla pagina ufficiale di Costadoro il 23 aprile 2021 alle ore 17:30, in collaborazione con la Dottoressa Fabiana Carella.

Intervengono alla diretta Facebook:

Fabio Verona (Trainer Costadoro)

Dott.ssa Fabiana Carella (Food Specialist)

Programma dei temi trattati

  • La caffeina: scopriamo i suoi benefici;
  • Differenza a livello medico tra caffè buoni e caffè cattivi;
  • Etichette nutrizionali sui pacchetti del caffè: come leggere ed interpretare;
  • Meglio espresso, moka o filtro?
  • Il caffè macchiato;
  • L’acrilamide, questa sconosciuta.
Diretta Facebook

Take Away: le ricette esclusive di Fabbri e Costadoro

Take Away: le ricette esclusive di Fabbri e Costadoro

In alcuni precedenti articoli del nostro blog abbiamo già parlato di alcune proposte tradizionali dedicate al take away, ossia il servizio da asporto dei locali e bar.

Tuttavia il take away è un servizio che, oltre ad offrire proposte più classiche e richieste, dovrebbe sempre essere arricchito con qualche golosa e accattivante novità, in modo che il cliente possa sentirsi coccolato ed avere sempre una più ampia possibilità di scelta anche nel servizio da asporto.

La collaborazione tra Costadoro e Fabbri

Ed è così che il nostro responsabile della formazione Fabio Verona a recentemente realizzato un corso online gratuito, in collaborazione con il suo “paritetico” collega di una delle più importanti aziende produttrici di aromatizzanti: stiamo parlando di Vittorio dell’azienda Fabbri 1905.

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Insieme hanno messo a punto delle ricette che unissero le eccellenze delle due aziende, creando delle proposte da utilizzare come punto di partenza per la personalizzazione del servizio e rendendo un locale unico ed in grado di essere attraente per la clientela.

I prodotti utilizzati per le proposte di ricette per il Take Away

Per Costadoro ad esempio è stata scelta e usata la nostra miscela biologica e certificata Fairtrade Costadoro RespecTo: un blend di sole arabiche d’altura che sapientemente tostate da Davide, mastro torrefattore di Costadoro, donano in espresso note di cioccolato e biscotto, con leggere sfumature di frutti rossi.

Ecco quindi di seguito alcune delle ricette proposte per il take away che, con l’avvicinarsi della bella stagione, possono essere realizzate sia in versione calda che fredda.

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Provate a realizzarle anche a casa e dato sfogo alla fantasia!

Le ricette Di Fabbri e Costadoro

Cappuccino Crock

Ingredienti

  • 30 ml / 40g Gourmet Sauce Nocciola Cioccolato Fabbri;
  • 1 tazzina di espresso con miscela Costadoro RespecTo;
  • 100 ml latte montato a crema caldo;
  • Top con panna montata;
  • 10 ml / 12 g di Kroccant Chocolate Fabbri;
  • Biscotto Speculoos Costadoro.

Tempo: VELOCE (c.a. 1 minuto + tempo preparazione espresso)

Difficoltà: FACILE

Preparazione

Versare nel bicchiere gli ingredienti nel seguente ordine: la Gourmet Sauce, la tazzina di espresso, il latte montato a crema e la panna montata. Decorare con granella di nocciola, il biscotto Speculoos alla cannella e 10 ml di Kroccant Chocolate.

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Tiramisùu

Ingredienti

  • 1 doppio shot espresso con miscela Costadoro RespecTo;
  • 100 ml di latte montato a caldo;
  • 25 ml / 33g Gourmet Sauce allo Zabaione Fabbri;
  • Cacao in polvere q.b.
  • Biscotto savoiardo.

Tempo: VELOCE (c.a. 1 minuto + tempo preparazione doppio shot espresso)

Difficoltà: FACILE

Preparazione

Versare la Gourmet Sauce allo Zabaione Fabbri in un bicchiere da circa 250 ml di capienza, spolverare di cacao amaro e procedere all’erogazione del doppio shot espresso. Terminare con il latte montato a caldo e un’ulteriore spolverata di cacao amaro. Decorare con un savoiardo spezzettato.

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Mr. Funk

Ingredienti

Per il drink:

  • 20 ml / 26g Mixybar Caramello Salato Fabbri;
  • 150 ml di latte intero;
  • 100 ml di caffè filtro Costadoro RespecTo (estratto con clever 12g di caffè macinato per filtro + 150 ml di acqua calda);

Per la spuma al caffè:

  • 10 ml / 13g Mixybar alla vaniglia Fabbri;
  • 2 espressi preparati con miscela Costadoro RespecTo;
  • 50gr Frappe Powder Caffè Fabbri.

Preparazione

Per la spuma al caffè: nel frullino/mixer inserire il ghiaccio, lo sciroppo e i due espressi. Montare sino alla consistenza di una mousse. Per il drink: in un bicchiere da c.a. 450 ml versare il caffè filtro sul fondo. Aromatizzare con il Mixybar Caramello Salato Fabbri. Montare il Latte al vapore e versarlo sul caffè. Terminare la ricetta con la spuma al caffè e decorare con scaglie di cioccolato o pezzettini di Mou.

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Bimboblu (per bambini)

Ingredienti

  • 150 ml di latte intero;
  • 10 ml / 13g Mixybar alla vaniglia Fabbri;
  • 15 ml / 20g Gourmet Sauce allo zucchero filato Fabbri;

Tempo: VELOCE (c.a. 1 minuto)

Difficoltà: FACILE

Preparazione

Unire al latte lo sciroppo alla vaniglia, montare il latte a formare una bella crema e versare nel bicchiere da c.a. 250 ml dopo aver versato sul fondo la Gourmet Sauce allo Zucchero Filato. Decorare con stelline Fabbri o mini Smarties.

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Tiramisù nell’uovo – Un Dolce al cucchiaio per la Pasqua!

Tiramisù nell’uovo – Un Dolce al cucchiaio per la Pasqua!

Dalla collaborazione di Costadoro con Boella & Sorrisi, ecco il Tiramisù nell’uovo: un dolce al cucchiaio a tema, perfetto per il giorno di Pasqua e ideale per recuperare le uova di cioccolato avanzate nelle giornate successive!

Ingredienti

  • 1 confezione di Savoiardi;
  • 1 Uovo di Pasqua Boella & Sorrisi;
  • 2 uova;
  • Mascarpone 250g;
  • 4 espressi preparati con la Miscela Costadoro RespecTo;
  • Zucchero 50g;
  • Cacao amaro in polvere q.b.
Tiramisù

Procedimento per la preparazione del Tiramisù nell’uovo:

Con una lama calda dividere perfettamente in due parti l’uovo di Pasqua.

Tiramisù

Preparare dei cremosi espressi con la miscela Bio e Fairtrade Costadoro RespecTo e lasciarli raffreddare.

Montare a neve gli albumi.

Montare i tuorli con lo zucchero.

Tiramisù

Tiramisù

Aggiungere ai tuorli il mascarpone e lavorare il composto.

Tiramisù

Incorporare lentamente gli albumi montati a neve al composto.

Tiramisù

Inzuppare i savoiardi nella bagna di caffè.

Tiramisù

Alternare strati di savoiardi e crema all’interno della metà dell’Uovo di Pasqua.

Tiramisù

Spolverare con cacao amaro.

Lasciare riposare qualche ora in frigo prima di gustare il tiramisù nell’uovo!

Ci vuole RespecTo: Intervista a Alessandra Devecchi

Ci vuole RespecTo: Intervista a Alessandra Devecchi, contadina e giardiniera paesaggista

Ci vuole RespecTo è la nuova rubrica del blog Costadoro, dedicata ai racconti di storie di sostenibilità e rispetto, attraverso alcune interviste ad aziende, artigiani, imprenditori e attività che abbracciano questa filosofia.

Alessandra Devecchi ci accoglie sul magnifico terrazzo della sua cliente Francesca, dove ha allestito un orto urbano.

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Com’è nata la passione per il tuo lavoro?

Sono cresciuta a Testona sulla collina di Moncalieri, andavo a scuola, e quando tornavo a casa a mezzogiorno trascorrevo il pomeriggio fino alle sei con i miei fratelli nel nostro parco.

Così la natura è entrata nel mio cuore e nella mia vita. Ho fatto il liceo scientifico e poi attratta dalla grande città ho frequentato una scuola d’arte a Milano lontana dalla campagna.

Dopo essermi divertita ho capito che Milano era troppo città per me, e quindi sono tornata nella mia amata campagna di Torino.

Al mio ritorno dopo non aver concluso molto, mio padre disse che chi della famiglia non faceva nulla, ed ero io, si sarebbe dovuta occupare della terra.

Mi sono quindi occupata della mia compagna e ho incominciato a piantare piante aromatiche e piante da siepe e nel frattempo per guadagnare due soldi piantavo i gerani dalle amiche della mamma e tagliavo i prati.

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Ho capito che questo lavoro mi dava grandi soddisfazioni, e ho lavorato un anno nei vivai di Revigliasco caricando i camion dei giardinieri che arrivavano e lì ho imparato a conoscere i nomi di tutte le piante e come crescevano.

Ho collaborato con il Comune di Torino per gli orti nelle scuole e asili, ed è stata un’esperienza fantastica perché capisci come il verde e i fiori possano aiutare le persone, perché prendendoti cura di qualcos’altro allievi il tuo malessere.

Ho sempre pensato che il giardino sia la concentrazione di tutte le arti e bellezze. Oggi nel mio lavoro e nella vita di tutti i giorni ricerco la bellezza nella semplicità.

Quali sono i piccoli gesti e azioni che intraprendi per avere un approccio sostenibile nel tuo lavoro e nella vita di tutti i giorni?

Per avere un approccio sostenibile sostengo il fatto di fare gli orti ovunque uno ne abbia la possibilità.

L’orto nei momenti difficili ti da dà mangiare, e hai la possibilità di riciclare tutto: le verdure tagliate diventano compost e terriccio.

RespecTo

Quando progetto i terrazzi per i miei clienti utilizzo dei vasi con le ruote per dare la possibilità di cambiare e rinnovare gli ambienti senza dover buttare nulla.

Progetto pollai per i terrazzi e giardini, nutro le mie galline con le verdure e riso che avanzo limitando così gli sprechi.

Ritengo che la semplicità e l’originalità siano dei gesti sostenibili, limito i miei acquisti e indosso ancora abiti di quando avevo 14 anni.

RespecTo

Cosa fai per concederti una pausa?

Il mio lavoro è molto duro perché è un lavoro fisico, ma devo ammettere che è una fatica che non sento.

Quasi sempre i padroni di casa quando allestiamo un terrazzo ci offrono un caffè e ci concediamo un momento di relax, mi fermo per poco perché mi piace lavorare e sembro ipercinetica.

Quando non lavoro mi dedico dei momenti di lettura che mi servono per le piante e per la mia testa.

Ringraziamo la nostra amica Alessandra e restate connessi al Blog Costadoro per scoprire la prossima intervista della rubrica ci vuole RespecTo!

Acqua: l’oro blu e la sua sostenibilità

L’acqua e la sua sostenibilità, in occasione del World Water Day

In Costadoro, anche quando apriamo il rubinetto dell’acqua, inevitabilmente ci ritorna in mente la nostra CSR… e in una ricorrenza importante come il World Water Day (la Giornata Mondiale dell’Acqua) non possiamo esimerci dal confrontarci con noi stessi e condividere con Voi i nostri pensieri.

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L’acqua: un bene primario senza il quale non può esserci vita

L’acqua spesso è impropriamente utilizzata e sprecata in molte delle nostre attività quotidiane.

Lo scenario di utilizzo attuale di risorse idriche disponibili ci sta portando allo sfruttamento di quantità d’acqua enormi, specialmente se si pensa che soltanto lo 0,001% dell’acqua presente sul nostro Pianeta è effettivamente disponibile per l’utilizzo per l’uomo, poiché di sufficiente qualità e accessibile a costi accettabili.

In un futuro prossimo, anche a causa del riscaldamento globale e dell’inquinamento, la quantità di acqua dolce a disposizione, potrebbe non essere più sufficiente a soddisfare la crescente domanda.

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Semplici gesti quotidiani per uno scopo comune

Ecco perché, a cominciare dal semplice gesto di chiudere il rubinetto quando ci si lava i denti, tutti noi abbiamo il dovere di contribuire.

In Costadoro ad esempio, abbiamo un sistema di recupero delle acque piovane per l’alimentazione della vasca antincendio, i servizi igienici hanno la doppia vaschetta dello sciacquone, e tutti i rubinetti sono dotati di rompigetto areati per un risparmio dell’acqua.

Pensate che solo con l’adozione di quest’ultimo accorgimento, chiamato anche riduttore di flusso, si risparmia il 40% dell’acqua senza perdere in comodità o efficacia e si risparmia fino al 30-50% in energia (perché si consuma meno gas o corrente elettrica per la produzione di acqua calda), inoltre il loro costo ed installazione sono davvero alla portata di tutti.

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Come ottimizzare i consumi dell’acqua

Vogliamo andare oltre e scoprire insieme quanti e quali modi possiamo utilizzare per ottimizzare il consumo dell’acqua:

  • Dotare docce e rubinetti di riduttori di flusso;
  • Preferire la doccia al bagno in vasca;
  • Chiudere l’acqua durante il lavaggio dei denti o mentre ci si fa la barba;
  • Quando possibile utilizzare la lavastoviglie per lavare i piatti al posto dell’acqua corrente (in media se ne consuma il 50% in più con il lavaggio a mano);
  • Utilizzare lo sciacquone del WC con la modalità di risparmio idrico;
  • Utilizzare un recupero dell’acqua piovana per l’irrigazione delle piante;
  • Quando possibile utilizzare acqua di recupero per tutti i sistemi che non necessitano di acqua potabile;
  • Considerare anche negli acquisti quanto gli imballaggi abbiano un impatto, oltre che nello smaltimento, sul consumo di acqua per la loro produzione.
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Water Footprint nel quotidiano

La Water Footprint (WFP) è un indicatore ambientale che utilizza l’acqua come riferimento, caratterizzato dai volumi di acqua dolce direttamente o indirettamente consumati per realizzare un prodotto e calcolato tenendo conto di tutte le fasi della catena di produzione (il suo calcolo è ben definito nella norma UNI EN ISO 14046, ”Gestione ambientale – Impronta Idrica (Water Footprint) – Principi, requisiti e linee guida”) dove sono espressi i requisiti e le linee guida relativi all’impronta idrica di prodotti, processi ed organizzazioni basata sulla valutazione del ciclo di vita (LCA – Life Cycle Analysis).

Avere un’indicazione sulla WFP nella produzione degli imballaggi ad esempio, può portarci ad una scelta più consapevole anche nella spesa quotidiana, sapendo che, secondo studi dell’AIPE, la produzione di imballaggi in EPS (polistirene espanso sinterizzato – il polistirolo) consuma decisamente meno di quelli in cartone o in plastica, oltre ad essere totalmente riciclabile.

Sempre secondo le loro ricerche un chilo di imballaggio in cartoncino vergine ha un impatto di 825 litri, contro solo 6 di EPS.

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Costadoro per l’ambiente

In Costadoro, oltre alle nuove infrastrutture a basso impatto ambientale ed energetico, stiamo evolvendo con una maggiore salvaguardia generale dell’ambiente, andando ad utilizzare per le nostre confezioni di caffè da 1 kg un imballo completamente compostabile che non incide quindi in fase di smaltimento, ma che ritorna ad essere parte di quell’ambiente a cui tanto teniamo!

Buon World Water Day e buon caffè a tutti!

Sostenibilità dell’Acqua: diretta Facebook con Brita

Sostenibilità dell’Acqua: la diretta Facebook di Costadoro in collaborazione con Brita

In occasione della Giornata mondiale dell’Acqua (World Water Day) Costadoro in collaborazione con gli amici di Brita propone per il 22 marzo 2021 una diretta Facebook dal titolo: La Sostenibilità dell’Acqua.

sostenibilità dell'acqua

Interverranno alla diretta:

Fabio Verona – Trainer Costadoro

Alberto Contini – Area Manager Brita

Programma dei temi trattati:

  • L’oro blu, il bene più prezioso che abbiamo;
  • Come difenderlo e preservarlo;
  • Soluzioni per l’ottimizzazione dell’acqua;
  • L’acqua nell’uso quotidiano, una risorsa troppo scontata;
  • Be plastic free: abbiamo davvero bisogno delle bottiglie di plastica?
  • L’acqua nel settore bar, filtrazione e sostenibilità;
  • Come controllare la durezza dell’acqua e l’impostazione della vostra cartuccia filtrante;
  • Osmosi inversa si o no?

Fondi di caffè: come riutilizzarli in agricoltura e in giardinaggio

Fondi di caffè: come riutilizzarli in agricoltura e in giardinaggio

Ogni volta che rileggiamo il nostro Corporate Social Responsibility Report ci vengono sempre in mente nuove idee e suggerimenti per migliorare l’ambiente in cui viviamo, ed oggi vi proponiamo un utile e semplice recupero dei fondi di caffè per le vostre piante.

Che si tratti di piante da appartamento, terrazzo, giardino o orto, i fondi di caffè vi potranno essere di grande aiuto!

Infatti, le proprietà presenti nei residui del caffè, indipendentemente che li abbiate prodotti con una macchina espresso al bar o a casa con la moka o in filtro, sono ricchi di potassio, azoto, fosforo e magnesio; tutte sostanze molto utili alle nostre verdi amiche.

Fondi di caffè

Fondi di caffè: le accortezze da seguire

Se mettete i resti della vostra gustosa bevanda direttamente sul terreno vi è il rischio che si formino delle muffe, le quali potrebbero facilitare la formazione di malattie fungine.

Inoltre essendo un prodotto altamente acidificante, se per alcune piante può andare bene, per la maggior parte delle colture orticole potrebbe creare dei problemi.

Fondi di caffè

Come utilizzare correttamente i fondi di caffè

Definiamo innanzitutto la prima questione: vogliamo utilizzare i fondi di caffè tali e quali o abbiamo una compostiera?

Nel secondo caso non vi è nessun problema: li possiamo mettere direttamente insieme agli altri scarti secchi ed umidi, ed il caffè contribuirà in modo sostanziale a fornire nutrimento organico al nostro compost, il quale una volta pronto andrà ad arricchire qualsiasi tipo di terreno.

Ricordatevi di essere sempre attenti a non esagerare con la quantità di caffè, per non creare un ambiente dal pH troppo basso: cenere, carbonato di calcio o calce possono essere aggiunti per aumentarne il pH in caso di necessità.

Se invece vogliamo utilizzare i fondi di caffè puri sarebbe meglio farli prima essiccare, mettendoli in una ciotola o un sottovaso all’aperto per alcuni giorni.

Una volta persa l’umidità possiamo spargerli sul terreno.

Fondi di caffè

Otterremo da questo diversi benefici: arricchimento del suolo, azione antiparassitaria grazie alla presenza della caffeina e allontanamento di lumache, formiche e altri striscianti per via della sua polverosità.

Per dare invece maggiore nutrimento al terreno, possiamo unire un po’ di caffè a del terriccio e dopo aver smosso la terra nei vasi, posizionarlo sopra e bagnare delicatamente. Il compost così creato avrà un’azione più incisiva e duratura.

Se per caso vi piacciono le ortensie, con questo sistema otterrete dei fiori con un bel colore blu brillante, proprio grazie alle sue proprietà alcaline.

Oltre alle ortensie vi sono altre piante ornamentali che apprezzano un fertilizzante acido, ad esempio azalee, camelie, mimose, gigli, calle, lillà e rododendro.

Mentre carote e ravanelli cresceranno meglio e più rapidamente se unite del caffè ai semi in fase di semina.

Fondi di caffè

… e non finisce qui!

Realizziamo adesso un componente liquido da spruzzare sulle piante o da versare nel terreno, ottimo sia come fertilizzante diretto che come antiparassitario.

Procedere come segue: mettere due tazze di polvere di fondi di caffè in un secchio con 10 lt d’acqua e lasciare in infusione per un paio di giorni mescolando di tanto in tanto.

La soluzione è pronta!

Le vostre piante ringrazieranno con foglie più verdi e sane.

Un’idea per i nostri amici baristi

Come ormai tutti sanno i sacchi di caffè da 1kg di Costadoro sono totalmente compostabili.

Può quindi essere un servizio utile e divertente da dedicare agli avventori (avendo cura di non far cadere altri prodotti nel cassetto dei fondi del caffè) realizzare dei sacchetti con i fondi di caffè del giorno precedente da omaggiare ai clienti con la passione del pollice verde, eventualmente utilizzando proprio gli imballi vuoti del caffè in grani.

Infine un plus al quale teniamo particolarmente

Che voi abbiate un giardino, un terrazzo o semplicemente un piccolo balcone, il recupero dell’acqua piovana è un gesto molto importante.

Parleremo di questo tema e di molto altri argomenti legati al mondo dell’acqua in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua il 22 marzo: non perdete l’occasione di aiutare il nostro pianeta e…

Buon caffè a tutti!

Sigep Exp: Costadoro presente sulla piattaforma digitale

Sigep Exp: Costadoro presente sulla piattaforma digitale

Sigep Exp – The Digital Experience è la pronta risposta per il 2021 all’esigenza dell’intero comparto dell’’industria del Foodservice Dolce, a fronte dell’attuale situazione pandemica che non permette il normale svolgimento della manifestazione in fiera.

Nasce quindi la prima piattaforma digitale globale in grado di moltiplicare le opportunità di business, approfondimento e networking tra le aziende leader di settore e gli operatori professionali di tutto il mondo.

L’edizione virtuale di Sigep rappresenta un’occasione unica per ripartire, confrontarsi e trovare nuove soluzioni per affrontare al meglio le sfide di un mercato in continua evoluzione.

Costadoro non poteva esimersi nell’essere presente anche a questa particolare edizione del salone, a cui oramai da alcuni anni partecipa con grande successo ed entusiasmo.

Vi aspettiamo quindi al Sigep Exp nel nostro stand virtuale dal 15 al 17 marzo 2021, accreditarsi alla manifestazione è semplice e gratuito: sarà sufficiente registrarsi online sul portale dedicato CLICCANDO QUI

sigep exp 2021

Disegnato e sviluppato per la comunità del Foodservice Dolce, Sigep Exp – The Digital Experience, con il suo format innovativo, è il naturale punto di incontro digitale per il mondo dell’Out Of Home.

Webinar, workshop ed innovazioni di prodotto all’interno di un ambiente disegnato per dialogare con i più interessanti operatori nazionali ed internazionali del settore attraverso chat, video-chat e virtual meeting.

Ci vuole RespecTo: intervista a Studio Delta Pottery

Ci vuole RespecTo: una nuova rubrica per raccontare storie di sostenibilità e rispetto

Ci vuole RespecTo è la nuova rubrica del blog Costadoro, dedicata ai racconti di storie di sostenibilità e rispetto, attraverso alcune interviste ad aziende, artigiani, imprenditori e attività che abbracciano questa filosofia.

Ci vuole RespecTo: Intervista a Studio Delta Pottery

“Portare bellezza nei rituali quotidiani con oggetti d’arte resistenti, funzionali e armoniosi. Così Studio Delta Pottery vuole adornare un gesto semplice, in compagnia o in solitaria, dal caffè di prima mattina alla cena con gli amici.”

Così Anna, la ceramista di Studio Delta Pottery, ci presenta il suo laboratorio di ceramiche artigianali per la prima intervista del format Costadoro “ci vuole RespecTo”!

Ci accoglie con il grembiule sporco di ceramica e ci racconta la sua storia seduta al tornio.

RespecTo

Come è nata la passione per la ceramica?

La passione per la ceramica è nata nel 2013 dopo essermi trasferita a Torino nel 2011 (io sono nata e cresciuta in Puglia), poi ad un certo punto sono approdata qui alla ricerca della mia strada.

Sognavo di fare la fotografa di scena, ma dopo un paio di anni di esperienza nel campo ho capito che non era il mio ambiente.

Del tutto casualmente sono approdata in questo corso gratuito di ceramica di nove mesi, e lì ho incominciato a toccare l’argilla e ho visto che questo materiale mi rispondeva e me ne sono innamorata.

Dopo qualche mese di pastrocchi e esperimenti nello studio della ceramista che mi aveva fatto fare lo stage ho deciso di avviarmi e ho aperto la partita IVA.

I primi anni ho lavorato nei laboratori condivisi di San Salvario (un noto quartiere di Torino), poi sono stata in Lettonia 4 mesi per fare una residenza d’artista dove ho imparato a lavorare la porcellana; quando sono rientrata nel 2016, ho capito che avevo bisogno del mio laboratorio e ho aperto questo spazio.

RespecTo

Quali sono i piccoli gesti e azioni che intraprendi per avere un approccio sostenibile nel tuo lavoro e nella vita di tutti i giorni?

Per quanto riguarda il lavoro cerco di avere un ciclo di produzione il più pulito possibile riciclando tutto il materiale di scarto, cercando anche di riciclare l’acqua del tornio, la faccio depositare in maniera tale da non intasare le tubature e recuperare il materiale.

RespecTo

Per quanto riguarda i pezzi rotti di biscotto (ceramica dopo la prima cottura) li recupero per i test degli smalti, e presto riuscirò anche a restaurare tutti i pezzi rotti dopo la cottura a smalto (ceramica dopo la seconda cottura).

Sto studiando con una maestra giapponese il Kintsukuroi, si tratta di un metodo di restauro della ceramica nato in Giappone.

Sostanzialmente si vanno a riparare i pezzi che si rompono tramite l’applicazione di una resina naturale che si chiama urushi e volendo anche polvere d’oro o altri metalli preziosi. Si ricompone l’oggetto dandogli nuova vita e dargli nuovo valore.

La filosofia dietro a questo lavoro di restauro è quella di dare valore al vissuto, alle crepe, alle cicatrici nell’ottica di un consumo più sostenibile, perché si da nuova vita ad un qualcosa che altrimenti verrebbe buttato.

RespecTo

Negli smalti non utilizzo ossidi o polveri nocive come piombo, cadmio e selenio soprattutto perché trattandosi di oggetti funzionali ad uso quotidiano sarebbe un problema sia per me inalare e maneggiare queste polveri che per il cliente finale.

Nella vita di tutti i giorni mi muovo a piedi, in bicicletta o con i mezzi pubblici… insomma non ho un’auto.

Cerco di avere uno stile di vita più sostenibile possibile facendo la spesa al mercato, cercando di comprare direttamente dai produttori.

Cosa fai per concederti una pausa durante le giornate di lavoro?

Quando c’è bel tempo faccio due passi nel borgo, mi dedico una pausa caffè, bevo l’espresso amaro senza zucchero, con la merenda, chiacchiero con Valeria e Alessandra e mi sgranchisco spalle e collo dopo ore al tornio!

Ringraziamo la nostra amica Anna, invitiamo tutti a scoprire le bellissime creazioni di Studio Delta Pottery e restate connessi al Blog Costadoro per scoprire la prossima intervista della rubrica ci vuole RespecTo!

Sostenibilità e riciclo dei materiali: facciamo chiarezza


Sostenibilità e riciclo dei materiali: facciamo chiarezza

Da sempre impegnata nel perseguire la sostenibilità delle proprie attività, Costadoro ha iniziato ad abbandonare gradualmente le proprie confezioni in accoppiato, costituite da plastica e alluminio e in latta per sostituirle con i nuovi imballi certificati Ok Compost Industrial ideati e realizzati in collaborazione con Goglio, che garantiscono un ridotto impatto ambientale grazie al minor impiego di energia per la loro produzione rispetto alle precedenti e alla possibilità di essere smaltite nei rifiuti organici.

Ok Compost confezioni Costadoro da 1kg

La linea Costadoro RespecTo cresce con nuove declinazioni per far sì che tutti gli amanti del caffè abbiano la possibilità di apprezzarlo secondo il metodo che più preferiscono (moka, filtro, grani e capsule) e in packaging compostabili smaltibili nei rifiuti organici.

Sostenibilità e riciclo

Sostenibilità e riciclo: la differenza tra compostabile biodegradabile e riciclabile

In ambito di sostenibilità ambientale e riciclo dei materiali spesso i consumatori fanno confusione quando si parla di compostabile e biodegradabile, utilizzando i due termini come sinonimi: impariamo le differenze per eseguire una corretta raccolta differenziata.

Sostenibilità e riciclo

Che cosa significa compostabile?

Si definisce compostabile un materiale che posto in ambiente controllato si decompone grazie all’azione di batteri o altri microrganismi in almeno il 90% in acqua, CO2 e biomassa in massimo 3 mesi.

Degradandosi porterà alla formazione di compost utilizzabile in agricoltura come fertilizzante naturale.

Che cosa significa OK compost INDUSTRIAL?

Sostenibilità e riciclo

Imballaggi o prodotti riportanti il marchio OK compost INDUSTRIAL sono garantiti come biodegradabili in un impianto di compostaggio industriale.

Questo vale per tutti i loro componenti, inchiostri e additivi.

Che cosa significa OK compost HOME?

Sostenibilità e riciclo

Imballaggi o prodotti riportanti il marchio Ok compost HOME sono garantiti come materiali che compostano a temperature più basse e che possono essere conferiti nella compostiera domestica insieme alla frazione organica.

Che cosa significa biodegradabile?

La biodegradabilità è la capacità di un materiale di essere decomposto da processi biologici. Il prodotto si deve dissolvere del 90% entro 6 mesi.

Un prodotto compostabile è sempre biodegradabile, ma non è detto che un prodotto biodegradabile sia sempre compostabile.

I prodotti per essere conferiti nei rifiuti organici di casa devono essere non solo biodegradabili, ma anche compostabili.

Che cosa significa OK biobased?

Sostenibilità e riciclo

I polimeri possono essere sia di origine fossile che di origine vegetale, ad esempio derivare dall’amido. OK bio based certifica l’origine vegetale del polimero.

Vi sono polimeri convenzionali di origine vegetale che non sono compostabili, mentre esistono polimeri di origine fossile che sono compostabili.

Che cosa significa riciclabile?

Secondo Plastics Recycling Europe e The Association of Plastic Recyclers per essere considerato riciclabile, un prodotto in plastica deve soddisfare quattro condizioni:

  1. Deve essere realizzato con una plastica che viene raccolta a fini di riciclo, avere un valore di mercato e/o essere supportata da un programma di recupero obbligatorio.
  2. Deve essere selezionato e aggregato in flussi idonei ai processi di riciclo.
  3. Deve poter essere essere trasformato e rigenerato o riciclato utilizzando processi commerciali.
  4. La plastica riciclata deve diventare una materia prima nella produzione di nuovi prodotti.

Gli imballaggi in plastica che noi utilizziamo quotidianamente sono divisi in base al polimero utilizzato e per ognuno, esiste una sigla e un codice riciclo.

Sostenibilità e riciclo

Vanno nella raccolta differenziata gli imballi di plastica mentre sono esclusi ad esempio gli utensili da cucina, i giocattoli, le cartelline porta documenti.

Oggi la maggior parte dei produttori indica sull’etichetta la modalità di smaltimento: leggi sempre l’etichetta e consulta le regole del tuo comune per eseguire la raccolta differenziata correttamente e contribuire quotidianamente e attivamente allo sviluppo della sostenibilità ambientale!

Speculoos Cheesecake: Una torta dal dolce sapore nordeuropeo

Speculoos Cheesecake: Una torta dal dolce sapore nordeuropeo

Cosa sono gli Speculoos?

Una leggenda di Bruxelles narra la storia di un pasticcere che dimenticò vicino ai fornelli un dolce miscuglio di farina e zucchero di canna ritrovando il giorno successivo un croccante biscotto: quel giorno nacquero gli Speculoos.

Questi particolari biscotti sono famosi in tutto il nord Europa grazie all’inconfondibile aroma che si ottiene utilizzando diverse spezie: cannella, noce moscata, chiodi di garofano, zenzero, cardamomo e pepe bianco.

Cheesecake Speculoos

Cheesecake Speculoos – Ricetta

Tradizionalmente gli Speculoos si preparano nel periodo Natalizio, ma da sempre Costadoro propone questo biscotto per accompagnare con dolcezza la vostra pausa caffè e da oggi anche per preparare una golosa cheesecake.

Ingredienti:

  • 200 g di Speculoos Costadoro;
  • 100 g burro;
  • 250 g ricotta;
  • 250 g mascarpone;
  • 3 tuorli d’uovo;
  • 80 g zucchero;
  • 1 cucchiaio di farina;
  • 1 bustina vanillina;
  • 2 tazzine di caffè espresso preparato con caffè Costadoro Arabica;
  • Cacao amaro in polvere q.b.

Procedimento per la preparazione della Cheesecake Speculoos

Tritare i biscotti.

Cheesecake Speculoos

Mescolare i biscotti insieme al burro intiepidito.

Cheesecake Speculoos

Versare il composto sul fondo di uno stampo a cerniera e livellare formando una base omogena.

Cheesecake Speculoos

Lasciare riposare in freezer per mezz’ora.

Mescolare 250 g di mascarpone e 250 g di ricotta.

Cheesecake Speculoos

Aggiungere 1 cucchiaio di farina, 1 busta di vanillina, le due tazzine di caffè espresso Costadoro e mescolare bene.

Cheesecake Speculoos

Montare con una frusta 3 tuorli d’uovo con 80 g di zucchero fino ad ottenere una crema liscia ed omogenea e aggiungere al composto preparato in precedenza.

Cheesecake Speculoos
Cheesecake Speculoos

Versare la crema di formaggio al caffè sulla base di Speculoos e livellare la crema.

Cheesecake Speculoos

Infornare a 180° per 30 minuti.

Lasciare riposare in frigorifero.

Spolverare la superfice con del cacao amaro in polvere.

Rimuovere la torta dallo stampo e servire.

Cheesecake Speculoos

Consigli per una lettura abbinata

Basta un caffè per essere felici di Toshikazu Kawaguchi

Edito da Garzanti

“Accomodati a un tavolino. Gusta il tuo caffè. Lasciati sorprendere dalla vita. L’aroma dolce del caffè aleggia nell’aria fin dalle prime ore del mattino. Quando lo si avverte, è impossibile non varcare la soglia della caffetteria da cui proviene. Un luogo, in un piccolo paese del Giappone, dove si può essere protagonisti di un’esperienza indimenticabile. Basta entrare, lasciarsi servire e appoggiare le labbra alla tazzina per vivere di nuovo l’esatto istante in cui ci si è trovati a prendere una decisione sbagliata. Per farlo, è importante che ogni avventore stia attento a bere il caffè finché è caldo: una volta che ci si mette comodi, non si può più tornare indietro. È così per Gotaro, che non è mai riuscito ad aprirsi con la ragazza che ha cresciuto come una figlia. Yukio, che per inseguire i suoi sogni non è stato vicino alla madre quando ne aveva più bisogno. Katsuki, che per paura di far soffrire la fidanzata le ha taciuto una dolorosa verità. O Kiyoshi, che non ha detto addio alla moglie come avrebbe voluto. Tutti loro hanno qualcosa in sospeso, ma si rendono presto conto che per ritrovare la felicità non serve cancellare il passato, bensì imparare a perdonare e a perdonarsi. Questo è l’unico modo per guardare al futuro senza rimpianti e dare spazio a un nuovo inizio.”

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Barawards 2020: Costadoro vince il premio innovazione con BIANCA

Barawards 2020: Costadoro vince il premio innovazione con la campana contenitrice BIANCA

Il 10 febbraio 2021 Costadoro è stata premiata in diretta streaming sui canali Social ufficiali di Bargiornale con il riconoscimento Innovazione dell’Anno Barawards 2020 per la creazione di BIANCA: la nuova campana contenitrice del caffè in grani che garantisce una migliore conservazione del prodotto, studiata per favorire l’uso degli imballi certificati Ok Compost Industrial – totalmente assimilabili ai rifiuti organici – che sostituiranno quelli tradizionali in latta e accoppiato in alluminio.

Barawards bianca

Barawards – La premiazione

Promosso dal circuito che raggruppa le riviste Bargiornale, Ristoranti, Dolcegiornale, Hotel Domani e Webar – edite da Tecniche Nuove – e dedicato a prodotti, servizi, attrezzature e tecnologie innovative per il fuori casa, il riconoscimento Barawards, giunto alla sua sesta edizione, ha premiato, in un anno molto critico per il settore, la visione del futuro e il carattere innovativo della nuova soluzione Costadoro, azienda da sempre impegnata a garantire la sostenibilità oltre agli elevati standard di qualità dei suoi prodotti così come dell’intera filiera produttiva.

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BIANCA – Il progetto

Il progetto BIANCA ha richiesto un investimento iniziale per le fasi di studio, stampa e prima produzione che ammonta a oltre 100.000 euro, ed è stato sviluppato grazie alla collaborazione tra Costadoro e Pea & Promoplast, una entertainment company da più di 30 anni leader di settore e specializzata nell’ ideazione, sviluppo e produzione di progetti promozionali, partwork, collectibles e toys.

Nata dopo un lungo processo di ricerca dei materiali in grado di assicurare le migliori condizioni per la conservazione del prodotto, la campana contenitrice BIANCA è stata realizzata con l’innovativo Kostrate® Edge, che abbina funzionalità e semplicità di utilizzo, formando una totale barriera alla luce, facilitando una scrupolosa pulizia e individuando ogni minima traccia di sporco grazie al suo colore, nel pieno rispetto degli alti standard di sicurezza certificati TUV.

Attualmente sono stati realizzati circa 2500 esemplari di BIANCA, ma Costadoro prevede di raddoppiarne la produzione nei prossimi mesi.

Barawards bianca

Un’iniziativa in linea con la Corporate Social Responsibility aziendale

Questa iniziativa rientra in una più ampia prospettiva in linea con quanto dichiarato dall’azienda all’interno del Corporate Social Responsibility Report presentato lo scorso anno: Costadoro ha infatti scelto di confezionare tutta la propria produzione in nuovi imballi compostabili certificati Ok Compost, che assicurano una riduzione dell’impatto ambientale grazie al minor impiego di energia in fase di produzione e sono totalmente assimilabili ai rifiuti organici, in direzione di un graduale abbandono delle confezioni in accoppiato (plastica e alluminio).

“Siamo davvero molto orgogliosi di aver ricevuto questo premio, che rappresenta un importante riconoscimento all’interno di tutta la bar industry italiana. BIANCA è solo il risultato più recente dei nostri passi compiuti all’interno di un percorso di sostenibilità e tutela dell’ambiente che abbiamo intrapreso da tempo. Abbiamo intenzione di continuare su questa strada con ancor più convinzione e volontà, anche dal punto di vista degli investimenti economici, nonostante il lungo e difficile periodo che sta attraversando il nostro settore”

dichiara Giulio Trombetta, A.D. di Costadoro S.p.A.

Scegliendo il caffè Costadoro contribuisci a migliorare il benessere del pianeta.

Decaffeinato: consapevolezza e falsi miti

Decaffeinato: consapevolezza e falsi miti sul caffè privo di caffeina con due interviste ai principali produttori italiani

In Italia il caffè decaffeinato ha avuto un periodo di grande importanza, specialmente nel dopoguerra, quando le miscele di caffè erano in prevalenza con un elevato contenuto di Coffea canephora, ovvero la Robusta, che ha un contenuto di caffeina doppio rispetto all’Arabica.

Questo ha fatto si che molte persone, più sensibili a questo componente, iniziassero a bere un maggior numero di “dec”, tipicamente più leggero e digeribile, anche se non sempre di buon gusto.

I tempi sono cambiati e molto, sia perché ormai si tende ad utilizzare molta più Arabica nelle miscele tradizionali, sia perché le tecniche di decaffeinizzazione si sono molto evolute e oggi il prodotto in commercio ha elevati standard qualitativi.

Decaffeinato Costadoro

Decaffeinato: la parola ai produttori Demus e Verwerkaf

Per scoprire meglio di cosa parliamo, ci siamo rivolti ai due principali produttori di decaffeinato italiani, le aziende Demus e Verwerkaf.

L’intervista a Demus S.p.A.

La prima domanda la rivolgiamo al Dott. Massimiliano Fabian, CEO della Demus S.p.A. di Trieste e vicepresidente dell’Assocaffè Trieste.

Per anni si è sentito dire che il decaffeinato fa male e che non è buono, cosa c’è di vero in queste affermazioni?

M.F. Si tratta di due affermazioni assolutamente sbagliate: il caffè decaffeinato è rigorosamente normato e, a prescindere da quale metodo venga scelto per la produzione dello stesso, è perfettamente sicuro.

Non dubito della serietà di nessuno dei produttori europei, tutte aziende serie che lavorano sempre attente a rispettare quanto richiesto dalle autorità.

Per quel che riguarda Demus, abbiamo fatto una scelta di qualità totale, andando oltre il rispetto della normativa e certificandoci negli ambiti di sicurezza alimentare (FSSC 22000), ambiente (ISO 14000), sicurezza sul lavoro (ISO 45000), competenza del laboratorio di prova (ISO 17025), gestione della qualità (ISO 9000), oltre alle certificazioni di sostenibilità UTZ e Rainforest, religiose (Kosher e Halal) e Biologica.

Decaffeinato Demus stabilimento

Per ciò che attiene alla qualità in tazza, il decaffeinato non dovrebbe avere nulla da invidiare a un caffè con caffeina, la quale peraltro non ha altro gusto se non l’amarezza.

Quindi, un buon caffè decaffeinato resta un buon caffè!

Va però considerato che si tratta di un prodotto di nicchia, con un consumo più limitato, e che il trattamento rende il prodotto più delicato: pertanto, vi è il rischio che il consumatore possa ritrovarsi a bere un caffè vecchio. Tuttavia, una corretta conservazione eviterà che questo accada.

È ormai di dominio pubblico che vi siano molti processi utilizzati per la decaffeinizzazione, ma funzionano tutti allo stesso modo?

M.F. Ciò che principalmente li differenzia è il coadiuvante tecnologico d’estrazione, cioè la sostanza usata per tirar fuori fisicamente la caffeina dai chicchi di caffè verde.

Si possono usare, ripeto rigorosamente normati: solventi organici quali diclorometano (o cloruro di metilene) e acetato d’etile, anidride carbonica liquida o supercritica e infine, acqua e carboni attivi.

Le fasi sono analoghe: generalmente vi è un pretrattamento con acqua e/o vapore, per preparare l’estrazione, poi la sostanza selezionata viene a contatto col caffè e si “prende” l’alcaloide.

Il coadiuvante viene separato dai chicchi verdi e poi dalla caffeina, di solito recuperata e venduta, per essere riutilizzato.

Quindi, il caffè viene sottoposto alle analisi di conformità, per confermarne la qualità intesa in senso lato.

Decaffeinato Demus stabilimento

Voi quali utilizzate e perché?

M.F. Noi utilizziamo l’acqua e i carboni attivi o il diclorometano.

Storicamente, siamo nati utilizzando il secondo, un solvente molto selettivo verso la caffeina e altamente volatile (evapora a 40°C), pertanto adatto all’uso alimentare, in particolare sul caffè verde.

Viene anche molto utilizzato dall’industria farmaceutica, specialmente per la produzione di antibiotici.

Poi, per venire incontro alle richieste di quella parte di mercato che non desidera vedere utilizzate sostanze chimiche (nel senso comune del termine), abbiamo sviluppato l’estrazione della caffeina dal caffè verde con acqua e carboni attivi, così facendo un processo (proprietario) che si distaccasse completamente dall’altro (esiste anche la possibilità di usare il diclorometano al posto dei carboni attivi per separare la caffeina dalla soluzione acquosa, soluzione che abbiamo scartato per diversificare nettamente).

Ci tengo a mettere in evidenza il fatto che Demus, svolgendo molta R&S, è PMI Innovativa, iscritta nell’apposito Registro.

Cos’è la deceratura e quali vantaggi comporta?

M.F. Il caffè contiene naturalmente anche le cere, intese in particolare come 5 carbo-idrossi-triptamidi, sostanze irritanti la mucosa gastrica; essendo una parte della popolazione più sensibile, il decerato offre loro la possibilità di bere il caffè senza risentire del fastidio allo stomaco, laddove le cere ne siano l’effettiva causa.

La si ottiene con tutti i sistemi di decaffeinizzazione?

M.F. In un nostro studio dal titolo “Contenuto di Acido Carbossilico-5-idrossitriptamidi (C-5HT) in caffè decaffeinato tostato: effetto dei processi di decaffeinizzazione” abbiamo “clusterizzato” vari tipi di caffè diversamente decaffeinati, verificando che i solventi organici, e particolarmente il diclorometano nel nostro caso, risultano essere efficaci nell’estrazione delle cere.

Va inoltre precisato che il D.M. 22 giugno 1983, ora abrogato e che adottiamo come norma di buona pratica industriale, sentito il parere del Ministero, prevedeva l’utilizzo del solo diclorometano per la produzione di caffè decerato.

Decaffeinato Demus stabilimento

Una domanda fuori dalle righe: se dovesse scegliere di bere un caffè decaffeinato, tra tutti i metodi oggi in uso, quale preferirebbe e perché?

M.F. Non è tanto il metodo che preferirei, quanto in primis il caffè: come Demus siamo convinti della bontà delle nostre metodiche di decaffeinizzazione e normalmente in azienda bevo dei decaffeinati molto buoni e chiedo se siano con o senza caffeina. Ma ho bevuto anche degli ottimi prodotti di nostri concorrenti: un buon caffè resta tale anche dopo il processo.

L’intervista a Verwerkaf

Ora vogliamo toglierci ancora qualche curiosità, e la chiediamo a Pietro Terrani, Presidente di Verwerkaf, una delle aziende più famose nel panorama italiano non solo per la decaffeinizzazione ma anche per la produzione di monoporzionato per conto terzi, nonché consigliere di ALTOGA (Associazione Nazionale Torrefattori, Importatori di Caffè e Grossisti Alimentari).

La sua azienda è una delle poche, se non l’unica, a trattare il caffè con l’acetato di etile per la decaffeinizzazione, perché questa scelta?

P.T. La scelta è stata effettuata nel 1960, quando mio nonno Luigi, andò ad Amburgo presso la KVW, con la quale fece un accordo per portare a Noceto il primo impianto di decaffeinizzazione e il metodo utilizzato per la decaffeinizzazione era l’Etile Acetato.

La scelta per questo metodo di decaffeinizzazione venne presa in quanto l’Etile Acetato è un elemento presente in natura e lo stesso caffè verde ne contiene una quantità più o meno elevata a secondo della provenienza.

Decaffeinato Verwerkaf

Da un punto di vista ambientale, qual è l’impatto che può causare la decaffeinizzazione, in senso generale, semmai ce ne sia uno?

P.T. Oggi sempre più, siamo attenti all’impatto ambientale, e quindi i nuovi impianti hanno sistemi di recupero molto efficienti e le emissioni in atmosfera sono ben al di sotto di quanto richiesto dalla legge.

Abbiamo già letto dal Dott. Fabian come oggi i sistemi per trattare il decaffeinato siano sicuri e qualitativamente elevati, a Lei vorremmo chiedere invece se è vero che per ottenere un buon espresso con il decaffeinato occorre utilizzare una dose di caffè maggiore rispetto ai classici 7 – 7,5g?

P.T. Un caffè decaffeinato ha perso la caffeina e le cere, quindi resta un caffè più leggero e delicato, mantenendo inalterate le caratteristiche della miscela utilizzata. 

Una grammatura maggiore aiuta sicuramente ad avvicinarsi a una tazzina di caffè normale.

Decaffeinato Verwerkaf
Schema del trattamento della caffeina di Verwerkaf

Un’ultima domanda per gli amanti delle preparazioni alternative: il caffè decaffeinato esiste anche per le preparazioni filtro?

P.T. L’utilizzo del caffè decaffeinato con estrazioni diverse non implica nessun problema, anzi nei paesi nordici dove l’estrazione con percolazione ne fa da padrone il consumo di decaffeinato è percentualmente molto più alto che nel nostro paese.

Per concludere…

Nel ringraziare i nostri ospiti per le interessanti ed esaustive risposte forniteci, ricordiamo che potete trovare nel nostro e-shop il Decaffeinato Costadoro 100% Arabica in molti formati, con i quali potrete gustarvi un ottimo caffè anche prima di andare a dormire!

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Buon caffè a tutti da Costadoro!

Qualità del Caffè italiano

La qualità del Caffè italiano

Costadoro, che ha recentemente presentato il suo primo report di Corporate Social Responsibility relativo alle attività realizzate fino al 2019, è da sempre attenta alla produzione del caffè, alla tutela dei produttori ed alla qualità del caffè che sceglie per la realizzazione del migliore caffè italiano.

qualità del caffè
Bacche mature di caffè, conosciute anche come “drupe”

Qualità del caffè – I parametri di ricerca

Il consumatore finale è abituato, giustamente, a valutare la qualità del caffè in tazza secondo parametri spesso condizionati da stereotipi o dal marketing.

Diversa è la realtà di un torrefattore serio e trasparente che deve seguire anche scrupolosi standard per la scelta del caffè crudo. Nella selezione del caffè per le proprie miscele Costadoro verifica e tiene in considerazione molti parametri; di seguito ne riportiamo alcuni:

Paese di origine del caffè

Le nostre ricerche partono da caffè provenienti da Guatemala, Honduras, Colombia, Messico, Nicaragua, Brasile ed Etiopia per la scelta della qualità Arabica e dall’India per la Robusta, per poi esplorare nuove proposte.

qualità del caffè
Una panoramica di una grande piantagione di caffè

Altitudine della piantagione del caffè

Sapendo che maggiore sarà l’altitudine della piantagione e minore sarà il contenuto di caffeina nei chicchi e che lo sbalzo termico tra il giorno e la notte causerà nel caffè una maggiore produzione di zuccheri e di aromi fruttati, per ciascun paese di origine valutiamo i fornitori con piantagioni in altura, che in certi paesi centroamericani certificano i loro prodotti con la sigla SHB o SHG.

Metodo di lavorazione del caffè

La ricerca delle note fruttate, della ricchezza aromatica e della pulizia tattile in bocca dell’espresso, ci portano a prediligere dei caffè processati con il metodo lavato. L’unico caffè processato a secco (o naturale) che utilizziamo proviene dal Brasile.

Numero dei difetti

Il caffè è un frutto e come tale presenta numerosi difetti che partono dal frutto acerbo fino a quello marcio, oppure dai grani rotti prima della tostatura (che potrebbero bruciare in cottura e donare al caffè sentori di fumo e di cenere) a quelli mangiati dagli insetti; tutti sono ufficialmente classificati in base alla loro gravità, sebbene non vi sia una classifica univoca, ma ogni paese adotti un suo metro di misura.

Se volete approfondire potete visionare maggiori informazioni sul sito dell’International Trade Centre nella sessione World Coffee Trade.

A seconda di quanti difetti siano presenti in 300 grammi di caffè verde viene dato un punteggio: minore è questo valore minore sarà il numero di difetti presenti.

Nei caffè cosiddetti commerciali, il numero più basso che indica quindi maggiore qualità è GRADO 2, che corrisponde a 4 difetti per ogni campione analizzato. Costadoro seleziona solo caffè grado 2 e talvolta grado 2 EP (european preparation), che corrisponde ad una successiva cernita per abbassare ulteriormente il numero dei grani difettati.

qualità del caffè
Alcuni chicchi di caffè verde

Il prezzo del caffè

Il prezzo del caffè è certamente un parametro importante, ma non il primario per Costadoro.

Per altro il prezzo del caffè (che è una commodity quotata in borsa) è estremamente variabile e soggetto spesso a speculazioni finanziare che destabilizzano il mercato e che talvolta sono ad appannaggio di grandi multinazionali, le quali non guardando principalmente alla qualità, vedono in un risparmio di pochi centesimi alla libbra un importante margine di guadagno sui grandi quantitativi.

Inoltre, le compravendite avvengo normalmente in dollari, il che aggiunge una seconda variabile di costo/beneficio al commercio del caffè, che in parte dipende anche dalla solidità finanziaria e dalla disponibilità economica in dollari del torrefattore.

Dopo di ché, al prezzo di acquisto va aggiunto o sottratto il differenziale della trattativa, il quale sui caffè di pregio è normalmente un numero che porta ad un aumento di costo importante.

Occorre quindi pagare il trasporto, che avviene regolarmente via nave e l’assicurazione obbligatoria (oltre che consigliata) sui container di caffè comprati.

Una volta giunto in Italia, vi sono da effettuare le analisi di controllo per la salubrità del prodotto (assenza di micotossine), il trasporto via terra fino alla torrefazione e lo stoccaggio a magazzino.

qualità del caffè
Alcuni “crivelli” utilizzati per la valutazione del caffè verde

Vi sono infine i costi produttivi, quelli per gli imballaggi (e Costadoro è orgogliosa di essere stata la prima azienda italiana ad investire sul cambio totale delle linee di confezionamento dei pacchi da un chilo, che sono esclusivamente realizzati con imballi compostabili) e lo stoccaggio del prodotto finito per circa un mese prima della messa in commercio per una corretta degasatura.

Se solo andiamo ad analizzare il tempo per cui dei capitali sono rimasti fermi senza produrre profitto superiamo i 6 mesi!

Da qui in poi vanno aggiunti tutti i costi amministrativi, commerciali e fiscali, che vi possiamo assicurare sono davvero molti.

Qualità del caffè – Il miglior caffè italiano

Ma parlando di qualità del caffè: qual è il miglior caffè italiano?

Beh, la prima risposta spontanea e sincera non può essere che una: quello che ci piace!

In realtà ci sono dei parametri ai quali si può fare riferimento per determinare la qualità della bevanda a base di caffè, che tengono conto di quali sono i pregi che si dovrebbero riscontrare ed i difetti che invece dovrebbero essere assenti.

Erogazione di un caffè espresso “naked”

I pregi

Un buon espresso realizzato a regola d’arte e con delle Arabiche di qualità dovrebbe innanzi tutto presentarsi con una crema morbida, delicata e di un color nocciola con al massimo una leggera tigratura.

Il profumo deve essere gradevole e con sentori di pane tostato, di biscotto, miele ed in alcuni casi, con particolari caffè lavati di altura, di fiori e di agrumi.

Al gusto si deve presentare con prevalenti note dolci ed agrumate, un buon sapore di miele o malto, cioccolato e nocciola.

Ovviamente questi sentori non si presenteranno tutti insieme in un solo espresso, ma potranno essercene alcuni più marcati di altri in funzione della provenienza, dell’altitudine di raccolto, della qualità e del metodo di lavorazione, oltre che ovviamente del profilo di tostatura.

I difetti

Quello che invece non dovete assolutamente trovare in un ottimo espresso italiano sono dei sentori di fumo, di cenere o in generale di bruciato.

Degli aromi di medicinale o di vegetale come erbaceo o paglia, ed infine un gusto amaro di rabarbaro, o l’acidità fastidiosa dell’agrume acerbo o quella acetica.

qualità del caffè
Colazione in un Bar Costadoro

Per concludere…

Ci auguriamo che queste brevi indicazioni possano avervi fatto meglio comprendere la bellezza e le difficoltà che si celano dietro la professione del torrefattore e soprattutto quanto lavoro e attenzione comporti la ricerca della massima qualità del caffè.

Possiamo assicurarvi che le gioie che ci donate con la vostra fedeltà nello scegliere un bar Costadoro ed uscirne con un sorriso per il piacere che si prova dopo aver bevuto un buon espresso, sono per noi uno stimolo nel perseguire costantemente la via dell’eccellenza e della qualità.

Buon caffè a tutti!

Caffè americano o caffè filtro? Un viaggio tra miti e realtà

Caffè americano o caffè filtro? Un viaggio tra miti e realtà

Caffè americano: un concetto inesistente

Perché diciamo “inesistente” parlando di caffè americano?

Beh, perché non esiste un caffè nato in America o tipicamente americano, bensì esiste il caffè filtro, nato nei paesi arabi, quindi diffuso in Europa e successivamente esportato insieme ai suoi preziosi chicchi in tutto il mondo e del quale alcune nazioni ne consumano tutt’oggi una grande quantità pro capite, tra le quali l’America.

Secondo i dati reperiti su wordatlas.com in realtà gli americani sarebbero solo al 25° posto per consumo pro capite di caffè all’anno (il primo posto lo detiene la Finlandia, mentre l’Italia si piazza al 13° posto).

Caffè americano in tazza Costadoro

Da dove nasce quindi il mito del caffè americano?

Sicuramente il cinema ha aiutato molto nel divulgare l’icona della caraffa sempre pronta con il caffè filtro per i clienti, così come nell’immaginario collettivo gli americani (e specialmente i poliziotti) sono soliti fare le loro colazioni con donuts e bicchierone di caffè, comodamente seduti nelle loro vetture mentre percorrono grandi distanze o lavorano.

Ecco quindi che la comunicazione mediatica ha fatto sì che questa terminologia prendesse il posto della storia nel linguaggio comune.

caffè americano

E in Italia?

In Italia invece sembra che la storia del caffè americano, un espresso allungato con acqua calda, sia nata durante la Seconda guerra mondiale, quando gli americani giunti nel bel paese per liberare gli italiani dal nazismo, dopo l’ingresso in Roma il 4 giugno del 1944, si ritrovarono circondati da italiani e partigiani in festa che offrivano loro un caffè in gesto di benvenuto.

Se non che per gli americani, abituati al caffè filtrato molto più leggero del nostro espresso estratto con macchine a leva, quella bevanda risultava troppo forte ed intensa e chiedevano quindi di allungarla con acqua.

Fu così che nei giorni a venire per i baristi dell’epoca quando un soldato entrava nel locale per un caffè la comanda era “un caffè per l’americano”, che ben presto si abbreviò in caffè americano.

Che sia un reale fatto di storia o una leggenda di preciso non si sa, quello che è certo che oggi il caffè americano è una ricetta codificata anche dalla SCA (Speciality Coffee Association) dove in una tazza capiente occorre versare prima circa 150 ml di acqua calda ed estrarre quindi sempre nella tessa tazza un espresso; essendo ormai divenuto comune in tutto il mondo questo metodo di estrazione, la terminologia si è adeguata.

caffè americano

Il caffè filtro

Nei nostri articoli vi abbiamo già parlato di metodi di estrazione filtro: potete leggere in merito un approfondimento CLICCANDO QUI e scoprire altre informazioni.

Vogliamo però ora concentrarci sul metodo chiamato batch brew, ovvero i sistemi di preparazione professionali o domestici automatici.

Le differenze principali tra le macchine casalinghe e quelle da bar vertono soprattutto sulla capacità produttiva e sui materiali di costruzione.

Infatti se una macchina per caffè filtro domestica sovente è costruita in materiali plastici ed è dotata di una caraffa in vetro temperato, ed il suo costo normalmente non supera il centinaio di euro, le macchine professionali sono in acciaio e spesso fornite di thermos per la corretta conservazione del caffè; molte hanno il controllo della temperatura dell’acqua, una valvola per la gestione del flusso e la loro capacità produttiva varia dagli 8 – 10 litri/ora fino anche ai 60 litri/ora.

Ovviamente anche i costi variano di conseguenza, ma tutto è in funzione delle esigenze di ciascuna necessità.

caffè americano

Perché a volte capita che il caffè filtro acquistato in alcuni locali non sia buono?

Rieccoci al punto cruciale… la materia prima.

Capita troppo sovente che per risparmiare si utilizzi un caffè ricco di robusta e tostato scuro, motivo per cui la bevanda sarà amara e dai sentori di bruciato o affumicato.

Il risultato sarà completamente diverso se utilizziamo ad esempio la nostra miscela Costadoro RespecTo 100% Arabica, biologica e certificata Fairtrade.

Scegliendo la tostatura e macinatura per caffè filtro, verranno esaltati i sentori di cioccolato e biscotto, con una gradevole acidità di frutti rossi e note di the al bergamotto.

Ecco che la vostra bevanda diventerà finalmente un vero must, sia che siate a casa davanti alla tv, in ufficio o a passeggiare per le vie del centro di una bella città d’arte con la vostra paper-cup da passeggio, ecologica e sostenibile!

Paper cup Costadoro con caffè filtro

Vi aspettiamo quindi sul nostro e-shop o presso il Costadoro Social Coffee Factory di Torino, dove potrete trovare molti dei prodotti di cui abbiamo trattato e scoprire tante miscele, Caffè Monorigine e Specialty Coffee da provare per trovare gli abbinamenti perfetti per il vostro caffè filtro!

Se siete dei baristi e volete maggiori informazioni, contattateci e saremo lieti di farVi parlare con i Consulenti Costadoro o con il nostro Responsabile della Formazione per ulteriori approfondimenti.

Buon caffè a tutti!

Impegno e buoni propositi di Costadoro per il 2021

L’impegno e i buoni propositi di Costadoro per il 2021

Il 2020 ha messo in evidenza la vulnerabilità del nostro sistema e quanto siano importanti impegno, solidarietà e senso di responsabilità di ognuno di noi.

L’anno si sta per concludere e noi di Costadoro abbiamo lavorato tanto per valutare nuove opportunità e studiare nuovi comportamenti aziendali: è stata una grande occasione per migliorare.

impegno costadoro 2021

Una lunga storia di impegno e passione che continua da 130 anni

Nei nostri 130 anni di storia abbiamo dimostrato di saper superare ostacoli e di saper immaginare un futuro diverso, imparando a vedere le difficoltà come opportunità per cambiare in meglio.

La nostra mission da sempre è, oltre a fare del buon caffè, quella di unire le persone che siano all’interno o all’esterno del nostro stabilimento o di un bar aiutandole ad aprirsi al mondo e a vedere al di là dei propri confini.

Costadoro è da sempre profondamente consapevole del proprio ruolo.

impegno costadoro 2021

A questo si aggiunge una ancora più ampia responsabilità anche nei confronti di clienti, dipendenti, collaboratori e forza vendita, oltre che per la tutela dell’ambiente attraverso pratiche sostenibili.

Per questo l’Azienda ha scelto di intraprendere un percorso di attenzione, tutela e rispetto sul piano sociale, ambientale ed economico, articolato in una serie di iniziative riguardanti tanto il prodotto quanto, più in generale, il contesto in cui Costadoro si trova a operare.

È possibile scoprire tutte le iniziative intraprese nel 2019 nel nostro Corporate Social Responsibility Report.

CSR

Ecco i buoni propositi di Costadoro per il 2021

Oltre a guardare il passato e quello che abbiamo raccolto, per fare un augurio concreto di speranza condividiamo il rinnovato impegno e i buoni propositi per il 2021 di Costadoro.

L’impegno verso l’ambiente e gli agricoltori

Nel 2021 amplieremo la linea Costadoro RespecTo con nuovi formati, per fornire una scelta dalla capsula al kg, in packaging compostabili, destinati a differenti canali. Costadoro RespecTo riassume una lunga catena di valori attestata dalle certificazioni Bio e Faitrade.

La certificazione Bio prende in considerazione l’intero ecosistema agricolo, promuovendo la biodiversità dell’ambiente in cui opera, mentre la certificazione Fairtrade ha come obiettivo principale quello di supportare i lavoratori più svantaggiati nei Paesi in via di sviluppo.

Nel 2019 grazie alle vendite di Costadoro RespecTo è stato versato un premio Fairtrade pari a circa 20.000 euro: investiamo in questo progetto perché crediamo che oggi un’azienda di eccellenza abbia il dovere di essere socialmente utile.

impegno costadoro 2021

Non solo Costadoro RespecTo sarà confezionato in imballi compostabili, ma tutta la linea da 1 kg potrà essere smaltita nei rifiuti organici, una scelta che ha richiesto un investimento importante in due nuove linee di confezionamento Goglio G14 e un maggior costo degli imballi. Costadoro non è solo caffè, ma offre una linea complementare ai suoi clienti.

Nel 2021 la nostra forza vendita, cuore pulsante dell’azienda, potrà offrire ai nostri clienti una nuova gamma di prodotti complementari biologici, dalle tisane alla cioccolata.

Rwanda Twongere Kawa Coko

L’impegno verso le persone

Abbiamo fatto tesoro di ciò che abbiamo imparato: rigore nei pagamenti, responsabilità negli investimenti, oculatezza nella gestione delle risorse.

Abbiamo onorato tutti i nostri impegni, pagato tutti i fornitori, liquidato autonomamente stipendi e provvigioni. Ci impegneremo a perseguire questa strada, garantendo l’affidabilità del business.

Da sempre investiamo sulla formazione dei nostri collaboratori, nel 2021 ci impegneremo ad ampliare i corsi destinati ai giovani studenti degli alberghieri sui territori del Piemonte e Lombardia per fornire le basi per la conoscenza di un buon caffè e delle sue peculiarità dalla botanica alla tazza, consapevolizzando futuri consumatori ed eventualmente professionisti.

Siamo certi che un consumatore consapevole ricercherà la qualità scegliendo un prodotto come il nostro e così, facendo cultura del caffè, aumenteremo il prestigio e la riconoscibilità della nostra marca.

Data l’impossibilità di perseguire durante il 2020 corsi di persona abbiamo sviluppato nuovi corsi online, proponendo ai nostri clienti una modalità di formazione innovativa e completamente gratuita.

impegno costadoro 2021

Abbiamo avuto il piacere di conoscere nuovi clienti provenienti dal nord al sud dell’Italia, che normalmente non avrebbero seguito un nostro corso in presenza di due ore e per questo motivo decidiamo di continuare ad erogare corsi online gratuiti.

Quest’anno abbiamo scoperto i segreti del brewing e delle ricette natalizie… chissà cosa ci aspetta nel prossimo anno!

Oltre ai fornitori e clienti la nostra risorsa fondamentale sono i nostri dipendenti per i quali abbiamo anticipato la cassa integrazione e abbiamo messo a disposizione una linea di credito a tasso zero.

Continueremo ad impegnarci investendo per il benessere del personale sotto i più diversi aspetti, la prima novità del 2021 per i nostri collaboratori sarà la possibilità di usufruire tutti i giorni di una sana merenda a base di frutta fresca, per promuovere uno stile di vita sano e rimediare a qualche panettone di troppo.

impegno costadoro 2021

L’impegno verso la collettività

Costadoro è un’azienda che affonda le radici della sua lunga storia in un territorio e in una collettività nei confronti dei quali mantiene e manterrà un vincolo di impegno e responsabilità.

Per questo motivo ci impegneremo  in iniziative per enti a sostegno delle categorie più svantaggiate e del territorio.

Torino Mole Antonelliana

Ringraziamo tutti coloro che ci hanno scelto e hanno collaborato con noi quest’anno e auguriamo a tutti buone feste!

Decorazioni natalizie ecosostenibili con il caffè

Decorazioni natalizie: i consigli di Costadoro

Decorare la casa per il periodo natalizio è sempre un momento di gioia, un’attività ricreativa per grandi e piccini che si può fare anche con un costo ridotto e essendo amici dell’ambiente.

Ecco a voi le decorazioni natalizie di Costadoro con idee economiche e suggerimenti green.

Vi state chiedendo come fare decorazioni con il caffè?

Esistono molti modi per creare fantastiche decorazioni natalizie con il caffè, soprattutto se non si pensa al caffè in quanto tale, ma a tutto ciò che ruota intorno ad esso.

Ad esempio possiamo incominciare dai bellissimi sacchi di juta nel quale il caffè effettua il suo lungo viaggio dai paesi di origine fino a noi.

Decorazioni natalizie con la juta

La juta è una fibra tessile naturale ricavata dalle piante, nonché il materiale dei sacchi che giungono ogni giorno nella nostra torrefazione.

La juta si può lavorare all’uncinetto da sola o mescolata con altri filati e ci si può davvero sbizzarrire con tante originali decorazioni: fodere per cuscini, calze della befana, renne segnaposto, fiocchi per l’albero di natale, porta vaso, portatovaglioli, candele, porta posate, copri tazza per tenere caldo il caffè e non bruciarvi le mani con la vostra mug Costadoro e ovviamente… si può utilizzare come sacco dei regali di Babbo Natale!

Se non sapete dove trovare un sacco di juta bello grande, non preoccupatevi: vi basterà fare un giro sul nostro e-shop, ed il gioco è fatto!

Porta vaso in juta con piantina di caffè

Le brillanti foglie verde scuro della piantina di caffè Arabica la rendono un perfetto ornamento natalizio.

Per donarle un aspetto rustico creeremo un porta vaso in juta.

Decorazioni natalizie - Porta vaso di juta

Materiale

  • Juta
  • Forbici
  • Filo
  • Macchina da cucire
  • Nastri

Procedimento

Tracciare un cerchio sulla juta aiutandosi con una lattina di caffè, ricordandosi di farlo leggermente più largo della base desiderata.

Decorazioni natalizie - Porta vaso di juta

Successivamente ritagliare il cerchio seguendo la linea tracciata.

Decorazioni natalizie - Porta vaso di juta

Ritagliare un rettangolo un paio di centimetri più alto del vaso utilizzato, cucire le due estremità del rettangolo creando così un cilindro.

Decorazioni natalizie - Porta vaso di juta

Cucire i pezzi di juta ricavati e rovesciare il porta vaso.

Decorare con pizzi e nastri.

Decorazioni natalizie - Porta vaso di juta

Ghirlanda con la juta

Con la juta possiamo creare festose ghirlande per decorare sia la porta di casa che la nostra tavola.

Possiamo decorare le nostre ghirlande con vari oggetti come fiocchi, fiori e bacche e perché no chicchi di caffè, l’importante è renderle uniche.

Decorazioni natalizie - Ghirlanda di juta

Materiale

  • Juta
  • Gruccia in metallo
  • Forbici
  • Spago
  • Ago e filo Pigne/Nastri/Agrifoglio

Procedimento

Ritagliare 2/3 strisce di juta alte 15 cm.

Decorazioni natalizie - Ghirlanda di juta

Allargare la gruccia con le mani fino ad ottenere un cerchio, questo servirà come base per la nostra ghirlanda.

Ricoprire la base con la juta, legandola con lo spago ogni 10 cm fino a completare tutta la base.

Decorazioni natalizie - Ghirlanda di juta

Creare volume sistemando il tessuto e ritagliare i pezzi di spago in eccesso.

Decorazioni natalizie - Ghirlanda di juta

Decorare la ghirlanda con dei fiocchi e palline di natale, non è necessario acquistare nuovi addobbi, ma si possono utilizzare palline del natale precedente a cui si è rotto il gancio o aghi di pino e pigne raccolte durante una passeggiata invernale.

Decorazioni natalizie - Ghirlanda di juta

Porta-tovaglioli con la juta

Per arricchire la nostra tavola rustica di Natale abbiamo pensato a dei portatovaglioli in juta, decorati con delle bacche rosse che tanto ricordano il frutto del caffè.

Decorazioni natalizie - porta tovagliolo di juta

Materiale

  • Juta
  • Ago e filo
  • Bacche/Perline/Pigne

Procedimento

Ritagliare dei rettangoli alti 10 cm e lunghi una spanna, fare l’orlo alle due basi e cucire le estremità per creare un cilindro.

Decorazioni natalizie - porta tovagliolo di juta

Cucire perline o pigne per decorare i portatovaglioli, la juta è perfetta per un contesto rustico e country, ma abbinata ad un romantico pizzo diventa il perfetto arredo per case shabby chic.

Decorazioni natalizie - porta tovagliolo di juta

Consigliamo di scegliere un tovagliolo che si abbini bene alla juta come le tinte pastello o un caldo color crema.

Ora non vi resta che liberare spazio sul tavolo, armarvi di juta, filo, pazienza e fantasia… Buon Natale da Costadoro!

Exclusive Talks: seconda puntata con Costadoro e Oscalito

Exclusive Talks: il format di Exclusive Brand Torino che parla di eccellenza, Made in Italy e di valori condivisi dalla rete EBT

Con il nuovo format Exclusive Talks, la rete di eccellenze piemontesi Exclusive Brands Torino condivide l’eccellenza, l’idea di imprenditorialità, il concetto di “saper fare italiano” e i valori in cui tutte le aziende della rete credono.

Non solo: con Exclusive Talks si racconterà come viene sostenuto il Made in Italy, con i progetti delle aziende che fanno parte della rete EBT.

Dieci video, un appuntamento ogni due settimane, due aziende che dialogano su valori e attualità: ecco Exclusive Talks!

La seconda puntata di Exclusive Talks con Costadoro e Oscalito

Per definizione “eccellente” è ciò che supera tutto il resto per merito, per qualità.

È qualcosa di pregiato, di grande valore.

E quando si può assaggiare, è squisito.

Oggi ne parliamo con due imprenditori che hanno fatto della qualità ad ogni costo la chiave del loro successo dell’eccellenza.

Sono Giulio Trombetta e Dario Casalini.

Giulio Trombetta 55 anni, è Presidente e amministratore delegato di Costadoro – la cui storia inizia nel 1890 a Torino – una delle principali realtà industriali italiane che esporta in oltre 30 paesi con un unico grande obiettivo: diffondere la cultura del caffè nel mondo.

Nel 1936 nasce il marchio Oscalito che, lavorando solo fibre naturali di alta qualità, sviluppa linee di intimo e moda maglia per uomo, donna e bambino. Nel 2014 entra in azienda la terza generazione e Dario Casalini, ex professore di diritto, gradualmente prende le redini della società, portando il brand a rinnovarsi e a crescere su scala internazionale, ma sempre nel segno della continuità.

Idee regalo originali: le Flavor Box Costadoro

Nuove idee regalo in casa Costadoro, per tutti gli amanti del caffè!

Siete alla ricerca di idee regalo originali per dei veri Coffee Lover?

Le nuovissime Flavor Box Costadoro fanno al caso vostro… da avere assolutamente sotto l’albero di Natale!

Ogni chicco in base alla provenienza e al metodo di lavorazione regala sentori e aromi differenti: alcuni caffè si contraddistinguono per dolci note floreali, altri per un deciso sentore di cioccolato e altri ancora per un’acidità tipica degli agrumi e frutti rossi.

In base all’aroma ricercato si potrà selezionare una delle box ideate da Costadoro, ciascuna contenente 2 sacchetti da 250g di caffè macinato per filtro.

Flower Box Costadoro

1 Etiopia Guji, Specialty Coffee Costadoro. Caffè tostato e macinato per filtro. Confezione da 250g. Proveniente dalla Regione di Sidamo, nelle estrazioni per caffè filtro regala un gusto con note di ribes, vino e gelsomino.​

Regione di provenienza: Sidamo – Distretto di Guji

Finca: Guji Tero Farm​

Arabica varietà: Heirloom​

Altitudine piantagione: 1808 – 2.128 m slm​

Processo: lavato​

Punteggio: 85​

1 Etiopia caffè Monorigine Costadoro. Caffè tostato e macinato per filtro. Confezione da 250g. Proveniente dalla Regione di Sidamo, il Monorigine Etiopia nelle estrazioni per caffè filtro ha corpo leggero e gusto selvaggio, nobile e speziato con sentori di agrumi, mandorla e gelsomino.

Regione di provenienza: Sidamo

Arabica varietà: Typica

Altitudine piantagione: 1.500 m slm

Processo: lavato

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Chocolate Box Costadoro

1 Brasile caffè Monorigine Costadoro. Caffè tostato e macinato per filtro. Confezione da 250g. Proveniente dalle Regioni di Minas Gerias e Cerrado, il Monorigine Brasile nelle estrazioni per caffè filtro ha un corpo pieno e sciropposo, un gusto delicato, dolce e bilanciato e con sentori di cacao, caramello e nocciola.

Regione di provenienza: Minas Gerias e Cerrado

Arabica varietà: Gold

Altitudine piantagione: 900 m slm

Processo: naturale

1 Honduras caffè Monorigine Costadoro. Caffè tostato e macinato per filtro. Confezione da 250g. Proveniente dall’Honduras centrale, il Monorigine Honduras nelle estrazioni per caffè filtro regala un gusto avvolgente, sciropposo. Di piacevole persistenza aromatica, presenta note di cioccolato, pepe, noce e miele.​

Regione di provenienza: Central Region Honduras​

Arabica varietà: Ihcafe 90, Caturra, Pacas, Catuai​

Altitudine piantagione: 1.400 – 1.500 m slm​ Processo: lavato​

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Citrus Box Costadoro

1 Brazil Azul Specialty Coffee Costadoro. Caffè tostato e macinato per filtro. Confezione da 250g. Caffè proveniente dalla Regione di Matiqueira de Minas, che nelle estrazioni per caffè filtro regala un gusto con note di pompelmo, ribes e caramello.

Il Brazil Azul è uno Specialty Coffee corposo, dolce, con retrogusto e persistenza fruttata.​

Regione di provenienza: Matiqueira de Minas

Finca: Cocarive, Minas Gerais

Arabica varietà: Yellow Catuai​

Altitudine piantagione: 1.200 m slm​

Processo: naturale

Punteggio: 84

1 Panama Bouquete Casa Ruiz Specialty Coffee Costadoro. Caffè tostato e macinato per filtro. Confezione da 250g. Caffè proveniente da Panama, che nelle estrazioni per caffè filtro regala un gusto intenso e dolce e con note di mirtillo, agrumi e pesca.

Regione di provenienza: Bouquete, Chiriqui (Panama)

Finca: Casa Ruiz

Arabica varietà: Typica, Caturra e Catuai

Altitudine piantagione: 1.500-1.650 m slm

Processo: lavato

Punteggio: 87,50

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Cosa sono i Caffè Monorigine e gli Specialty Coffee?

Caffè Monorigine, a differenza delle nostre miscele, provengono esclusivamente da una singola piantagione. Degustarli singolarmente permette di assaporare le caratteristiche uniche e peculiari di ogni terreno d’origine.

Uno Specialty Coffee per essere definito tale deve ricevere un punteggio all’assaggio di almeno 80 punti su 100, durante la valutazione in piantagione da parte di assaggiatori esperti e qualificati. Uno Specialty Coffee possiede caratteristiche positive e riconoscibili, che lo rendono un caffè unico.

idee regalo

Gift Box Costadoro – Idee regalo sotto i 30€

Gift Box Costadoro: tante idee regalo per soddisfare ogni esigenza e desiderio!

Per questo Natale Costadoro vuole regalare un’esperienza ai propri clienti, proponendo nuove ed esclusive Gift box. Tante idee regalo per soddisfare ogni esigenza e desiderio: dalle tazzine ai metodi di brewing per festeggiare con il nostro caffè sotto l’albero. 

Che si opti per un caffè per la moka o un caffè filtro, l’aroma di Costadoro va accompagnato dai giusti accessori per rendere ogni pausa caffè un momento speciale.

Scopriamo insieme il contenuto delle Gift Box

Gift Box Caffè per due

Semplice quanto speciale: sedersi ad un tavolino in due e godersi una buona tazzina di caffè. La gift box contiene: una lattina moka, due tazzine, due piattini. Si potrà comporre la propria gift box, scegliendo la miscela preferita:

  • Caffè per due Costadoro: per chi ama le note di noce e mandorla tostata tipiche dell’Arabica brasiliana.

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gift box
  • Caffè per due Christmas: una miscela 100% Arabica per gli amanti del Natale.

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gift box
  • Caffè per due RespecTo: per chi vuole fare un regalo sostenibile. RespecTo è una miscela 100% Arabica Biologica e certificata Fairtrade che si caratterizza per i sentori di cioccolato e biscotto, con una gradevole acidità di frutti rossi.

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gift box

Gift Box Pausa Caffè

Un’elegante French Press in vetro abbinata ad una lattina, per gli amanti del design e degli infusi. Questo metodo di estrazione permette di preparare un caffè su misura: la sua versatilità consente di ottenere diverse intensità a seconda del tempo di infusione del macinato. Comoda, pratica e facile da usare, la French Press è ideale per il primo approccio al caffè filtro.

La gift box contiene: una French Press, una Lattina filtro. Si potrà comporre la propria gift box, scegliendo la miscela preferita:

  • Pausa caffè Costadoro: per chi vuole regalare una dolce pausa grazie alle piacevoli note di miele e the nero. Un caffè leggero che sorprende.

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  • Pausa caffè RespecTo: per degustare le note di the al bergamotto che la nostra miscela biologica esprime nell’estrazione filtro.

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gift box

Gift Box Buongiorno

Un regalo tradizionale che non ci stanca mai. La moka è facile da usare e tipicamente italiana. La caffettiera permette di ottenere un caffè corposo e ricco di aromi.

La gift box contiene: una moka classica per due tazze di caffè con fondo ad induzione e presa sicura e una lattina di caffè macinato per moka. Si potrà comporre la propria gift box, scegliendo la miscela preferita:

  • Buongiorno Costadoro: per un piacevole risveglio con il profumo tradizionale della miscela 100% Arabica Costadoro moka.

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gift box
  • Buongiorno RespecTo: per una moka amica dell’ambiente, 100% Arabica, 100% BIO, 100% Fairtrade, 100%.

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gift box

Degusta Box

La tradizione di Costadoro, la Miscela biologica RespecTo ed una pregiata Miscela di caffè decaffeinata.

Un vero e proprio “percorso di degustazione” con la selezione di tre lattine Costadoro da 250g delle migliori miscele di caffè macinato per moka.

All’interno della Degusta Box troverete:

  • Lattina da 250g di Caffè macinato per moka Costadoro RespecTo: Miscela di caffè biologico macinata per estrazioni con la moka, qualità 100% Arabica e certificata Fairtrade.
  • Lattina da 250g di Caffè macinato per moka Costadoro Arabica: Miscela di caffè macinata per estrazioni con la moka, alta qualità 100% Arabica.
  • Lattina da 250g di caffè macinato per moka Costadoro Decaffeinato: una pregiata miscela di caffè decaffeinata, aromatica e bilanciata per non dover mai rinunciare al gusto di un buon caffè di qualità.

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degusta box

Brewing Box

Una box per gli amanti del caffè filtro. Il V60 è l’antico sistema di estrazione del caffè filtro, così chiamato per la particolare angolazione dei lati del filtro. Il V60 filtra il caffè direttamente in tazza o in un server da condividere, esaltandone tutti gli aromi. Un piacere da gustare e da ammirare.

La gift box contiene: un V60 coffee singolo in plastica, 100 filtri singoli in carta, e un server da 600 ml.

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Qual è la box giusta per te?

Resterai senza parole, ma mai senza il tuo caffè!

Plumcake al caffè – Ricette dolci per il brunch

Plumcake al caffè: dal Belgio alla Gran Bretagna con un’unica ricetta per il vostro brunch!

Anche se il nome plumcake sembrerebbe indicare una torta alle prugne (originariamente infatti il Pflaumenkuchen nacque in Germania proprio come dolce a base di questo frutto), oggi il tipico dolce anglosassone si è trasformato tradizionalmente con canditi ed uvetta.

Oltre alla ricetta tradizionale del plumcake ormai ne esistono di infinite varianti, da quelle vegan a quelle light passando per le ricette “rinforzate”.

Noi di Costadoro vi proponiamo la ricetta suggerita della nostra cliente Camilla, in una fantastica variante al caffè… ed avendolo assaggiato praticamente tutti possiamo garantirvi che vale la pena provarlo!

Ingredienti per il Plumcake al caffè

Procedimento per la preparazione del plumcake

Mischiate ricotta e zucchero fino ad avere un composto omogeneo, quindi aggiungete la farina, il caffè in polvere (macinato per espresso e possibilmente ripassato ancora nel frullatore), il lievito e la vanillina amalgamando bene il tutto.

Plumcake al caffè
Plumcake al caffè

Unite quindi il latte e il caffè raffreddato fatto con la moka e mescolate bene.

Plumcake al caffè

Foderate con carta da forno uno stampo da plumcake (se è di silicone non sarà necessario rivestirlo con la carta forno) e versatevi il composto. 

Plumcake al caffè

Cuocete a 180° C per 45/50 min (fate la prova dello stuzzicadenti per vedere se è cotta, quando lo stuzzicadenti è asciutto sfornate).

Lasciate raffreddare e servite tagliando il plumcake in fette di circa 1 cm.

Plumcake al caffè

Il caffè si presta a innumerevoli utilizzi in cucina e noi siamo curiosi di sapere come lo usate anche voi; scriveteci le vostre ricette: proveremo le più originali per poi pubblicarle sul nostro blog!

A presto e… buon brunch!

Consigli per una lettura abbinata

La piramide del caffè di Nicola Lecca

Edito da Mondadori

Il libro parla di un ragazzo Imi, che a diciotto anni ha finalmente realizzato il suo sogno di vivere a Londra. A bordo di un vecchio treno malandato ha lasciato l’orfanotrofio ungherese dove ha sempre vissuto e, nella metropoli inglese, si è impiegato in una caffetteria della catena Proper Coffee. Il suo sguardo è puro, ingenuo e pieno di entusiasmo: come gli altri orfani del villaggio di Landor, anche lui non permette mai al passato di rattristarlo, né si preoccupa troppo di ciò che il futuro potrebbe riservargli. Le tante e minuziose regole che disciplinano la vita all’interno della caffetteria – riassunte nel Manuale del caffè cui i dirigenti della Proper Coffee alludono con la deferenza riservata ai testi sacri – gli sembrano scritte da mani capaci di individuare in anticipo la soluzione a qualsiasi problema pur di garantire il completo benessere di impiegati e clienti. La piramide gerarchica che ordina la Proper Coffee sembra a Imi assai più chiara e rassicurante del complesso reticolo di strade londinesi. Dovrà passare molto tempo prima che Imi – grazie al cinismo di un collega e ai consigli della sua padrona di casa – cominci a capire la durezza di Londra e la strategia delle regole riassunte nel Manuale del caffè. Tanto candore finirà per metterlo in pericolo: e sarà allora Morgan, il libraio iraniano, a prendersi a cuore il destino di Imi, coinvolgendo nel progetto Margaret, una grande scrittrice anziana e ormai stanca di tutto, ma ancora capace di appassionarsi alle piccole storie nascoste tra le pieghe della vita.

Colonna sonora

Autore: Chopin – Brano: Nocturne Op. 9 No. 2 In E Flat Major

Waffle al caffè – Ricette dolci per il brunch

I waffle: una golosa ricetta dalle antiche origini per il vostro brunch

La storia dei waffle è più antica di quanto si possa credere. Sembra che risalga addirittura al periodo classico, dove nella Grecia antica erano conosciute con il nome di “obelias” e che la loro diffusione in Europa sia avvenuta ad opera delle legioni romane che ne facevano grande uso per i loro pasti.

Nel tardo medioevo poi (in Belgio) un abate chiese ad un fabbro di realizzare una piastra di ghisa a forma di nido d’ape per cuocervi il suo impasto a base di farina, uova, latte e miele. Volle quella forma, in quanto in francese antico miele e arnia e si traducevano appunto in wafla e gaufra.

Oggi è uno dei dolci più rappresentativi del Belgio, dove ogni città ha la sua ricetta e non è raro trovare le “gaufres” sulle quali da un lato vi è lo stemma araldico del paese, grazie a piastre appositamente realizzate, proprio per garantirne autenticità e particolarità.

Waffle al caffè – La ricetta

Noi di Costadoro non vogliamo certamente snaturare la ricetta originale, ma abbiamo provato a realizzare i waffle unendo ovviamente del caffè, e possiamo garantirvi che il Principe di Liegi, famoso per aver fatto realizzare i primi waffle con le perle di zucchero al posto del miele, ci darebbe ragione!

Ingredienti per circa 7-8 waffle

  • 375 g farina;
  • 170 ml di latte tiepido;
  • 100 ml di caffè estratto con la moka o in espresso;
  • 5 g lievito di birra;
  • 2 uova;
  • 1 tuorlo;
  • 1 pizzico di sale fino;
  • 1 cucchiaino di estratto di vaniglia;
  • 200 g di burro ammorbidito;
  • 250 g di zucchero in granella;

Procedimento per la preparazione

Mettere in una planetaria la farina, il sale, la vaniglia, le uova, il tuorlo, il lievito sciolto nel latte tiepido ed il caffè raffreddato.

waffle al caffè

Azionare la planetaria e impastare finché l’impasto sarà liscio ed omogeneo.

Far lievitare per circa 30 minuti, quindi unire il burro ben ammorbidito a piccoli pezzi, aggiungendoli uno alla volta ed aspettando di inserire il successivo solo quando quello precedente sarà incorporato bene (per velocizzare il procedimento potete anche farlo sciogliere a bagnomaria, aggiungendolo poi fuso dopo averlo fatto raffreddare).

Per ultima aggiungete delicatamente la granella di zucchero.

waffle al caffè

Lasciate riposare l’impasto per 15 minuti.

Prendete l’apposita piastra a nido d’ape e al raggiungimento della temperatura stendete un po di impasto sulla piastra.

waffle al caffè

Chiudete il coperchio e cuocetele per circa 3-4 minuti.

Spolverate a piacere con zucchero a velo, cacao o cannella. Noi abbiamo accompagnato i waffle con una golosa crema di nocciola, concedendoci una buona lettura!

waffle al caffè

Consigli per una lettura abbinata

Niente caffè per Spinoza di Alice Cappagli

Edito da Einaudi

“Lei gli legge i filosofi e gli riordina la casa, lui le insegna che nei libri si possono trovare le idee giuste per riordinare anche la vita. Perché lui è un anziano professore capace di vedere nel buio, lei una giovane donna che ha perso la bussola”.

Colonna sonora

Autore: Johann Sebastian Bach – Brano: Cello Suites

Pancake al caffè – Ricette dolci per il brunch

Pancake al caffè: un classico per il brunch… in un’aromatica variante

La socialità del caffè è indiscutibilmente una delle qualità principali, in grado di mettere d’accordo popoli diversi grazie alla sua versatilità e proprio il fatto che con il frutto di questa bellissima pianta si possano realizzare un’infinità di prodotti, ci consente di spaziare su molti temi.

Il caffè è sovente accompagnato da dolci di ogni tipo: dai biscottini alle brioches fino ad arrivare, soprattutto nei paesi anglosassoni e nord-europei, ad essere la bevanda ideale da consumare durante brunch domenicali.

Immaginiamo quindi una brumosa domenica mattina nella quale avete deciso di attardarvi sotto le coperte…

Vi alzate e preparate una bella tazza di ottimo caffè caldo (magari uno Specialty brasiliano con doppia fermentazione dalle note di caramello e frutta matura preparato con la vostra nuova French Press) al quale abbinate dei golosi pancake cosparsi di miele, granella di nocciole e un mix di frutti di bosco sormontati da un ciuffo di candida panna.

Non vi resta che mettere su della buona musica e dedicarvi alla lettura di un buon libro… la ricetta dei pancake ve la forniamo noi di Costadoro, con qualche piccola e gustosa variante!

Pancake al caffè – La ricetta

Vi sono molte ricette per i pancake: a noi piacciono non troppo dolci, così che permettano di percepire la punta di amaro tipica del caffè tostato, ovviamente senza che questa prevalga. Voi sentitevi liberi di modificare a piacere il quantitativo di zucchero, o se preferite sostituitelo con altrettanto eritritolo per renderli ugualmente dolci, ma con un regime calorico decisamente più basso.

Ingredienti per circa 4 – 5 pancake

  • 1 uovo grande;
  • 90 ml di caffè estratto con la moka o in espresso;
  • 60 g di farina 00;
  • 60 g di latte intero;
  • 15 g di zucchero;
  • 1/2 cucchiaino di lievito per dolci;
  • Un pizzico di sale;
  • Burro per la cottura;

Procedimento per la preparazione

Preparate del caffè con la vostra moka o con la vostra macchina a capsule fino a raggiungere la quantità prevista (circa il contenuto di 3 – 4 tazzine).

Lasciatelo intiepidire, travasandolo in un contenitore più grande e unendovi il latte.

Pancake al caffè

Aprite l’uovo separando in due ciotole l’albume dal tuorlo.

Pancake al caffè

Aggiungete al tuorlo dell’uovo lo zucchero e mescolateli fino ad ottenere un composto omogeneo e cremoso.

Unite ora il sale e poco alla volta la farina. Un piccolo trucco: onde evitare la formazione di grumi aggiungete sempre poco alla volta il latte ed il caffè fino a ricreare la cremosità precedente.

Pancake al caffè

Ripetete quindi l’operazione fino a terminare completamente la farina.

Aggiungete ora il lievito.

Montate l’albume che avevate messo da parte ed aggiungetelo delicatamente al preparato.

Fate risposare il tutto una mezz’ora nel frigorifero, meglio se coperto con una pellicola.

Tirate fuori l’impasto, dategli una rimescolata, imburrate una padella antiaderente e quando sarà ben calda versate un cucchiaio abbondante di composto.

Lasciate dorare prima di girarla dall’altro lato ed ecco pronti dei sofficissimi pancake al caffè da assaporare come più vi piace.

Pancake al caffè

Noi, che siamo super golosi, li abbiamo cosparsi con un po’ di miele e guarniti con dei grani di melograno.

Pancake al caffè

Pancake al caffè – Variante vegana

Se preferite una variante vegana, potete utilizzare questa ricetta della nostra collega Paola Voghera!

Ingredienti per circa 4 – 5 pancake

  • 200 g di farina di farro macinata a pietra;
  • 60 g di zucchero;
  • 170 g di acqua;
  • 100 g di caffè moka;
  • 2 cucchiaini di olio di riso;
  • 1 pizzico di sale;
  • 2 cucchiaini rasi di bicarbonato;

Procedimento per la preparazione

Procedere unendo la farina, il sale, lo zucchero ed il bicarbonato.

Versare a filo l’acqua ed il caffè raffreddato creando un impasto morbido ed omogeneo.

Unire l’olio e lasciar riposare una quindicina di minuti coperto in frigo prima di creare i vostri pancake.

Volendo si possono aromatizzare con un pizzico di cannella… buonissimi!

Consigli per una lettura abbinata

Finché il caffè è caldo di Toshikazu Kawaguchi

Edito da Garzanti

“In Giappone c’è una caffetteria speciale, aperta da più di cento anni e su di essa circolano mille leggende. Si narra che dopo esserci entrati non si sia più gli stessi. Si narra che bevendo il caffè sia possibile rivivere il momento della propria vita in cui si è fatta la scelta sbagliata, si è detta l’unica parola che era meglio non pronunciare, si è lasciata andare via la persona che non bisognava perdere. Si narra che con un semplice gesto tutto possa cambiare. Ma c’è una regola da rispettare, una regola fondamentale: bisogna assolutamente finire il caffè prima che si sia raffreddato. Non tutti hanno il coraggio di entrare nella caffetteria, ma qualcuno decide di sfidare il destino e scoprire che cosa può accadere. Qualcuno si siede su una sedia con davanti una tazza fumante. Fumiko, che non è riuscita a trattenere accanto a sé il ragazzo che amava. Kòtake, che insieme ai ricordi di suo marito crede di aver perso anche sé stessa. Hirai, che non è mai stata sincera fino in fondo con la sorella. Infine Kei, che cerca di raccogliere tutta la forza che ha dentro per essere una buona madre. Ognuna di loro ha un rimpianto. Ognuna di loro sente riaffiorare un ricordo doloroso. Ma tutte scoprono che il passato non è importante, perché non si può cambiare. Quello che conta è il presente che abbiamo tra le mani. Quando si può ancora decidere ogni cosa e farla nel modo giusto. La vita, come il caffè, va gustata sorso dopo sorso, cogliendone ogni attimo”.

Pancake al caffè

Colonna sonora

Autore: Miso – Brano: Shiitaki

Consigli per gli acquisti a tutti i coffee lover

Alcuni piccoli consigli per gli acquisti, dedicati a tutti gli amanti del caffè!

Nel nostro precedente articolo abbiamo raccontato le origini del Black Friday e del Cyber Monday, dandovi anche alcuni consigli per sfruttare al meglio le varie possibili occasioni, sconti e offerte messe a disposizione da queste particolari iniziative.

Vogliamo però ancora fornire ulteriori consigli e skills su alcuni prodotti da acquistare e che possono essere indirizzati a tutti gli amanti del caffè, siano essi dei professionisti o dei semplici consumatori casalinghi, unitamente (perché no) a qualche idea per dei possibili e originali regali per il Natale.

Consigli per gli acquisti coffee lover

Consigli prodotti per professionisti del caffè

I professionisti del caffè e i baristi saranno già con il mouse pronto a cliccare sulle pagine web da aggiungere ai preferiti per non perdere l’occasione perfetta su attrezzature specifiche o sugli articoli più “fashion” da utilizzare nel loro locale; ecco allora la nostra speciale selezione di articoli da non perdere!

Hario V60 Dripper in rame

Di sicuro uno degli strumenti più accattivanti mai realizzati dalla nota casa giapponese.

Un bellissimo V60 in rame, materiale dalla grande conduzione termica, che farà luccicare gli occhi ai vostri clienti, oltre che a voi quando lo userete.

Diventerà certamente uno dei protagonisti delle vostre social stories, soprattutto se utilizzato insieme ai filtri in carta naturale eco-friendly certificati FSC e progettati per essere biodegradabili.

Potete acquistare subito il vostro V60 Dripper in rame CLICCANDO QUI

Bollitore Brewista Artisan Kettle Gray

Il compagno ideale del vostro V60 in rame è questo bollitore della Brewista. Dotato di un display digitale con le indicazioni della temperatura in tempo reale (F°/C°), set-point, timer e molte funzioni quali l’auto spegnimento, il mantenimento della temperatura, la funzione di auto start e quella di bollitura rapida, il tutto con tasti a sfioramento protetti dal vetro temperato della base.

Il particolare beccuccio a collo di cigno vi sarà di grande aiuto nella precisione della versata dell’acqua e l’impugnatura ergonomica in legno vi darà sicurezza nella presa e piacevolezza al tatto.

Non preoccupatevi se vi creerà dipendenza nell’utilizzo… è normale: vi accorgerete che quando non vi servirà per preparare caffè o tisane calde lo userete per servire l’acqua di cortesia ai clienti!

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Bilancia digitale di precisione Brewista Smart

Una delle bilance più performanti in commercio, la Brewista Smart con precisione di 0,1g fino a 2.000g!

Che sia per la preparazione dell’espresso, di un caffè filtro o della ricetta dei bignè, una bilancia di precisione è di fondamentale importanza.

Dotata di funzioni di auto tara, auto start, cronometro, presa di ricarica mini usb, impermeabile (anche al caffè), con coperchio contenitore e tappetino in gomma, questo oggetto sarà il vostro nuovo “don’t touch my stuff”!

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Lattiera professionale in titanio Rainbow

Che siate amanti della latte art o che semplicemente facciate degli ottimi cappuccini, tenere in mano questa lattiera sarà un’esperienza unica!

Molto equilibrata nel suo bilanciamento, con un baricentro perfetto ed un beccuccio molto fine, vi consentirà di avere un ottimo controllo della versata e una grande precisione.

Il bellissimo colore cangiante e la vostra mano faranno il resto!

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Consigli prodotti per Coffee Lover

Anche se non siete professionisti ma amate la nera bevanda, il piacere di farsi un buon caffè filtro a casa propria con i giusti strumenti non ha prezzo. Eccovi allora una selezione di articoli che potrebbero fare al caso vostro.

Chemex

Come fare a non innamorarsi di questa particolare caraffa inventata nel 1941 dal chimico Peter Schlumbohm ed esposta persino al MOMA di New York?

Insieme ai filtri dedicati ed al vostro Specialty Coffee preferito realizzerete con il Chemex dei profumatissimi caffè che saranno allo stesso tempo elegantemente serviti grazie a questa speciale caraffa dall’iconica forma.

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K02 Coffee Dripper in acciaio

Il coffee dripper K02 in acciaio satinato è destinato a coloro i quali amano una estrazione più omogenea, intensa e facile da realizzare.

Grazie alla sua particolare forma con il fondo piatto (a differenza del classico cono del V60) abbiamo un pannello del caffè più uniforme che renderà più difficile creare degli effetti di “channelling” donando un risultato in tazza più corposo.

Inoltre il filtro realizzato in carta naturale con i bordi ondulati permette un mantenimento più distanziato del filtro dal metallo con minore dispersione di calore e maggiore facilità di estrazione a fine preparazione.

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Hario Drip Station

In abbinamento al K02 coffee dripper o ad un pratico V60, vi proponiamo questa station di Hario in versione “essential”, realizzata in plexiglass e con base di sgocciolamento dotata di vaschetta raccogli gocce e griglia removibili. Facile da pulire e bella da vedere.

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Syphon Coffee Maker

Uno dei metodi di preparazione del caffè più scenografici è sicuramente quello realizzato con il Syphon.

Strumento inventato dal tedesco Loeff nel 1830 e battezzato Vacum Pot, era però leggermente diverso dai modelli attuali; il più simile era sicuramente quello realizzato dalla dama francese Madame Vassieux’s nel 1841.

Questo sistema unisce l’infusione, che avviene nella parte superiore, alla successiva filtrazione che riporta il liquido nell’ampolla inferiore, la quale ha anche la funzione di server. QUI potete vedere un video esplicativo del suo utilizzo.

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Caffettiera Napoletana

Un mito ed un’icona italiana mai tramontata e tornata ora più che mai in voga per il suo aspetto ecologico e la piacevole sensazione dei tempi passati evocati dal profumo di caffè che questo metodo di estrazione sprigiona.

Lasciate che i vostri ospiti rimangano affascinati dal racconto della cuccumella del grande Eduardo De Filippo mentre versate loro il caffè preparato con questa bella Napoletana.

La sua struttura, abbinata alla nostra miscela biologica e certificata Fairtrade Costadoro RespecTo macinata per filtro, vi faranno tornare la passione per questo metodo di estrazione del caffè!

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Consigli prodotti per Coffee Faster

Travolti dalla fretta quotidiana, i coffee faster sono quelle persone che nonostante tutto non vogliono rinunciare al piacere di un ottimo caffè prima di uscire di casa o durante le lunghe ore di lavoro in ufficio. Ecco quindi alcuni consigli sui prodotti che possano aiutare ad ottenere una grande resa in tazza in poco tempo, o con un’ottima gestione di quest’ultimo.

French Press

Conosciuta più comunemente come tisaniera, la French Press è uno dei sistemi di estrazione più comodi in assoluto, nonché tra i più flessibili e personalizzabili.

Si prende la nostra miscela 100% Arabica tostata e macinata per filtro, se ne aggiungono un paio di cucchiai all’interno della French Press, si scalda una tazza abbondante di acqua e la si versa nella french, dando un paio di giri con il cucchiaino per ben bagnare tutto il caffè. Dopo 3 – 4 minuti si filtra delicatamente, et voilà: il gioco è fatto. Non vi resta che mettere l’infuso di caffè nel bicchiere termico e decidere se bere il vostro caffè subito o quando ne avrete tempo!

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Hario Tea Dripper Largo

Non fatevi ingannare dal nome, questo tea dripper realizzato dalla giapponese Hario, non serve solo per la preparazione del tè, ma anche per il caffè.

La sua forma sferica è molto appariscente ed incanta tutte le volte che lo si utilizza. Non necessita di ulteriori filtri in carta, divenendo in questo modo uno strumento ancora più ecologico.

Che siate da soli o con amici non potrete non apprezzare questo oggetto che farà anche bella mostra di sé sulle vostre mensole.

Estremamente facile e veloce da usare vi consente di preparare un’infusione di caffè da far colare direttamente nella tazza piuttosto che in un server in vetro resistente al calore, il quale essendo adatto anche al microonde, potrà essere utilizzato prima per il riscaldamento dell’acqua.

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Frog macchina per caffè in cialde compatibli ESE

La macchina da caffè modello Frog per cialde ESE (Easy Serving Espresso), nata per uso domestico o per l’ufficio, è il risultato di design e praticità; un prodotto affidabile che si adatta con facilità all’estetica di tutti gli ambienti.

Il suo sistema di riscaldamento rapido abbatte i consumi e in abbinamento con le nostre cialde 100% Arabica vi consentirà di avere un espresso domestico di altissima qualità in pochissimo tempo.

Potete acquistare subito la vostra Frog CLICCANDO QUI

Aeropress®

Grazie al sistema di estrazione Aeropress®, basterà portare con voi un thermos di acqua calda e dell’ottimo caffè tostato e macinato per filtro… otterrete ovunque una bevanda ricca di tutti i suoi aromi in quanto preparata all’istante!

Infatti l’Aeropress è il sistema più flessibile e dinamico per i vostri caffè.

Che siate a casa, in ufficio o in viaggio in treno piuttosto che in campeggio, prepararvi un Aeropress è di estrema semplicità.

Ponete il filtro di carta nell’apposita sede. Mettete due o tre misurini di caffè all’interno del cilindro. Aggiungete dell’acqua e lasciate in infusione dai 2 ai 3 minuti. Chiudete con lo stantuffo, capovolgete l’Aeropress® su una mug ed esercitate una lieve e costante pressione.

Avrete un intenso caffè che potrete decidere se allungare ulteriormente con altra acqua (si chiama sistema by-pass) oppure gustarlo così, ricco e corposo.

Potete acquistare subito il vostro Aeropress® CLICCANDO QUI

Per concludere…

Questi erano i consigli per gli acquisti di Costadoro che abbiamo pensato di proporvi, valutandoli con il nostro staff e con il nostro responsabile qualità e formazione Fabio Verona, targettizzandoli in base alle preferenze espresse nelle nostre interviste effettuate alle varie fasce di clienti e consumatori.

Ma vogliamo ricordare che potrete trovare molte altre idee e tantissimi prodotti visitando il nostro e-shop.

Nella speranza che i nostri consigli possano aiutarvi nella scelta delle attrezzature perfette in base alle vostre esigenze… Buon caffè e buono shopping da Costadoro!

Black Friday e Cyber Monday: 10 consigli per gli acquisti

Black Friday e Cyber Monday: un fenomeno globale e le sue origini

Parlare di Black Friday o Cyber Monday è oramai da alcuni anni di uso comune anche in Italia: persino i “non più giovanissimi” sanno che verso fine novembre ci sono dei saldi speciali e molti vogliono approfittarne, magari per i regali da fare ai nipotini… ma qual è l’origine del Black Friday?

Sembra che la sua nascita sia datata addirittura a venerdì 24 settembre 1869, quando due speculatori tentarono di mettere all’angolo il mercato dell’oro alla borsa di New York; il governo se ne accorse ed immise grandi quantità del prezioso metallo sul mercato, creando una caduta dei prezzi ed ovviamente anche molte perdite economiche agli investitori.

Per questo si tende ad utilizzare il termine Black Friday (venerdì nero) per indicare una caduta dei prezzi di vendita, che si trasforma in una ghiotta occasione per lo shopping pre-natalizio. Inoltre, con la nascita del mercato on-line, gli esperti di marketing hanno colto l’occasione per dare vita anche al Cyber Monday, che normalmente si svolge il lunedì successivo al Black Friday e che si rivolge prevalentemente al mercato digitale.

Black Friday acquisti online
Freepik – foto di tirachardz

Da dove iniziare?

Innanzitutto dobbiamo suddividere l’acquisto fisico dall’acquisto on-line.

In occasione del Black Friday vi sarà sicuramente capitato di sentire o leggere notizie di alcuni negozi con persone in coda già dalla notte precedente o dalla mattina presto, per potersi accaparrare le offerte migliori.

Ci sono poi alcune attività che anticipano il “venerdì nero” con un’apertura straordinaria già il giovedì sera, ed è ovvio che il vecchio detto “chi prima arriva meglio alloggia” ha sempre la sua valenza.

E ancora altri negozi o aziende prolungano l’evento per tutto il weekend.

Diverso invece è il discorso per gli acquisti on-line, dove in molti casi vengono programmate le uscite di nuove offerte ad orari differenti e talvolta preannunciando gli articoli che saranno messi in vendita, in modo che si possa fare una selezione e organizzare al meglio i propri acquisti.

Ma sia che abbiate il piacere di girare per i negozi o che preferiate fare i vostri acquisti dal divano, preparatevi ad una giornata impegnativa!

Capsule Compatibili Costadoro Arabica

Il decalogo per acquistare al meglio durante il Black Friday e il Cyber Monday

  • Cominciate ben prima del 27 novembre a stilare una lista degli acquisti ed una dei desideri. La prima per le cose necessarie, la seconda per gli sfizi aggiuntivi che (se risulteranno in offerta o con forti sconti) potrete decidere di acquistare. Facciamo un esempio: nella vostra lista degli acquisti mettete 500g del caffè che più vi piace e un pacchetto di filtri nuovi per il vostro V60, mentre in quella dei desideri aggiungerete quel bellissimo V60 in rame che ben si adatterebbe all’ambiente della vostra cucina o che volevate regalare, ma che genericamente risulta al di fuori dal vostro budget.
  • Segnatevi già da ora i prezzi dei prodotti che vi interessano per poter tenere sotto controllo le variazioni che subiranno ed essere certi di poter concludere il vostro affare!
  • Fate una ricerca comparata degli articoli presenti nella vostra lista; sarà poi più facile verificare il reale risparmio che otterrete.
  • Salvate tra i preferiti le pagine con gli articoli da voi ricercati per tenerli sotto controllo, in quanto sovente le disponibilità sono limitate.
  • Se fate shopping nei punti vendita fisici, preparate un percorso che abbia un tracciato fluido e sequenziale; in seguito inserirete i vari indirizzi dei negozi per priorità di interesse su Google Maps, che si rivelerà uno strumento di grande aiuto nell’individuare il percorso più veloce per raggiungere tutte le tappe!
  • Preparatevi una buona e corroborante tazza di caffè filtro per la notte del giovedì! Da una ricerca inglese risulta che gli orari migliori e meno affollati siano tra le 3 e le 5 del mattino… e in ogni caso una tazza di caffè ci sta sempre bene!
  • Verificate in anticipo che il venditore del prodotto che cercate sia serio ed affidabile e che, nel caso degli acquisti on-line, abbia un servizio di customer service. Inoltre accertatevi dei metodi di pagamento elettronici accettati e che esista una vera sede fisica del venditore.
  • State molto attenti alle truffe: se potete prediligete quei servizi tipo Paypal o Satispay che non consentono l’individuazione dei dati della carta di credito. Ricordate che anche i malintenzionati sono pronti per il loro Black Friday! Eventualmente organizzatevi per tempo con una carta prepagata o virtuale (se accettata dal sito in questione), per evitare che anche in caso di clonazione vi siano a disposizione troppi soldi da utilizzare.
  • Controllate bene e in anticipo i costi di spedizione e le politiche di reso che spesso cambiano da un venditore ad un altro, sovente anche in funzione del prodotto venduto. Di certo per i prodotti alimentari o talvolta nell’intimo ci sono regole differenti rispetto all’elettronica o l’abbigliamento in generale.
  • Last but not least… se vi foste persi qualcosa durante il Black Friday, ricordate che c’è ancora il Cyber Monday! Quindi non disperate e tenete sotto controllo anche le offerte on-line del lunedì.
Black Friday Lattina Costadoro RespecTo

Le offerte di Costadoro

Ovviamente anche in Costadoro siamo sempre pronti con tante iniziative e stiamo preparando un grandioso Black Friday, per offrirvi una selezione di prodotti e di gadget a prezzi super convenienti!

Nell’attesa di poter nuovamente effettuare gli acquisti fisicamente presso i Bar Costadoro o presso il nostro Costadoro Social Coffee Factory, potrete acquistare direttamente sul nostro e-shop CLICCANDO QUI

Buon caffè e buono shopping a tutti!

Halloween: rallegriamo la festa americana con il Recycling

Halloween – Trick or Treat?

Si sa, ormai anche in Italia si aspetta la notte di Halloween per fare festa e attendere che i bambini passino a suonare il campanello recitando la tipica frase: “dolcetto o scherzetto?”, per poi offrire loro caramelle e dolciumi vari.

Vogliamo quindi fornire alcuni pratici suggerimenti per allestire e decorare la vostra abitazione a tema Halloween, senza dover spendere una fortuna!

Le decorazioni per casa di Halloween

Alcune decorazioni per Halloween sono diventate dei classici anche nelle nostre case: le zucche con il ghigno di Jack O’ Lantern, le lapidi con il nome dei vostri amici (o di chi vi sta antipatico!), i ragni finti con tanto di ragnatele.

Ecco quindi delle idee per realizzare qualche decorazione che possa essere al tempo stesso un recupero di materiale, che altrimenti avrebbe aumentato la quota di rifiuti nell’ambiente, unitamente ad un risparmio economico che non guasta mai!

Vecchie lampadine

Prendete delle vecchie lampadine bruciate che ancora non avete portato al centro di raccolta, verniciatele di un bell’arancione acceso, ed una volta asciutte decoratevi sopra il malefico sorriso di Jack O’ Lantern.

Terminate la decorazione arrotolando sulla parte metallica di avvitatura del vecchio cordino, della lana o della juta. Staranno benissimo sia come centro tavola che come soprammobili. Se poi volete decorarne anche qualcuna funzionante, accertatevi solo che sia una nuova ed ecologica lampadina a led e che quindi non scaldi troppo.

halloween

Il filo delle luci di Natale

Recuperate dallo scatolone di Natale i vecchi fili delle luci che non usate più, magari perché si è rotta qualche lampadina. Levate le eventuali decorazioni rimanenti e con dei bicchieri di carta e del tulle (tipo quello che avvolge i confetti) o una vecchia federa, realizzate dei fantasmini che andrete poi ad incastrare per renderli luminosi dall’interno. Effetto assicurato!

halloween

Pipistrelli di Halloween con i cartoni delle uova

Oltre che ad essere utilizzati come materiale fonoassorbente, o come ottimo materiale da imballaggio per oggetti delicati, oppure come simpatici porta cioccolatini per Pasqua, i portauova possono diventare dei paurosi pipistrelli!

Sarà sufficiente ritagliarli facendo una fila di tre spazi, capovolgerli e dipingerli di nero; piazzare poi al centro due dischi di cartoncino bianchi con tanto di pupille ed appenderli con un filo trasparente… e guai a chi passa sotto!

halloween

Lanterne “Dolcetto o Scherzetto”

Tenete le lattine di caffè Costadoro che avete terminato, verniciatele con della vernice nera opaca, avendo cura di dare almeno 2 mani; quindi con un gesso disegnatevi sopra la famosa scritta “Dolcetto o Scherzetto”, piuttosto che la smorfia di Jack O’ Lantern oppure dei pipistrelli e successivamente, con l’aiuto di un trapano con una punta molto fine, realizzate dei forellini distanziati di circa 1 cm uno dall’altro lungo i tratti disegnati. Al termine sistemate all’interno della lattina una candela e vedrete che bellissimo effetto!

halloween

Cappuccino da urlo!

Scaricate il pdf con i nostri stickers spaventosi o divertitevi a crearne di nuovi, poi ritagliate i contorni e posizionate lo sticker su un cremoso cappuccino e cospargete a piacere con cacao o cannella.

I vostri cappuccini “da urlo” sono pronti per essere serviti!

E per un brindisi “da brividi”: Pumpkin Spice Latte

Sorprendete i vostri ospiti con la bevanda stagionale che ha fatto innamorare gli americani!

Secondo Forbes questo enorme successo risiederebbe nel fatto che “i prodotti che sono disponibili solo per un periodo limitato hanno una sorta di marketing integrato che può crescere in termini di impatto nel tempo”.

Grazie ai nostri consigli anche voi potrete realizzare un delizioso Pumpkin Spice Latte a casa vostra.

Ingredienti per 4 tazze di Pumpkin Spice Latte:

Per lo sciroppo

  • 2 stecche di cannella;
  • 600 g di zucchero;
  • 500 ml di acqua fredda;
  • 1/2 cucchiaino di cannella in polvere;
  • 1/2 cucchiaino di zenzero in polvere;
  • 4-5 chiodi di garofano;
  • un pizzico di pepe garofanato (o pepe normale);
  • 1/2 cucchiaino di noce moscata;
  • 4-6 cucchiai di polpa di zucca.

Per il latte

Procedimento di preparazione del Pumpkin Spice Latte

Iniziate pulendo e tagliando a dadini un pezzo di zucca, mettetela a cuocere in un pentolino con un bicchiere d’acqua finchè non diventa tenera da poterla schiacciare con la forchetta, quindi frullatela con un frullatore a immersione.

Preparate lo sciroppo mettendo a scaldare l’acqua e lo zucchero e quando bolle aggiungete la polpa di zucca e le spezie. Lasciate sobbollire fino a quando lo sciroppo non assume una consistenza densa come la melassa; ci vorrà circa una mezz’oretta.

Versate un paio di cucchiai di sciroppo alla zucca dentro dei bicchieri e aggiungete il latte, il caffè, un ciuffo di panna montata fresca, una bella spolverata di cannella in polvere o noce moscata.

halloween

Buon Halloween a tutti da Costadoro!

Panini salati al caffè: un’originale esplosione di gusto!

Nella cucina di Costadoro continuiamo a sperimentare nuove ricette da potervi proporre nel nostro blog e ispirati dalla nostra amica Patrizia di La gaia cucina di Patty, abbiamo creato degli sfiziosi panini salati al caffè.

Realizzati con ingredienti semplici sono un antipasto originale e di facile preparazione, ideale per stupire i vostri ospiti a tavola o per un gustoso e scenico appetizer durante una cena romantica!

Ingredienti per 4 persone:

  • 1 rotolo di sfoglia pronta;
  • Latte itero 400 ml;
  • 3 rossi d’uovo;
  • Curcuma in polvere;
  • Caffè macinato per espresso Costadoro RespecTo;
  • Farina 40 g;
  • Burro 40 g;
  • Parmigiano grattugiato 30 g Sale e pepe q.b.

Procedimento per la preparazione dei panini salati al caffè

Come prima cosa stendere su un piano il rotolo di sfoglia pronta e ricavare dei cerchi, utilizzando un coppa pasta oppure una lattina di caffè.

panini salati

Disporre quindi i dischi di pasta sfoglia ottenuti su una leccarda ricoperta di carta forno, spennellarne la superficie con del rosso d’uovo aiutandosi con un pennellino e infornare a 180° fino a doratura.

panini salati

Mentre i dischi di pasta sfoglia cuociono in forno, preparare la crema all’uovo per i nostri panini salati al caffè: fare sciogliere il burro, aggiungere la farina e gradualmente il latte. Insaporire con curcuma e cuocere fino ad addensare.

Togliere dal fuoco e aggiungere i tuorli e il parmigiano mescolando delicatamente il tutto, fino ad ottenere una crema omogenea. Aggiustare di sale e pepe e fare raffreddare.

panini salati

Sfornare le sfoglie e tagliarle orizzontalmente in due parti ed ottenendo quindi la parte superiore ed inferiore dei nostri panini salati al caffè.

panini salati

Farcire la base con l’aiuto di una sac à poche, e cospargere con un pizzico di caffè macinato, infine chiudere i panini con la parte superiore della sfoglia.

panini salati

Disporre i panini al caffè su un tagliere in legno o su un piatto da portata e… Buon appetito!

panini salati

Salmone marinato al caffè: originalità con pochi e semplici passaggi

Non si smette mai di sperimentare nella cucina di Costadoro

Perché limitare l’utilizzo del caffè solamente per la preparazione del classico espresso?

Vi proponiamo quindi una divertente alternativa con questo salmone marinato ideato da Mario Tasso, barista del Costadoro Social Coffee Factory (il Flagship Store di Costadoro, nel cuore di Torino).

Ingredienti per 2 persone

Per la cialda di parmigiano

  • Parmigiano 50 g
  • Caffè macinato 14 g

Procedimento di preparazione del salmone marinato al caffè

La sera prima preparare un ottimo caffè filtro con la miscela biologica Costadoro RespecTo che, grazie alla sua delicatezza e ricchezza aromatica, non sarà troppo invasivo nella realizzazione della ricetta.

Per la sua preparazione mettere quindi in una French Press 20 g di caffè macinato ed aggiungere 280 g di acqua a 94° circa. Lasciare in infusione per circa 3 minuti, quindi filtrare e versare la bevanda in un contenitore capiente che dovrà poi contenere il salmone e gli altri ingredienti.

Aggiungere della cannella a piacere, unitamente a tre cucchiaini di miele e un po’ di maggiorana.

salmone marinato al caffè

Marinare i 2 filetti di salmone per una notte, lasciando riposare in frigorifero.

salmone marinato al caffè

Il giorno successivo pelare e lessare in acqua leggermente salata le carote.

Quando saranno pronte frullare per ottenere una purea ed aromatizzare con una noce di burro ed una spolverata di pepe.

salmone marinato al caffè

Sciacquare abbondantemente il riso finché l’acqua sarà limpida, questo servirà per eliminare la maggior parte degli amidi presenti ed ottenere un riso più leggero e dai grani ben separati. Cuocerlo quindi in acqua leggermente salata.

Scolare il riso ed inserirlo in piccole ciotoline leggermente unte e compattare con l’aiuto del dorso di un cucchiaio, in questo modo sarà più facile sformarlo per posizionarlo sulla crema di carote.

salmone marinato al caffè

Preparare la cialda con il parmigiano grattugiato ed i 15 g di caffè in polvere, mescolando bene gli ingredienti e realizzare delle piccole cialdine: mettere un foglio di carta da forno in un piatto, versare un cucchiaio di composto e appiattirlo con il dorso del cucchiaio, scaldare 30 secondi in microonde. Lasciare raffreddare ed utilizzare alla fine come decorazione.

salmone marinato al caffè

Soffriggere in una padella il sedano, le carote e lo scalogno tutto finemente tritato e insieme ad una noce di burro ed un cucchiaio di olio extra vergine di oliva.

Mettere quindi i filetti di salmone marinato precedentemente scolati dalla marinatura in padella, avendo cura di rosolare prima la parte opposta alla pelle.

salmone marinato al caffè

Quando il salmone sarà ben dorato, bagnarlo con un po’ di liquido al caffè della marinata, lasciarlo evaporare e girare con attenzione sulla parte della pelle. Ripetere l’operazione e alla fine, dopo aver tolto i filetti, versare ancora un po’ di caffè della marinatura facendolo rapprendere leggermente per creare una salsa.

Impiattare il salmone marinato con la cupola di riso sopra alla crema di carote, e decorate con la cialda al caffè.

Buon appetito!

salmone marinato al caffè

Le nostre ricette sono state preparate con le verdure di Fruttitalia

Risotto autunnale alla zucca con seppie e caffè

Un risotto autunnale dal sapore unico

La nostra amica Patrizia di La gaia cucina di Patty ci propone la ricetta di un ottimo risotto autunnale con zucca, seppie e polvere di caffè, per sorprendere i vostri ospiti durante il periodo autunnale!

Ingredienti per 4 persone

  • Riso Carnaroli 350 g
  • Zucca 200 g
  • 1 scalogno
  • Seppie 150 g
  • 2 cucchiai di polvere di caffè, miscela Costadoro RespecTo
  • Parmigiano q.b.
  • Burro q.b.
  • Olio extra vergine di oliva q.b.

Per il brodo

  • 1 litro di acqua
  • Le teste delle seppie
  • 1 carota
  • 1 costa di sedano
  • Sale q.b.

Procedimento di preparazione del risotto

Per prima cosa ponete la zucca su una teglia, conditela con olio extravergine, sale e aromi, poi cuocetela in forno statico a 200° fino a che risulti morbida.

Risotto alla zucca con seppie e caffè

Pulite le seppie separando la testa dal corpo e tenendo da parte quest’ultimo.

Preparate il brodo facendo soffriggere le verdure, poi aggiungete le teste delle seppie e l’acqua fredda.

Nel frattempo prendete la zucca precedentemente cotta e tolta dal forno e create una crema con l’aiuto di un frullatore ad immersione; se risulta troppo densa, utilizzate poco brodo di pesce per renderla più vellutata.

Risotto alla zucca con seppie e caffè

Ponete una padella sui fornelli e scaldatela a fuoco medio, aggiungete quindi il corpo delle seppie tagliato a striscioline o a tocchetti con un filo di olio e lasciate scottare un paio di minuti, poi tenete il tutto da parte.

Risotto alla zucca con seppie e caffè

Preparare il risotto: soffriggete nella padella dove avete cotto precedentemente le seppie lo scalogno tritato con dell’olio fino a farlo imbiondire leggermente, versate il riso e fatelo tostare. Aggiungete quindi il brodo fino a coprire il riso e proseguite la cottura. Integrate un po’ di brodo di tanto in tanto quando il riso si asciuga.

A metà cottura incorporate la crema di zucca. Quando il riso è cotto, mantecate a fuoco spento con il burro e il parmigiano.

Risotto alla zucca con seppie e caffè

Scaldate leggermente le seppie precedentemente cotte, poi potete iniziare la composizione: ponete il risotto al centro del piatto, le seppie sopra al risotto e guarnite con una spolverata di caffè macinato.

Buon Appetito da Costadoro!

Risotto alla zucca con seppie e caffè

Le nostre ricette sono state preparate con le verdure di Fruttitalia

Corporate Social Responsibility: Costadoro presenta il suo primo report

Costadoro S.p.A. ha presentato il suo primo report di Corporate Social Responsibility relativo alle attività realizzate fino al 2019.

Con 130 anni di storia e 200 milioni di tazzine servite ogni anno, l’Azienda rappresenta oggi una realtà industriale di primo piano a livello nazionale e internazionale, presente in più di 30 Paesi in tutto il mondo con una quota di esportazioni pari al 55% della sua produzione.

Da sempre profondamente consapevole del proprio ruolo e della propria responsabilità nei confronti di clienti, dipendenti, collaboratori e forza vendita, oltre che per la tutela dell’ambiente attraverso pratiche sostenibili, Costadoro ha scelto volontariamente di intraprendere un percorso di CSR sul piano sociale, ambientale ed economico, articolato in una serie di iniziative relative non solo al prodotto, ma anche al contesto in cui l’Azienda opera. Le attività fin qui intraprese e i risultati conseguiti sono riassunti nel report appena presentato, che è ora disponibile on line sul sito aziendale.

 “Siamo soddisfatti di poter presentare il nostro primo report di Corporate Social Responsibility perché siamo consapevoli che oggi un’azienda per essere riconosciuta come eccellente ha il dovere di essere anche socialmente utile. Questo ci motiva ulteriormente a portare avanti con ancora più determinazione i nostri progetti e le nostre attività per crescere e apportare il nostro contributo positivo a tutti i livelli”

afferma Giulio Trombetta, Amministratore Delegato dell’Azienda.
Corporate Social Responsability

Corporate Social Responsibility report: una scelta consapevole

La scelta aziendale di avviare la realizzazione del proprio Corporate Social Responsibility Report assume un’importanza ancora più forte in considerazione del particolare settore merceologico di riferimento: l’intera produzione è infatti realizzata secondo sistemi di gestione della qualità che rispettano standard volontari nazionali e internazionali e il prodotto segue principi condivisi che coinvolgono direttamente tutti gli attori della filiera del caffè Costadoro, come la sostenibilità del prodotto per impatto sociale, ambientale e prezzo, la tracciabilità delle risorse e delle materie prime attraverso l’intero processo produttivo e la collaborazione etica con i produttori a livello locale.

Un approccio solidale ed ecosostenibile che trova la sua sintesi nel Progetto Costadoro RespecTo, da cui nasce la miscela omonima. Questo prodotto riassume infatti in una tazzina una lunga catena di valori che, dalla raccolta dei chicchi, arriva fino al prodotto servito, etico ed ecosostenibile, come testimoniano le certificazioni Bio e Fairtrade, che garantiscono il rispetto del ciclo stagionale della produzione e dei diritti degli agricoltori e dei lavoratori coinvolti secondo i principi del commercio equo.

CSR Costadoro RespecTo

Le tematiche trattate

Anche le tematiche ambientali rivestono un ruolo fondamentale per la Responsabilità Sociale d’Impresa di Costadoro. La ristrutturazione della storica sede di Lungo Dora Colletta, un investimento da 9 milioni di euro per un’area coperta di 8000 metri quadri, è stata infatti concepita con un approccio ecosostenibile dei materiali utilizzati, senza barriere architettoniche, con impianti di riscaldamento e illuminazione naturale che garantiscono maggiore efficienza, minori consumi e quindi un impatto ambientale ulteriormente ridotto.

Stabilimento produttivo Caffè Costadoro

L’attenzione di Costadoro si è inoltre concentrata sulla gestione dei rifiuti e degli scarti di produzione con un progetto realizzato in collaborazione con il Politecnico di Torino, che attraverso un’analisi dei processi produttivi ha individuato una serie di spunti di miglioramento in materia ambientale.

Nel corso del 2020, infatti, tutti gli imballi delle confezioni da 1kg saranno realizzati in materiale compostabile attraverso l’installazione di due nuove linee di confezionamento.

Ok Compost confezioni Costadoro da 1kg

Condurre responsabilmente un’Azienda significa per Costadoro rispettare anche le persone coinvolte – clienti, fornitori, forza vendita e tutto il personale – nonché mantenere una responsabilità diretta anche nei confronti del proprio territorio: per questo Costadoro è da anni impegnata in iniziative rivolte a enti e organizzazioni torinesi a sostegno delle categorie più svantaggiate.

Rwanda Twongere Kawa Coko: lo Specialty Coffee che supporta le donne

Quando parliamo di caffè, nell’immaginario collettivo vengono in mente paesi quali il Brasile, la Colombia, l’Honduras e più in generale il Centro America, mentre raramente si pensa al Centro Africa quale culla per la produzione di ottimi caffè.

Un altro tasto dolente nella comunicazione mediatica divulgata nelle nazioni che invece il caffè lo consumano (l’Italia seppur non nei primi posti è tra questi) è che troppo poco si parla del lavoro svolto nelle piantagioni dove viene coltivato il caffè e delle condizioni nelle quali questo lavoro viene svolto, che sovente sono estremamente faticose e ben poco remunerate.

Rwanda Twongere Kawa Coko

Le Cooperative e il sostegno di tutta la filiera produttiva

Ci sono però delle eccezioni e sono tutte quelle cooperative che, supportate esternamente, riescono ad appoggiarsi a strutture per il commercio equo e solidale, come quelle aderenti al circuito della WFTO che aiutano i produttori ad ottenere migliori condizioni di vita e guadagni più equi per i loro prodotti.

Rwanda Twongere Kawa Coko

E poi ci sono le persone, quelle che investono del proprio per far crescere una comunità e migliorare un prodotto.

È per esempio il caso di Rubens Gardelli, campione del mondo di tostatura, il quale sta portando avanti un progetto in Uganda, a Kampala e dove i suoi sforzi lo hanno portato ad avere uno dei migliori Specialty Coffee sul mercato (il Mzungu), aiutando i coltivatori a produrre meglio e realizzando un prodotto per il quale poter chiedere il giusto prezzo.

Oppure come il progetto portato avanti da Alberto Polojac (responsabile qualità e formazione per Imperator) in Rwanda, dove nel distretto di Gakenke ha investito in formazione, inizialmente con il supporto della SCAE, per creare e far crescere una cooperativa maggiormente consapevole delle potenzialità e del loro prodotto, fornendo anche un supporto nel coinvolgimento maggiore delle donne in tutte le fasi del processo.

Rwanda Twongere Kawa Coko Women Coffee: il progetto

Oggi, la cooperativa Twongere Kawa Coko è composta da 96 donne su 134 membri totali e il loro caffè ha ottenuto le certificazioni di biologico e Fairtrade.

Il progetto di Alberto (iniziato nel 2016) continua, ed i frutti (in tutti i sensi del termine) si stanno vedendo!

Il caffè Rwanda Twongere Kawa Coko oggi è commercializzato in Italia dalla Imperator e si tratta di uno Specialty Coffee con una media di 87 punti (un valore di tutto rispetto) che lo ha visto anche protagonista durante i mondiali del Roasting championship SCA a Rimini e durante l’ultimo campionato italiano come singola origine.

Rwanda Twongere Kawa Coko

L’iniziativa di Costadoro in occasione dell’International Coffee Day 2020

Costadoro annovera già da tempo il Rwanda Twongere Kawa Coko Women Coffee, sia per la qualità e le note particolari che questo caffè sa donare alla bevanda (che in espresso si presenta anche con un buon corpo ed una eccellente pulizia), che per fornire supporto al progetto.

Abbiamo però deciso di andare oltre: in occasione dell’International Coffee Day che per l’anno 2020 ha come obiettivo principale proprio la sostenibilità della filiera e dell’ecosistema, a partire dal 1 ottobre e per tutta la durata del mese, presso il Costadoro Social Coffee Factory di via Teofilo Rossi, 2 a Torino si servirà proprio il Rwanda Twongere Kawa Koko, sia in espresso che declinato nelle differenti forme di estrazione in filtro.

Sarà inoltre possibile acquistarlo in grani o macinato al momento dai nostri baristi, ed il 10% dei ricavi sarà devoluto direttamente alla piantagione, nella persona del direttore della Cooperativa (il sig. Vincent NSENGIYUMVA), per lo sviluppo di attività a sostegno degli operatori e delle operatrici della piantagione stessa, che avremo il piacere di conoscere in diretta proprio quel giorno.

Rwanda Twongere Kawa Coko

Ecco quindi che nell’area Experience del Costadoro Social Coffee Factory, Ilaria, Michela e Christian vi aspettano per accompagnarvi alla scoperta dei profumi e degli aromi che potrete ritrovare nel fantastico Rwanda Twongere Kawa Coko, aiutando l’ICO nella sua mission.

Pensate possa essere difficile scoprire le note di agrume, di frutti di bosco, di the nero, di frutta matura, miele e cioccolato che il Rwanda Twongere Kawa Coko può offrirvi a seconda della sua preparazione?

Non spaventatevi: è solo perché non avete mai assaggiato un caffè come questo, accompagnati da un esperto che vi potesse aiutare nel riconoscerli!

I ragazzi del Costadoro Social Coffee Factory, con l’ausilio di strumenti anche divertenti come ad esempio un gioco di carte dedicato agli aromi del caffè piuttosto che con dei profumi specifici, vi guideranno alla scoperta di un nuovo mondo e sarà una piacevole sorpresa!

Rwanda Twongere Kawa Coko anche on-line

E se non potete muovervi da casa o siete lontani da Torino?

Non preoccupatevi! Visitando l’e-shop di Costadoro potrete scegliere tra il Rwanda Twongere Kawa Coko tostato per espresso o per filtro!

Ovviamente anche nel caso dell’acquisto on-line il 10% dei ricavi sarà devoluto direttamente alla piantagione come per l’acquisto fisico nel nostro Flagship Store.

Rwanda Twongere Kawa Coko

Cos’è l’International Coffee Day?

La Giornata Internazionale del Caffè (International Coffee Day) si celebra il 1º ottobre di ogni anno e riunisce gli amanti del caffè e coffee lovers, in una celebrazione globale per condividere il loro amore per il caffè e sostenere i milioni di agricoltori i cui mezzi di sussistenza dipendono da esso.

Quest’anno l’Organizzazione Internazionale del Caffè (ICO) sta lavorando per evidenziare la difficile situazione dei coltivatori di caffè, le difficoltà che stanno affrontando e la necessità di intraprendere azioni collettive, mettendo il focus sui giovani presenti in tutte le fasi della filiera ed organizzando una petizione presente sulla piattaforma di change.org, al fine di aiutare i ragazzi in una crescita formativa dedicata onde evitare il progressivo abbandono delle coltivazioni.

Felice Giornata Internazionale del Caffè a tutti!

Comprare caffè ad uso domestico: analisi delle abitudini e consigli

Il lungo periodo del lockdown trascorso a causa del virus Covid-19 ha radicalmente modificato le nostre abitudini e anche se fortunatamente siamo quasi tornati alla normalità, continuiamo ad esercitare molte delle attività che abbiamo intrapreso in questo particolare periodo, vuoi per comodità, vuoi per sicurezza o anche solo per consolidata abitudine.

La reperibilità di beni di consumo o comprare caffè ad uso domestico on-line rientra proprio in questa nostra quotidianità e lo si evince anche da un’attenta analisi di mercato, dove si evidenzia come il settore delle vendite on-line abbia continuato a crescere esponenzialmente, senza dare segni di indebolimento.

D’altronde, facendo un’ulteriore analisi delle opportunità che vengono offerte da questa tipologia di acquisto, salta subito all’occhio la facilità di comparazione tra prezzi e prodotti diversi, con una scelta decisamente più vasta di qualsiasi eventuale supermercato.

Un altro dato rilevante è legato a un sintomo che possiamo definire “ripetibilità del clic”, ovvero quella condizione di comodità che il nostro cervello crea realizzando un’abitudine.

Comprare caffè ad uso domestico

La forza dell’abitudine

È confermato da innumerevoli studi che dopo un certo periodo di tempo il nostro cervello memorizza un comportamento ripetuto più volte, ed al fine di risparmiare risorse ed energie crea una routine che utilizza come risposta primaria ad un singolo impulso.

Questo è quello che fondamentalmente capita ad esempio quando saliamo in macchina e invece di fermarci per una commissione prima di andare a lavoro, ci rechiamo direttamente in ufficio, rendendoci conto solo al raggiungimento della meta di aver scordato la tappa antecedente.

Secondo alcune ricerche possono bastare 4 settimane affinché il nostro cervello crei un’abitudine; ed è così che dopo 3 o 4 mesi di utilizzo intensivo dei sistemi informatici, sia per noi più consueto recarci su un determinato e-shop o piattaforma ed ordinare la merce che desideriamo senza più badare al fatto che non possiamo assaggiarla, provarla confrontarla dal vivo.

Quindi la comodità del pagamento già registrato che avviene velocemente e in automatico, piuttosto che il risparmio di tempo nella ricerca e consultazione di un nuovo catalogo, giocano ancor di più a nostro sfavore.

Si, avete letto bene: a nostro sfavore, perché questo tipo di abitudine se da un lato è una tangibile comodità, dall’altro ci preclude un mondo di scoperte.

Comprare caffè: gli acquisti on-line

Prendiamo quindi come esempio l’acquisto di caffè ad uso domestico.

Dopo il lockdown abbiamo rispolverato e rodato ampiamente la nostra vecchia moka e siamo quindi abituati a comprare caffè di una determinata qualità e con caratteristiche specifiche, che abbiamo scelto sulla base di una valutazione scritta nella descrizione del prodotto su un e-shop dedicato; dopo averlo provato (per un po’ di tempo, perché anche se non era proprio come ce lo aspettavamo, oramai lo abbiamo sui ripiani della nostra cucina) andiamo di default sul sito di acquisto e clicchiamo sulla casella del riordino senza pensarci su due volte. E pian piano questo gesto diventa sempre più automatico e ripetitivo nel nostro cervello.

Chissà da dove viene spedito il prodotto? Chissà quanta strada deve compiere per giungere fino a noi (e questo talvolta può incidere notevolmente sull’impatto ambientale) e chissà se il negozio sotto casa poteva in realtà averlo a disposizione… ma si dai: “tanto faccio prima a comprarlo on-line”.

Sia ben chiaro: non demonizziamo assolutamente gli acquisti on-line, tanto meno i portali di vendita che restano una valida e comoda alternativa in molti casi, permettendo di ricevere la merce direttamente a casa e spesso con promozioni e sconti dedicati notevolmente vantaggiosi.

Anche Costadoro è in rete con il proprio e-shop ed è presente anche sulla piattaforma di Amazon, ma riteniamo comunque corretto e doveroso effettuare un’analisi completa dei vari metodi di acquisto di caffè ad uso domestico con i loro possibili pregi e difetti, fornendo quindi una panoramica completa che può permettere di ponderare attentamente le nostre scelte verso un consumo ed un acquisto più consapevole.

Comprare caffè ad uso domestico

Il chilometro zero: comprare caffè “sotto casa”

Andiamo a valutare nello specifico tutti gli eventuali vantaggi o svantaggi del km 0 legati al comprare caffè ad uso domestico, ovvero la spesa sotto casa o nei negozi limitrofi alle proprie abitazioni.

Il primo punto a favore, spesso troppo sottovalutato, è quello della socializzazione: il confronto con il personale della drogheria o del bar che è in grado di suggerirci un nuovo prodotto (distogliendoci dalla nostra routine) e magari di farcelo assaggiare, unitamente al rapporto di dialogo che si può instaurare, non ha prezzo.

Inoltre in un locale specializzato come ad esempio il Costadoro Social Coffee Factory di Torino, esistono aree shop dedicate dove potrete trovare sempre del personale a disposizione per illustrare e farvi provare anche nuovi metodi per preparare il vostro caffè, oltre a stimolarvi nell’assaggio di nuovi Monorigine o Specialty Coffee di fresca tostatura.

Le principali e vere difficoltà nel comprare caffè in un punto vendita fisico possono essere quindi legate proprio ad un discorso di tempistiche, di praticità e in alcuni casi di convenienza: “non ho tempo di andare in negozio, dall’e-shop posso pagare con carta di credito, me lo spediscono comodamente a casa e magari riesco ad utilizzare anche un codice sconto… così pago di meno”.

Ma vogliamo sottolineare che i vantaggi del km 0 possono comunque “coesistere” con l’approccio all’acquisto on-line, ad esempio: vi recate nel vostro locale di fiducia, scoprite le novità e fate il vostro acquisto; se poi non siete particolarmente comodi a ritornare ogni settimana, potrete portare avanti la vostra scelta tramite gli acquisti su e-shop fino alla prossima occasione di visita in negozio, unendo quindi la praticità d’acquisto a nuovi stimoli costanti!

Comprare caffè ad uso domestico

Il monoporzionato nel processo di acquisto di caffè ad uso domestico

Abbiamo già affrontato in questo precedente articolo le differenze tra i vari formati disponibili sul mercato (sia on-line, che nei punti vendita fisici) del monoporzionato, ma per questa possibilità di scelta (tra le più comuni e in voga soprattutto nel mercato digitale) vorremmo infine porre l’accento sull’impatto ambientale che questo metodo di consumo del caffè comporta.

Purtroppo l’inquinamento prodotto da questo sistema è davvero rilevante e solo negli ultimi anni l’industria sta iniziando a produrre capsule compostabili che possano anche garantire una buona conservazione della qualità del caffè utilizzato, nonché un imballaggio secondario (scatola o bustine di conservazione) anch’esso in grado di decomporsi in ambiente naturale.

Noi di Costadoro fino ad oggi, proprio per una scelta etica e ambientale, abbiamo prodotto cialde e capsule solo per una ristretta fetta di mercato; per dare un’idea il comparto incide solo per lo 0,7% della nostra produzione e con possibilità di acquisto esclusivamente tramite alcuni nostri clienti/distributori o sul nostro e-shop.

Tuttavia da oltre un anno stiamo testando nuove opportunità per giungere alla produzione di un prodotto a ridotto impatto ambientale che presto potremo proporre e raccontare nei minimi dettagli.

Nella speranza che questa piccola analisi possa esservi di aiuto per un acquisto sempre più consapevole, non ci resta quindi che augurare come sempre: buon caffè a tutti!

monoporzionato costadoro

Aprire un bar: suggerimenti e consigli

Come potrete intuire dal titolo, questo articolo fornirà alcuni piccoli suggerimenti su come poter aprire un bar e tratterà anche un approfondimento su come aprire nello specifico un bar Costadoro.

Se avete già esperienza sulle aperture di attività commerciali e volete saltare la prima parte, potete scorrere fino al capitolo “Aprire un bar Costadoro” e scoprire i vantaggi che si possono ottenere avviando un Costadoro Social Coffee in franchising!

Aprire un bar Costadoro social coffee

Location e tipologia di attività

Ogni location può essere ottimale per una determinata attività, ma non sempre può adattarsi a tutte le tipologie.

Aprire una gelateria è differente dall’aprire un bar tradizionale, che a sua volta è completamente diverso dall’avviare uno specialty coffee (dove in genere viene incentrato il “focus” principale sul caffè e sulle colazioni).

Ovviamente se la nostra scelta ricade su un ristorante o su una attività multidirezionale che spazi dalle colazioni fino all’aperitivo, oltre al posizionamento geografico entra in gioco con un ruolo predominante anche la dimensione degli spazi.

Ecco quindi che diventa fondamentale porsi questa come prima domanda: che locale voglio aprire?

In base a questa scelta seguono in sequenza le prime due questioni, entrambe imprescindibili in funzione del successo che vorremo ottenere: le nostre conoscenze e gli spazi di cui dobbiamo disporre.

Quali sono le vostre competenze per aprire un bar?

La base da cui si deve partire sono le proprie competenze: cosa sappiamo fare?

In base a questo le prime decisioni sono fondamentali: abbiamo già una professionalità in un campo dell’attività (ad esempio ottenuta con corsi di formazione specifici), oppure siamo dei “self made man”?

Nel primo caso, se oltre ai corsi avete anche avuto la fortuna di gestire attività di somministrazione, allora potete procedere ad una valutazione; diversamente sarebbe opportuno che nel primo step foste affiancati da dei professionisti (come ad esempio i nostri trainer di formazione e consulenti), pronti ad accogliervi e suggerirvi il business migliore, nonché a supportarvi attraverso corsi di formazione dedicati.

In ogni caso sappiate che per poter acquisire una licenza di somministrazione di alimenti e bevande (a meno che non siate già in possesso dei requisiti necessari), dovrete seguire un corso presso la Camera di Commercio o una struttura equiparata (ad esempio a Torino è presente il Forter, centro di formazione dell’Ascom) ed ottenere l’abilitazione attraverso un corso SAB (somministrazione alimenti e bevande, ex REC).

Inoltre oggi il datore di lavoro sovente coincide anche con la figura di responsabile della sicurezza e dell’HACCP, altre materie per cui è necessario seguire dei corsi mirati con rilascio di un attestato ufficiale e seguire i regolari corsi di aggiornamento previsti.

Per questi ultimi, nel caso in cui il titolare non voglia far gravare su di sé troppe responsabilità, si potrà anche nominare un consulente esterno abilitato. A questo punto, avendo un’idea su quale attività vogliamo investire, occorre cercare la location ed i giusti spazi.

Aprire un bar formazione
Un momento di formazione nell’Academy Costadoro con Manuela Fensore

Gli spazi

Fino a non molti anni fa l’unica differenza tra l’apertura di un bar tradizionale (anche detto tavola fredda) o che servisse anche piatti caldi (quindi con cucina o con tavola calda), era dettato dalla tipologia della licenza. Oggi non è più così.

 Infatti vi sono 4 differenti “permessi” e per ciascuno sono definiti, in base agli spazi di somministrazione o posti a sedere, sia il numero di bagni obbligatori (salvo deroghe specifiche) che la superficie minima (debitamente attrezzata) da dover destinare alla preparazione, ad esempio anche solo dei panini.

In caso di preparazione di piatti caldi saranno invece necessari locali appositi, sempre in funzione del numero dei posti a sedere, oltre ovviamente ad altri parametri definiti dalle singole regioni o talvolta dai singoli comuni.

In Piemonte, per avere un’idea, potete iniziare a consultare il Decreto della Presidente della Giunta Regionale 3 marzo 2008, n. 2/R.

Anche in questo caso il supporto di un consulente professionista può essere di grande aiuto, in quanto sovente i regolamenti sono complessi e rimandano ad altre leggi o deroghe specifiche non sempre semplici da consultare e interpretare. In base alla tipologia di attività che vorrete aprire ed agli spazi necessari, sappiate quindi che cambiano anche le esigenze tecniche richieste dagli enti preposti.

Come ottenere la licenza di somministrazione

Portiamo ad esempio il comune di Torino, dove non sono più necessarie le licenze: sarà quindi sufficiente essere in possesso dei requisiti previsti (che con la Legge 4 agosto 2006, n. 248 “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223” ha soppresso l’iscrizione al REC anche per l’attività di somministrazione alimenti e bevande) e presentare una SCIA (segnalazione certificata di inizio attività) per poter aprire.

Va da sé che se l’apertura avviene senza aver seguito tutti i passaggi previsti e con tutte le caratteristiche cogenti per legge, nel momento in cui avviene il controllo da parte delle autorità di polizia si incorre in gravi sanzioni.

Aprire un bar costadoro social coffee factory

Aprire un bar Costadoro

Costadoro da quest’anno offre a tutti i clienti che lo desiderano la possibilità di aprire un Costadoro Social Coffee in Franchising!

Quest’opportunità consente di godere di un eccezionale know-how maturato da tutto lo staff Costadoro e di essere seguiti passo dopo passo dalla redazione del business plan fino alle campagne promozionali sui social media.

Ovviamente viene fornita anche una completa formazione, da sempre punto fondamentale della nostra Torrefazione, nonché il supporto nella selezione del personale e nella personalizzazione del punto vendita.

Il franchising Costadoro garantisce un elevato standard qualitativo sia nella proposta dei caffè (tra i quali vi sono le selezioni dei nostri specialty coffee con tutte le differenti declinazioni di estrazione, dal più classico espresso, al caffè filtro fino al nitro cold brew coffee), che nella proposta del food, con un ricco menù di offerte personalizzabili in base alla regione ed al contesto nel quale sarà realizzato il locale.

Ultimo, ma non meno importante, l’affiancamento dei professionisti Costadoro per tutto il tempo necessario alla start-up, unitamente alla possibilità di incrementare il vostro business attraverso la vendita di materiale e caffè per l’utilizzo sia domestico che professionale.

Per qualsiasi informazione o richiesta non esitate quindi a scrivere a franchising@costadoro.it.

Buon caffè a tutti!

Torino: città del Caffè, città da visitare!

Un’eccezionale meta turistica ricca di fascino e storia

Non lo diciamo noi (anche se ci crediamo moltissimo), bensì la CNN che nel 2019 ha inserito Torino come una delle 20 città da visitare assolutamente.

La famosa testata americana consiglia il capoluogo sabaudo e i suoi luoghi incredibili (ad esempio la Mole Antonellianahome to incredible sights like the Mole Antonelliana), come zona che offre alcuni degli scorci più belli d’Italia e un notevole agglomerato di cultura: dal Castello di Rivoli e il suo Museo di Arte Contemporanea, alla Basilica di Superga con le Tombe Reali e il monumento in memoria del Grande Torino, o il Museo Egizio e la sua imponente collezione di statue immerse nelle scenografie realizzate dal premio Oscar Dante Ferretti.

Torino Mole Antonelliana

Non possiamo inoltre dimenticare la presenza delle Residenze Reali, la Sede del primo Parlamento italiano e il Duomo di Torino: il luogo dove è custodita la Sacra Sindone… la lista è davvero lunghissima!

Per la CNN quindi Torino è la città ideale in Italia per scoprire arte e cultura, ma anche per lasciarsi tentare da una delle migliori cucine del Bel Paese, o gustare un ottimo caffè preparato a regola d’arte.

Anche Skyscanner, celebre motore di ricerca voli, aveva inserito nella sua classifica delle 20 città d’arte la magica Torino, così come altri molteplici portali e testate giornalistiche di rilievo (come il The Guardian o Lonely Planet) dedicano sempre più attenzione alla nostra amata città.

Scoprire Torino come la patria del Caffè italiano

Torino offre davvero molto dal punto di vista turistico e culturale, ma sapevate che è anche sede di quelle che possono considerarsi tra le migliori e conosciute torrefazioni di caffè, nonchè una delle città con il maggior numero di caffè storici del Bel Paese?

Passeggiando tra le vie di quella che sempre più si conferma come la “Capitale del Caffè Italiano”, potrete scorgere innumerevoli vetrine dove il tempo sembra essersi fermato, dietro a sontuosi banconi in legno e marmo ed eleganti tazzine di ceramica e dove una tappa è obbligata per una golosa colazione, o per una semplice pausa con un buon espresso italiano preparato con amore e tanta tradizione.

Torino Caffe Platti
Gli storici interni del Caffè Platti a Torino in Corso Vittorio Emanuele Secondo

Anche la nostra storia affonda le sue radici un uno di questi straordinari bar: proprio in Via Pietro Micca al numero 10 è presente il Bar Torrefazione Beccuti, il luogo nel quale è nata la storica Costadoro! Un luogo tanto piccolo quanto ricco di fascino che vale una visita… ed un caffè ovviamente!

Torino Bar Torrefazione Beccuti
Oreste Beccuti e il suo Staff dietro al bancone del Bar Torrefazione Beccuti in Via Pietro Micca a Torino

Ma Torino è anche un luogo in continua evoluzione e cavalcando l’onda della Third Coffee Wave (un movimento culturale dedicato all’eccellenza del caffè artigianale di massima qualità e ai suoi metodi di preparazione, che negli ultimi anni ha preso sempre più piede anche tra i giovani, rendendo il caffè una vera e propria esperienza “cool”) ha aperto sempre più le porte a nuovi bar, locali e micro-roastery che portano “l’esperienza caffè” ad un livello superiore e con una visione sempre più globale.

Visitare il Costadoro Social Coffee Factory: un’esperienza multisensoriale nel cuore di Torino

Anche in Costadoro, da sempre attenti al mondo che ci circonda e alla sua evoluzione, non potevamo sottrarci a questa “nuova era” dedicata ad una maggiore diffusione della cultura del caffè ed abbiamo colto l’occasione presentando al nostro amato pubblico quella che per noi è un nuovo concetto di “bar” e dove il caffè non viene più solo servito velocemente al bancone, ma diventa un’esperienza multisensoriale da vivere a 360°: il Costadoro Social Coffee Factory.

Lo Staff del Costadoro Social Coffee Factory a Torino
Alcuni ragazzi dello Staff del Costadoro Social Coffee Factory a Torino

Il Factory, così amichevolmente chiamato dagli affezionati, può essere considerato un vero e proprio tempio per i Coffee Lover nel pieno centro di Torino in Via Teofilo Rossi di Montelera, 2 – angolo Via Lagrange, a due passi dalla centralissima Piazza San Carlo e di fronte alla rinnovata Rinascente.

Costadoro Factory Torino
Un particolare degli interni del Costadoro Social Coffee Factory a Torino

Un luogo nel quale poter degustare un caffè espresso realizzato con la pregiata miscela Costadoro RespecTo 100% Arabica, biologica e certificata Fairtrade, scoprire l’affascinante mondo degli Specialty Coffee e dei molteplici metodi di estrazione, o imparare i trucchi per preparare una Moka perfetta mentre scegliete il vostro caffè preferito, facendolo macinare fresco al momento.

Ogni turista porta a casa dei ricordi dai luoghi che ha visitato o dei regali per gli amici e i parenti… ed anche presso lo shop presente all’interno del Costadoro Social Coffee Factory  è possibile acquistare i migliori caffè italiani e le più belle caffettiere (anche la famosa Napoletana), oltre ad un vasto assortimento di prodotti dedicati per riassaporare comodamente a casa vostra gli aromi e i profumi che vi riporteranno tra le magiche strade della storica Augusta Taurinorum.

Costadoro Factory Torino Italia
Lo shop all’interno del Costadoro Social Coffee Factory a Torino

Benvenuti nello stabilimento produttivo di Caffè Costadoro

Avete mai avuto l’occasione di visitare il nostro stabilimento produttivo?

Questo periodo di allontanamento forzato appena trascorso e causato dal lockdown, ci ha fatto pensare molto ai nostri clienti e a tutti i consumatori finali del nostro amato caffè; abbiamo così deciso di esservi un po’ più vicini, portandovi virtualmente all’interno del nostro stabilimento produttivo in Lungo Dora Colletta a Torino, per far si che possiate conoscerci meglio.

Siamo consapevoli che una visita in prima persona avrebbe potuto essere più stimolante, ma vogliamo ugualmente provare a regalarvi qualche emozione, facendoci conoscere maggiormente per quello che siamo e non solo per quello che facciamo.

Stabilimento produttivo Caffè Costadoro

Ovviamente (se prima di proseguire con la lettura volete immergervi in una realtà meno “virtuale”) suggeriamo di prepararvi un buon caffè preparato con la moka, magari utilizzando la miscela Costadoro RespecTo biologica e certificata Fairtrade, oppure potete scegliere dal nostro e-shop uno dei nostri Specialty Coffee da preparare con estrazione filtro, o ancora un classico espresso scegliendo tra le nostre cialde e capsule!

Una storia lunga 130 anni!

Ora che siete comodi, vi raccontiamo brevemente i nostri 130 anni di storia… si avete letto bene: 130 anni!

Tutto ebbe inizio in una bottega di Via Pietro Micca a Torino, dove il Commendator Beccuti aprì una piccola torrefazione con rivendita di caffè.

Con il passare del tempo la qualità delle sue miscele divenne talmente famosa che i migliori bar della regia città iniziarono a servire Costadoro, così come alcune casate, varcando anche i confini regionali e arrivando a essere fornitore del Duca di Ancona e il Duca di Pistoia.

Da allora la strada percorsa è stata davvero tanta e oggi siamo alla 4° generazione nella gestione aziendale, accompagnati sempre dallo stesso spirito ed un unico obiettivo: quello della massima qualità.

Oggi Costadoro, partendo proprio dalla nostra magica Torino, è presente in oltre 40 paesi nel mondo.

Chi desiderasse approfondire maggiormente la nostra storia può scoprire di più sul nostro percorso CLICCANDO QUI

Ma ora basta tergiversare, Benvenuti nel nostro stabilimento produttivo:

Ebbene, ora che abbiamo aperto le porte del nostro mondo a tutti Voi, ci auguriamo che possiate capire perché teniamo così tanto a rendervi felici e soddisfatti, e perché non ci accontentiamo mai.

Caffè CostadoroEnthusiastic Coffee Roaster Since 1890: da sempre sulle labbra di chi ama il caffè!

Costadoro a tutto green, con i nuovi imballi certificati Ok Compost

Le nuove linee di confezionamento utilizzano un materiale compostabile certificato Ok Compost, che potrà essere smaltito nei rifiuti organici

Costadoro, coerentemente con quanto dichiarato nel Corporate Social Responsibility Report annuale, nel corso dell’anno 2020 utilizzerà per la propria produzione imballi 100% compostabili certificati Ok Compost.

Le nuove confezioni da 1 kg e la campana contenitrice del caffè in grani, sono frutto di una lunga ricerca di materiali in grado di garantire le migliori condizioni per la conservazione del prodotto e dei suoi aromi unendo la responsabilità nei confronti dell’ambiente.

I nuovi imballi certificati OK COMPOST

Da sempre impegnata nel perseguire la sostenibilità delle proprie attività, Costadoro ha iniziato quindi ad abbandonare gradualmente le proprie confezioni in accoppiato (plastica + alluminio) e in latta per sostituirle con i nuovi imballi certificati Ok Compost, che garantiscono un ridotto impatto ambientale grazie al minor impiego di energia per la loro produzione rispetto alle precedenti e alla possibilità di essere smaltite nei rifiuti organici.

Questo avverrà attraverso l’installazione di nuovi impianti per due linee di confezionamento; una scelta che ha richiesto un investimento importante in macchinari e un maggior costo degli imballi.

Ok Compost confezioni Costadoro da 1kg

BIANCA: la nuova campana contenitrice del caffè in grani

Per permettere l’utilizzo delle nuove confezioni e al contempo garantire elevati standard qualitativi, è stata creata una nuova campana contenitrice del caffè in grani, denominata BIANCA, studiata per preservare il prodotto nel migliore dei modi. Essa costituisce una totale barriera alla luce e assicura, grazie al suo colore bianco, di individuare ogni minima traccia di sporco.

Infatti il materiale utilizzato per la sua composizione è il Kostrate® Edge che abbina un’ottima funzionalità a una grande semplicità di utilizzo e facilita una scrupolosa pulizia garantendo alti standard di sicurezza certificati TUV.

Campana contenitrice BIANCA per caffè in sacchi Ok Compost

Di seguito i principali vantaggi:

  • Risparmio energetico: permette una diminuzione delle temperature di trasformazione dei cicli di stampaggio e un conseguente risparmio dei consumi energetici e dei costi fino al 30% rispetto ad altri materiali analoghi.
  • Senza scarto: non necessita di essiccazione e permette quindi il recupero dei pezzi difettosi che possono essere reinseriti in un nuovo processo produttivo, riducendo così gli sprechi.
  • Resistenza: garantisce brillantezza persistente con rigidità e allungamento a rottura ottimi, oltre che a essere antistatico e ad avere un’elevata resistenza all’urto e una grande resilienza.
  • Contatto con gli alimenti: è omologato per contatto con alimenti secondo FDA (Food and Drug Administration) e la Direttiva Europea EU/2011. È inoltre garantito da NSF (National Sanitation Foundation) per il contatto con l’acqua.
  • Senza impronta: non subisce l’effetto fingerprint, ovvero l’appannamento della superficie del manufatto dopo il contatto con grassi e oli. Inoltre l’elevata capacità di assorbimento ai raggi UV garantisce la protezione del prodotto contenuto.
  • Resistenza in lavastoviglie: può essere tranquillamente sottoposto a ciclo di lavaggio in lavastoviglie.

Scegliendo il caffè Costadoro contribuisci a migliorare il benessere del pianeta.

Certificazioni: il valore per i consumatori e i produttori

Le certificazioni sono un tassello fondamentale nonché una garanzia imprescindibile del rispetto delle disposizioni di legge, sia per le aziende che per i propri clienti.

Quante volte avete notato un marchio di un ente certificatore sulle confezioni di un prodotto, oppure la scritta “azienda certificata con il sistema ISO”?

Ma cosa significano per il consumatore e soprattutto per il produttore? Quali garanzie offrono e come si leggono?

Di seguito proveremo a fornirvi una breve guida per ottenere queste risposte!

Certificazioni: Tazzina Costadoro RespecTo

Le Certificazioni ISO

Iniziamo dalle più comuni Certificazioni ISO.

La norma UNI EN ISO rappresenta uno standard internazionale di procedure.

UNI è la sigla dell’Ente Nazionale Italiano di Unificazione.

La sigla EN, si applica alle norme elaborate dal CEN (Comité Européen de Normalisation) e quando la norma viene adottata in Italia, prende il nome di normativa UNI EN.

Con la sigla ISO si identificano le regole elaborate dall’ISO (International Organization for Standardization).

Questa sigla è successivamente seguita da 2 numeri: il primo indica il tipo di certificazione mentre il secondo l’anno di aggiornamento.

Nel settore del caffè e delle torrefazioni le certificazioni più utilizzate sono:

  • La norma ISO 9001 che definisce i requisiti di un sistema di gestione per la qualità per un’organizzazione;
  • La norma ISO 14001 che definisce che l’organizzazione certificata abbia un sistema di gestione adeguato a tenere sotto controllo gli impatti ambientali delle proprie attività, e ne ricerchi sistematicamente il miglioramento in modo coerente, efficace e soprattutto sostenibile;
  • La norma ISO 22000 che è una norma pubblicata al fine di armonizzare gli standard (nazionali e internazionali) pre-esistenti in materia di sicurezza alimentare e analisi dei rischi e controllo dei punti critici (HACCP) e la 22005 che è il documento di riferimento internazionale per la certificazione di sistemi di rintracciabilità agroalimentari.

Queste sono in sintesi le principali normative che si possono trovare sugli imballi dei prodotti alimentari e non solo. Esse sono tutte certificazioni volontarie che assicurano il consumatore sulle buone pratiche adottate dall’azienda, ma non certificano la bontà o la qualità del prodotto stesso.

I prodotti BIO

Vi sono poi le certificazioni relative ai prodotti biologici.

Con l’apposizione di questi marchi viene garantita tutta la filiera della produzione biologica fino alla vendita finale, o nel caso ad esempio del caffè in grani per i bar, fino alla consegna del pacco.

Il logo della certificazione (la classica euro leaf) deve essere accompagnato sempre da un codice, ad esempio IT (nel caso di un ente certificatore italiano) 005, che identifica l’organo di controllo biologico che ha effettuato le verifiche sul produttore o sull’ultimo trasformatore di un prodotto, ed infine il numero identificativo dell’operatore controllato.

Certificazioni: logo Euro Leaf
Logo Euro Leaf certificazione prodotto biologico

Il logo identificativo di un prodotto biologico può essere concesso ed applicato sulle confezioni solo se:

  • Il 95% degli ingredienti di origine agricola proviene da agricoltura biologica;
  • La confezione riporta i nomi del produttore e del venditore e il codice dell’organismo che si è occupato di controllare l’ultima operazione prima della messa in vendita;
  • due cicli produttivi (biologico e convenzionale) sono stati separati anche durante il trasporto;
  • Il prodotto è stato analizzato presso laboratori che operano con metodi analitici ad alta sensibilità.

Secondo la normativa sarebbe vietato utilizzare la dicitura “biologico” nelle etichette e nelle pubblicità, se il prodotto non ha ricevuto la certificazione ufficiale. Purtroppo, ancora oggi molti loghi e marchi contengono la parola “bio” solo per motivi di marketing, senza avere alcuna certificazione.

Di conseguenza non fidatevi di alcun marchio che contenga termini come “bio”, “eco” o “green” a meno che non compaia il logo “Euro-leaf” sulla confezione.

Di regola i prodotti di agricoltura biologica dovrebbero essere coltivati con un sistema di produzione che rispetti il più possibile i cicli di vita naturali. Ciò implica che l’impatto umano debba essere ridotto al minimo, al fine di preservare le caratteristiche del suolo e salvaguardare la biodiversità. Le regole che dovrebbero essere seguite per ottenere la certificazione bio sono le seguenti:

  • No OGM: non si possono utilizzare organismi geneticamente modificati;
  • No sostanze chimiche: l’utilizzo di agenti chimici come antibiotici, pesticidi e fertilizzanti sintetici è molto ridotto;
  • Sostanze naturali: si preferiscono fertilizzanti naturali, come il letame o il compost;
  • Rotazione stagionale: si effettuano rotazioni delle colture, così da impedire ai parassiti di proliferare;
  • Difesa contro parassiti: nel caso ci sia bisogno di difendere le colture da parassiti si può intervenire con sostanze naturali di origine animale, vegetale o minerale, ma solo se autorizzate dal regolamento CE;
  • Insetti utili: si utilizzano tecniche di salvaguardia di insetti che sono antagonisti dei parassiti;
  • Pacciamatura: viene effettuata la copertura del terreno con erba fresca o fieno per isolarlo termicamente e inibire la crescita di erbe infestanti.

Generalmente i prodotti biologici hanno un costo più elevato rispetto ai prodotti tradizionali.

Tale differenza di prezzo è giustificata dal fatto che le rese produttive delle coltivazioni e degli allevamenti bio sono generalmente più basse di quelle tradizionali e dall’insufficiente ottimizzazione dei costi di produzione, come ad esempio quelli di trasporto.

Accade spesso che le materie prime biologiche non siano prodotte a poca distanza l’una dall’altra e che occorra percorrere chilometri per trasportarle; questo è dovuto al fatto che il mercato del biologico è in fase di espansione, quindi il volume della produzione bio ancora non giustifica l’ottimizzazione della logistica e dei trasporti dedicati solo al settore biologico.

Anche nel processo di trasformazione si presentano dei costi aggiuntivi legati alle misure per evitare contaminazioni tra bio e non bio, come ad esempio le operazioni di pulizia in tutte le fasi della produzione e le analisi chimiche sia sulle materie prime che sui prodotti finali. A questi vanno sommati infine i costi di certificazione che impattano tutti gli anelli della catena, dal produttore agricolo al commerciante all’ingrosso.

Le certificazioni di sostenibilità

Ed eccoci giunti alle certificazioni di sostenibilità.

La più famosa e conosciuta a livello internazionale è la certificazione Fairtrade, che in italiano si traduce in equo e solidale.

Il commercio equo e solidale è quella forma di attività commerciale nella quale l’obiettivo primario è la lotta allo sfruttamento e alla povertà legate a cause economiche, politiche o sociali.
È quindi una forma di commercio internazionale nella quale si cerca far crescere aziende economicamente sane e di garantire ai produttori ed ai lavoratori dei paesi in via di sviluppo un trattamento economico e sociale equo e rispettoso.

Tutti i soggetti della filiera contribuiscono a questo: dal trasportatore al consumatore finale, il quale consapevolmente, acquistando o consumando un prodotto equo solidale fornisce commisuratamente la sua partecipazione economica; motivo per cui normalmente anche i prodotti così certificati hanno un prezzo di vendita differente.

Ma anche qui occorre fare attenzione, in quanto ad esempio il marchio FAIRTRADE può essere utilizzato esclusivamente su imballi di monoprodotti con il 100% di materia Fairtrade.

Certificazioni: Logo Fairtrade
Il Marchio ufficiale Fairtrade

Diversamente viene inserito un logo di colore bianco unito al nome dell’ingrediente Fairtrade utilizzato, ad esempio il cacao Fairtrade nei cereali per la colazione.

Certificazioni: Loghi Ingrediente Fairtrade
Esempio dei loghi “Prodotto Fairtrade”

Vi sono poi altre certificazioni che consento l’apposizione del marchio anche con percentuali minori di prodotto e che ovviamente possono trarre in inganno, oppure (agli occhi di un consumatore poco informato) possono apparire come certificazioni di mercato equo solidale quando invece non lo sono.

Se avete piacere di approfondire questi aspetti, potete visionare e scaricare CLICCANDO QUI un interessante lavoro svolto da PFCE – Plate-Forme pour le Commerce Équitable.

Le certificazioni in Costadoro

Noi di Costadoro crediamo molto in quello che facciamo e quando abbiamo iniziato a certificare l’azienda con la norma ISO 9001 erano gli albori di questo sistema che ci ha permesso di tenere costantemente sotto controllo le nostre procedure, migliorandole continuamente fino ad oggi, dove abbiamo un’efficienza di controllo e verifica sui nostri sistemi produttivi e gestionali tali da poter rispondere ad ogni esigenza del Cliente.

Dal 2015 abbiamo inoltre avviato una decisa “svolta green”, acquisendo anche la certificazione ISO 14001, che sprona a spingerci sempre oltre nel monitorare i miglioramenti che possiamo incrementare per aiutare il nostro pianeta.

Siamo così giunti nel 2020 ad essere la prima azienda italiana ad utilizzare un imballo completamente compostabile per le sue miscele certificato OK COMPOST INDUSTRIAL.

Produciamo inoltre con orgoglio la nostra Miscela di caffè biologico Costadoro RespecTo: la miscela ecosolidale dove il caffè utilizzato è 100% proveniente da agricolture biologiche e 100% certificato Fairtrade, affinché il pianeta che ci fornisce le risorse e le persone che faticano per produrre la materia prima siano maggiormente tutelati e rispettati.

Certificazioni su lattine RespecTo 250g
La gamma di lattine da 250g della miscela Costadoro RespecTo in grani o macinata per filtro, moka o espresso

L’augurio è che il nuovo prodotto, declinato anche per caffè filtro e per moka, possa con il tempo arrivare a sostituire gran parte della nostra produzione, fornendoci la possibilità e lo stimolo per creare nuove miscele Bio e Fairtrade, fino ad arrivare a coprire il 100% della gamma.

Be Green, be Proud, be Costadoro!

I Corsi on-line della Costadoro Academy: riprende la Formazione Costadoro

Il lockdown causato dalla pandemia che ha fermato l’Italia ed il mondo intero, in Costadoro oramai è in fase di regressione; le attività stanno lentamente tornando alla normalità (seppur con delle restrizioni) ed anche noi abbiamo ripreso le nostre attività a pieno regime.

Tra queste attività non possono mancare i nostri corsi di formazione, per i quali però, per una massima tutela e rispetto dei nostri Clienti, al momento svolgiamo esclusivamente a distanza.

Gli esclusivi Corsi on-line della Costadoro Academy

Questo non significa ovviamente una minore qualità del servizio offerto.

Certo, ospitarvi nelle sale della nostra Academy a Torino è per noi sempre un piacere e motivo di orgoglio: siamo consapevoli che poter esercitare praticamente sulle attrezzature all’avanguardia messe a disposizione e seguiti dal nostro trainer Fabio Verona sia assolutamente differente, ma possiamo garantire che il programma messo a punto dal nostro personale dedicato è di altissimo livello e segue i dettami elencati dalla SCA per il corso Barista Skill Foundation, al quale è altresì possibile iscriversi, essendo lo stesso Fabio un Authorized SCA Trainer.

Corsi online
Fabio Verona durante lo svolgimento di un Corso on-line all’interno della Costadoro Academy

La struttura e lo svolgimento

I corsi, per poter essere svolti in modo completo e coinvolgente, sono stati strutturati in 6 moduli della durata di circa un’ora ciascuno e suddivisi in 2 mezze giornate, in modo da non essere troppo impegnativi da seguire su un videoterminale.

Ovviamente non è richiesta la pratica, ma se il barista ha l’opportunità di trovarsi di fronte alla propria attrezzatura e mettere subito all’opera i consigli e gli accorgimenti tecnici suggeriti durante la lezione, questo non può che essere un vantaggio.

Gli argomenti trattati saranno ovviamente quelli fondamentali per ciascun barista:

  • La botanica
  • La conoscenza delle attrezzature – La macchina espresso
  • La conoscenza delle attrezzature – Il macinadosatore
  • La pulizia
  • L’Espresso perfetto
  • Il cappuccino

Durante le lezioni saranno presenti dei momenti di interattività e delle visualizzazioni di video che aiuteranno nella comprensione degli argomenti.

La piattaforma utilizzata consentirà inoltre una visione chiara delle slide e del docente, anche tramite l’utilizzo di uno smartphone (nonostante la possibilità di sfruttare un pc renda il tutto più agevole).

Siamo quindi felici di esserVi nuovamente vicini e Vi invitiamo a contattare il vostro Agente Costadoro di riferimento, per conoscere le date e gli orari proposti e non perdere questa occasione di ricominciare con una marcia in più!

Corsi online

Cocktail esclusivi a base di caffè da preparare a casa!

Coffee in Good Spirits homemade: gli esclusivi cocktail a base di caffè, realizzati dai ragazzi del Costadoro Social Coffee Factory!

Cosa pensereste di un contest on-line di cocktail a base di caffè ideati dai ragazzi del Costadoro Social Coffee Factory, le cui ricette vengano poi messe a disposizione di tutti per poterle sperimentare anche a casa?

Tutto è possibile con la formazione Costadoro!

Infatti Costadoro in questi mesi di lockdown non ha fermato la formazione per tutti i suoi collaboratori, riorganizzando le proprie procedure e sviluppando nuovi metodi di formazione a distanza.

Inevitabilmente sono stati quindi coinvolti in primis i ragazzi del Costadoro Social Coffee Factory (il flagship store Costadoro) che hanno potuto continuare a seguire video-corsi, seminari e dirette dedicate organizzate dal nostro Responsabile qualità e formazione Costadoro Fabio Verona, con la partecipazione di alcuni professionisti ed esperti di settore.

Per mettere in pratica quanto appreso nelle varie giornate di “laboratori virtuali” e continuare ad allenarsi direttamente sul campo, sono stati quindi organizzati alcuni veri e propri contest on-line con giurie composte da esperti collegate in video-chat.

Il contest di cocktail a base di caffè

Tra queste originali “gare virtuali”, ha avuto grande successo il contest di Coffee in Good Spirits: una vera e propria competizione di cocktail a base di caffè alla quale i ragazzi del Factory hanno partecipato, ideando nuove ricette e presentando in diretta le proprie creazioni alla giuria composta per l’occasione da: Antonella Cutrona di E&B Lab e Davide Spinelli trainer AST, il quale ha anche prestato la sua consulenza prima della competizione in un paio di sessioni, durante le quali ha offerto importanti suggerimenti ai partecipanti.

13 sono stati gli esclusivi cocktail ideati per l’occasione, che andiamo di seguito ad elencare unitamente ai nomi dei loro creatori:

  • Cristhian Herrera – Fresh Orange Coffee
  • Giulia Pelorinto – Wiskoffee Flower
  • Tania Korniychuk – Barraquito Coffee
  • Michela Piovuti – Coffee Yoga
  • Matteo Tesolin – Norton Cold but Gold
  • Alessandro Regna – Eclissi di caffè
  • Stefania Buzau – Top Social
  • Michele Malafarina – Maldive Cocktail
  • Ilaria Audino – El Café Ritual
  • Mario Tasso – RespecTo d’Estate
  • Giulia Trombetta – RespecTo After Dinner
  • Gerry Siracusa – Café de Marseille
  • Florin Cepoi – Incontro

Dopo una attenta selezione da parte della giuria tra le 5 migliori proposte presentate, è stata decretata la vincitrice del contest: Michela Piovuti con il cocktail “Coffee Yoga”, mentre al secondo posto si è classificato Alessandro Regna con il cocktail “Eclissi di Caffè”.

Cocktail Coffee Yoga

Le ricette dei cocktail a base di caffè

Vi proponiamo di seguito le ricette dei cocktail creati dai ragazzi del Costadoro Social Coffee Factory: provate anche Voi a realizzarli direttamente a casa e fateci sapere cosa ne pensate… cheers!

Coffee Yoga (cocktail di Michela Piovuti)

Ingredienti:

  • 1 bar spoon di zucchero al rosmarino;
  • 1cl di lime;
  • 3cl di acqua di zucchina;
  • 1cl di riduzione di caffè estratto con la moka (Miscela RespecTo per moka);
  • 1cl di caffè estratto con la moka (Miscela RespecTo per moka);
  • 1 albume;
  • 3cl di birra chiara;

Preparazione:

Aggiungere nello shaker due cucchiaini rasi di zucchero aromatizzato al rosmarino, 1 cl di lime, 3cl di acqua alla zucchina, 1 cl di riduzione di caffè preparato con la moka, 1cl di caffè estratto con la moka, 1 albume d’uovo ed effettuare un dry shake, ossia shakerare gli ingredienti senza ghiaccio. Nel frattempo raffreddare il bicchiere con del ghiaccio o riponendolo per qualche minuto nel freezer. Shakerare nuovamente gli ingredienti aggiungendo qualche cubetto di ghiaccio e versare il contenuto nel bicchiere freddo con l’aiuto di un colino. Concludere aggiungendo qualche cubetto di ghiaccio, 3cl di birra chiara e guarnire con un rametto di rosmarino.

Eclissi di Caffè (cocktail di Alessandro Regna)

Ingredienti:

  • 4cl di gin Gordon London Dry;
  • 4cl di caffè estratto con la moka (Miscela RespecTo per moka);
  • 3cl di acqua tonica;
  • 1 albume d’uovo;
  • 1 tazzina di acqua profumata all’arancia;

Preparazione:

In un contenitore di metallo versare il gin, il caffè e l’acqua tonica, mescolando delicatamente il tutto con un cucchiaino. In uno shaker versare l’albume d’uovo, l’acqua profumata all’arancia e shakerare per circa quindici secondi. Preparare un ampio bicchiere colmo di ghiaccio e versare all’interno il preparato con il caffè, il gin e la tonica; versare sopra la spuma ottenuta nello shaker con l’albume e l’acqua aromatizzata all’arancia. Guarnire con una fetta di arancia disidratata e due foglie di alloro.

Fresh Orange Coffee (cocktail di Cristhian Herrera)

Ingredienti:

  • 4cl di rum (cubano Avana Club invecchiato 3 anni);
  • 1 cucchiaino di zucchero di canna;
  • 1 tazzina di caffè estratto con la moka (Miscela RespecTo per moka);
  • 6 foglioline di menta;
  • Mezzo cucchiaino di cacao;
  • Succo e polpa di 1 arancia;
  • Ghiaccio tritato;
  • Soda water q.b.

Preparazione:

Versare nel bicchiere (tumbler) 3cl di succo di arancia, aggiungere 1 cucchiaino di zucchero di canna, mescolare bene ed unire anche un po’ di polpa di arancia. Aggiungere i 4 cl di rum, 1 tazzina di caffè moka, mezzo cucchiaino di cacao (per esaltare il gusto del caffè) e mescolare bene. Spezzare un po’ le 6 foglie di menta ed aggiungerle al bicchiere (senza andare a pestarle), colmare il bicchiere con il ghiaccio tritato (o cubetti di ghiaccio se non disponibile) e la soda water. Amalgamare leggermente e guarnire con un rametto di menta (sbattendolo leggermente per rilasciare gli olii essenziali).

Wiskoffee Flower (cocktail di Giulia Pelorinto)

Ingredienti:

  • 100g di marmellata di mele liquida;
  • 7,5cl di caffè filtro Chemex (Miscela RespecTo per filtro);
  • 27ml di whiskey;
  • Cannella in polvere;

Preparazione:

Sbucciare e tagliare in piccoli cubetti una mela (100g all’incirca), metterli in un pentolino con lo zucchero (60g), alcune gocce di succo di limone (per evitare che anneriscano) e far cuocere fino a quando non si saranno ammorbiditi. Aromatizzare la marmellata con polvere di cannella a piacimento e frullarla per renderla omogenea; lasciar raffreddare. Preparare un Chemex con 15g di caffè e 250g di acqua, unire il whiskey e lasciare raffreddare. Mettere all’interno del bicchiere la marmellata di mele, aggiungere il ghiaccio fino all’orlo, poi versare il caffè filtro al whiskey e posizionare la decorazione finale (in questo caso la mela tagliata a forma di fiore). Servire con una cannuccia e un piattino con il cucchiaino per poter mescolare il tutto.

Barraquito Coffee (cocktail di Tania Korniychuk)

Ingredienti:

  • 1 tazzina di caffè espresso (Costadoro Coffee Lab in capsule);
  • 1 cucchiaio raso di latte condensato;
  • Rum dominicano Extra Viejo Reserva Familiar Brugal;
  • Schiuma di latte montato;
  • Cannella in polvere;

Preparazione:

Versare un cucchiaio di latte condensato sulla base del bicchiere, preparare 1 tazzina di caffè espresso e versarla sopra il latte condensato nel bicchiere. Aggiungere quindi due cucchiai di rum, una spolverata di cannella in polvere e la schiuma di latte montato in superficie; concludere con un’ulteriore piccola spolverata di cannella.

Norton Cold but Gold (cocktail di Matteo Tesolin)

Ingredienti:

  • 2oz di rum Avana Club Anejo Especial;
  • 1oz di Cold Brew Coffee Costadoro;
  • ½ oz di sciroppo di alloro;
  • 1oz di succo di pompelmo;
  • Fiori di limone caramellati per guarnire;

Per il ghiacciolo:

  • 125ml di latte di riso;
  • 2 cucchiaini di curcuma;
  • 3 cucchiaini di miele;
  • 3 grattate di pepe;
  • 2 cucchiaini di cannella;

Preparazione:

In un contenitore di acciaio aggiungere qualche cubetto di ghiaccio, il rum, il Cold Brew Coffee, il succo di pompelmo, lo sciroppo di alloro e mescolare delicatamente con un cucchiaino. Versare il tutto (senza i cubetti di ghiaccio) in un bicchiere raffreddato (tramite l’utilizzo di cubetti di ghiaccio o nel freezer) di ampia capacità. Aggiungere il ghiacciolo nel bicchiere, precedentemente preparato frullando il latte di riso con la curcuma, il miele, il pepe, la cannella e messo in freezer in uno stampo per ghiaccioli con l’apposito stecchino. Guarnire con dei fiori di limone caramellati appoggiati sul bordo del bicchiere.

Cocktail Coffee Yoga

Top Social (cocktail di Stefania Buzau)

Ingredienti:

  • 30ml di Whiskey Glen Grant invecchiato 5 anni;
  • 40ml di Amaretto di Saronno;
  • 50ml di caffè espresso (Espresso Costadoro 100% Arabica in capsule);

Preparazione:

Versare in un ampio bicchiere di vetro il caffè, il whiskey e l’Amaretto di Saronno e mescolare delicatamente con un cucchiaino. Aggiungere un cubetto di ghiaccio e guarnire con una foglia di salvia.

Maldive Cocktail (cocktail di Michele Malafarina)

Ingredienti:

  • 15g di zucchero liquido;
  • 75g di caffè estratto con la moka e aromatizzato con foglie di menta (Miscela RespecTo per moka);
  • Mezzo bicchiere Latte di cocco;
  • Una tazzina di Vodka;

Preparazione:

Aggiungere in uno shaker circa 12 cubetti di ghiaccio, lo zucchero liquido, il caffè aromatizzato alla menta, il latte di cocco, la vodka e shakerare per circa 10/15 secondi. Versare il tutto in un capiente bicchiere di vetro colmo di ghiaccio, il cui bordo è stato precedentemente bagnato con dello zucchero liquido e cosparso con cocco grattugiato.

El Café Ritual (cocktail di Ilaria Audino)

Ingredienti:

  • 1,5cl di rum scuro aromatizzato con scorza di limone e di arancia;
  • 0,7cl di zucchero liquido;
  • 2,5cl di caffè filtro estratto a freddo con French Press (Miscela Costadoro RespecTo per filtro);
  • Mezza fetta di arancia;
  • Polvere di caffè;
  • Zucchero di canna;

Preparazione:

In un contenitore di acciaio versare lo zucchero liquido, il rum aromatizzato, il caffè filtro e mescolare delicatamente con un cucchiaino. Versare il contenuto in un bicchiere colmo di ghiaccio e servire con la fettina di arancia cosparsa da un lato con la polvere di caffè e dall’altro lato con lo zucchero di canna, da mangiare o prima o dopo la degustazione del cocktail a proprio piacimento.

RespecTo d’Estate (cocktail di Mario Tasso)

Ingredienti:

  • 12cl di caffè filtro (Miscela Costadoro RespecTo per filtro);
  • 2cl Amaretto di Saronno;
  • 2cl di rum;
  • 30ml di succo di limone;
  • fetta di limone;
  • rametto di camomilla;
  • 3 cubetti di ghiaccio;
  • 1 stecca di cannella;

Preparazione:

Bruciare leggermente la stecca di cannella sopra un piattino e, quando ancora fumante, appoggiare sopra il bicchiere scelto per il cocktail, rivolto verso il basso. In questo modo il bicchiere prenderà il sentore di affumicatura desiderato. Nel frattempo in uno shaker aggiungere il limone, lo sciroppo di agave, l’Amaretto di Saronno, il rum, il caffè filtro, 1 cubetto di ghiaccio e shakerare per circa 10 secondi. Versare nel bicchiere sottoposto precedentemente ad affumicatura ed aggiungere i restanti due cubetti di ghiaccio. Decorare con la fetta di limone e il rametto di camomilla appoggiati sul bordo del bicchiere.

RespecTo After Dinner (cocktail di Giulia Trombetta)

Ingredienti:

  • 1,5cl di sciroppo di menta;
  • 1,5cl di Amaro del Capo;
  • 1,5cl di Jagermeister;
  • 3cl di caffè moka (Miscela Costadoro RespecTo macinato per moka);
  • – 3cl di panna liquida;
  • quattro cubetti di ghiaccio;
  • cioccolato fondente grattugiato o in scaglie per la guarnizione;

Preparazione:

In un bicchiere versare 4 cubetti di ghiaccio, lo sciroppo di menta, lo Jagermeister, l’Amaro del Capo, il caffè estratto con la moka freddo e mescolare leggermente per miscelare al meglio tutti gli ingredienti. Concludere versando sopra la panna liquida aiutandosi con un cucchiaino e ricoprire con una abbondante grattugiata di cioccolato fondente.

Café de Marseille (cocktail di Gerry Siracusa)

Ingredienti:

  • una banana (o succo di banana);
  • 20g di caffè macinato per filtro;
  • 250g di acqua;
  • 3cl di Ricard (o Pastis);
  • 3/4cubetti di ghiaccio;
  • Cacao in polvere;

Preparazione:

Preparare il caffè filtro in un pentolino scaldando l’acqua e poco prima dell’ebollizione spegnere aggiungendo la polvere di caffè. Lasciare in infusione per 2 minuti. Filtrare il caffè con un filtro o un colino (Il caffè andrebbe preparato un’ora prima perché non deve esser caldo, al limite aggiungere due cubetti di ghiaccio al caffè filtrato e lasciarli sciogliere). Frullare mezza banana o usare il succo di banana (10/15 cl) con il Ricard e il caffè filtrato. Versare il tutto in un bicchiere da long drink con i cubetti di ghiaccio e spolverizzare del cacao in polvere sulla superficie. Gustatevi il cocktail sognando le spiagge marsigliesi!

Incontro (cocktail di Florin Cepoi)

Ingredienti:

  • 5cl di Tequila;
  • 3cl di caffè moka estratto utilizzando acqua infusa con del Rooibos;
  • 1 spoon di aloe caramellata;
  • 4cl di acqua sodata;

Preparazione:

In un tumbler alto cosparso sul bordo superiore con polvere di caffè, versare 5/6 cubetti di ghiaccio, la Tequila, il caffè estratto per moka aromatizzato al rooibos, un cucchiaino di aloe caramellata e l’acqua sodata. Mescolare il tutto delicatamente e servire. Abbinamento consigliato con il cocktail: un gustoso piatto di chili messicano!

Gelato Bio al Caffè: nasce la nuova linea Pepino-Costadoro

Due eccellenze piemontesi si incontrano: nasce la nuova linea Pepino-Costadoro di gelati Bio al Caffè

Il Gusto inconfondibile dei Gelati PEPINO si unisce alla straordinaria qualità del Caffè Costadoro

Nel lontano 1884 nasceva a Torino la Gelateria PEPINO una delle prime rivendite commerciali di gelato italiane, la prima nel Nord Italia in grado di affermarsi come ambasciatrice di qualità tra i palati più importanti d’Europa.

Immagine storica gelateria Pepino

Poco tempo dopo nel 1890, sempre a Torino, iniziava la storia di un piccolo bar-torrefazione, trasformatosi negli anni nell’azienda oggi nota come Costadoro, una realtà dinamica e in costante crescita, sia sul mercato nazionale sia su quello estero. 

bar-torrefazione Oreste Beccuti

Era quindi inevitabile che prima o poi due eccellenze di questo calibro, oltre che fare parte della stessa rete Exclusive Brands Torino*, si sarebbero incontrate per regalare ai loro brand lover il gusto unico e inimitabile del vero gelato al caffè.

 *EXCLUSIVE BRANDS TORINO è la prima rete di imprese italiana multisettoriale che raccoglie le imprese di alta gamma promosse dall’Unione Industriale di Torino. Lo scopo è quello di sviluppare e promuovere le eccellenze del Made in Italy presenti nel territorio piemontese. La volontà di diffondere nel mondo il “saper fare” italiano, la qualità unica del Made in Italy, l’artigianato della tradizione e la cultura del nostro territorio, sono valori che accomunano i membri della rete.

Gelato Bio: la nuova linea Pepino-Costadoro

Oggi dunque, dalla partnership tra i due storici marchi dell’eccellenza alimentare piemontese nasce la nuova linea di Gelati PEPINO – COSTADORO interamente bio (dal latte al caffè utilizzato) e composta da 4 prodotti: il famoso Pinguino, il nuovo Sorbetto al Cold Brew Coffee, l’intramontabile Coppetta e il pratico Mezzolitro, che sarà disponibile da metà giugno 2020 sia nel canale Retail che Ho.Re.Ca. 

La nuova linea bio e equosolidale di gelato al caffè PEPINO – COSTADORO

Grazie a questa collaborazione, il gelato viene prodotto con caffè vero e non più con polveri aromatizzate o semilavorati solubili.

In particolare: 

▪ Per Pinguino, Coppetta e Mezzolitro viene utilizzato il caffè liquido estratto col metodo filtro di percolazione a caldo

▪ Per Sorbetto viene utilizzato il Cold Brew Coffee, caffè liquido ottenuto col metodo di infusione a freddo.

Quattro prodotti con un denominatore comune, la massima qualità senza compromessi: 

▪ Caffè miscela 100% Arabica certificato Bio ed Equosolidale (Gold Medal all’International Coffee Tasting 2019) 

▪ Latte certificato Bio 

▪ Cacao magro Bio 

▪ Standard di sicurezza elevati (certificazioni BRC, IFS e BIO) 

▪ Gusto autentico e inconfondibile

I formati della nuova linea di gelato al caffè

1. Pinguino Bio al Caffè: gelato bio al caffè con copertura al cacao magro bio – 75g 

2. Sorbetto Bio al Cold Brew Coffee: sorbetto bio al Cold Brew Coffee, novità assoluta sul mercato, con pochissime calorie (solo 59Kcal) – 70g 

3. Coppetta Bio al Caffè: gelato bio al caffè – 80g 

4. Mezzolitro Bio al Caffè: gelato bio al caffè (disponibile solo canale Retail) – 330g

5. Mantecato Bio al Caffè: gelato bio al caffè nei formati da 1,3 kg, 3kg e 3,5kg dedicati esclusivamente al settore HO.RE.CA. (bar e ristoranti)

La distribuzione

▪ HO.RE.CA.: bar e ristoranti 

▪ RETAIL: negozi e supermercati (Carrefour, PAM, Auchan, Conad e CRAI) 

▪ EATALY: in tutti i punti vendita presenti in Italia 

▪ TEMPORARY STORE PEPINO: Stazione Centrale di Milano a partire dal 15 giugno 2020 

gelato

L’estate sta arrivando: è tempo di Cold Brew Coffee!

Il vecchio tormentone dei Righeira del 1985 “l’Estate sta finendo”, ci ritorna in mente quando invece di estate si comincia a parlare, con le sue giornate calde e afose che necessitano di energia e freschezza… e qui in Costadoro inizia inevitabilmente il tempo del Cold Brew Coffee!

Cold Brew

Ma cos’è il Cold Brew Coffee?

Il Cold Brew Coffee è una bevanda le cui origini sembrano risalire alla fine del 1600 grazie ai giapponesi, che amavano preparare questa bevanda a base di caffè (o di tè) tramite una delicata e paziente percolazione di acqua fredda attraverso la polvere di caffè (o di tè) macinata.

Il risultato portava ad un concentrato delle sue proprietà con l’esclusione quasi totale dei grassi, il che ne faceva un prodotto di lunga conservabilità ed adatto sia al consumo domestico che da gustare durante i viaggi. Si poteva infatti prepararne una scorta prima della partenza da dover poi solo allungare a piacimento con acqua calda o fredda.

Metodi simili furono utilizzati sia in Europa che negli Stati Uniti, per la preparazione di caffè concentrato da inviare alle truppe nei vari conflitti avvenuti negli anni.

Fu poi il ricercatore americano Todd Simpson a dare un’importante svolta per la preparazione sia domestica che industriale. Fu infatti intorno 1864, durante un viaggio di ricerca sulla flora peruviana, che imparò ad apprezzare la gradevole acidità del caffè preparato in infusione a freddo e poi utilizzato nelle traversate semplicemente riscaldato, al punto che ritornato in patria inventò e brevettò il Toddy, un sistema ancora oggi tra i più diffusi per la preparazione del Cold Brew Coffee.

Oggi anche le industrie si sono specializzate ed hanno raggiunto grandi capacità produttive, unite a sicurezza alimentare e grande qualità di prodotto e realizzando il Cold Brew Coffee anche in versione “gasata”.

Il Cold Brew Coffee secondo Costadoro

Costadoro si è affidata per la realizzazione del proprio Cold Brew Coffee ad una azienda del territorio, già nota per altre infusioni fredde e soprattutto a base di prodotti naturali, con la quale ha messo a punto la ricetta che per scelta etica e salutistica, prevede il solo utilizzo di acqua pura di fonte e la nostra miscela ecosolidale, biologica e certificata Fairtrade: Costadoro RespecTo.

Una miscela 100% Arabica composta da caffè provenienti da Messico, Colombia e Nicaragua, dalle gradevoli note di miele e con un leggero sentore di agrumi.

La bevanda è prodotta tramite l’infusione del caffè macinato fresco ad una determinata granulometria con acqua pura di fonte per 22 ore in tini di acciaio, mantenuti a basse temperature da un sistema di raffreddamento dedicato e mescolata regolarmente.

Questo metodo consente di estrarre tutte le gradevoli proprietà del caffè senza alterarne quelle organolettiche, riducendo anche l’apporto dei grassi.

Infatti, osservando la tabella nutrizionale esposta in etichetta vediamo che per 100ml di prodotto abbiamo solo l’1,1g di grassi e grazie alle qualità ed alla dolcezza della miscela utilizzata, la bevanda si presenta dolce e gradevole senza necessitare di aggiunta di edulcoranti, con un valore di soli 0,5g di zucchero.

Cold Brew

Parlando di caffeina

Quello che spesso preoccupa i consumatori nelle bevande a base di caffè è il contenuto di caffeina.

Ebbene, anche in questo caso potete gustare il Cold Brew Coffee di Costadoro senza preoccupazioni in merito: infatti un’intera bottiglietta da 275ml di Cold Brew Coffee Costadoro presenta un contenuto inferiore a 2 espressi realizzati con la stessa miscela, che essendo appunto un 100% Arabica ha un contenuto di caffeina molto basso.

L’analisi di laboratorio effettuata sul Cold Brew Coffee Costadoro ha infatti portato un risultato di soli 0,038mg per 100g di prodotto.

Spazio alla Fantasia

Il risultato ci porta quindi a suggerire di poter gustare il nostro Cold Brew Coffee a qualsiasi ora del giorno: bevuto puro o nelle varianti che vi suggeriamo nel piccolo ricettario qui sotto riportato, ma senza voler limitare la vostra fantasia che potrà spaziare in altre mille versioni, sia alcoliche che analcoliche.

In genere per esempio, i giovanissimi adorano il cappuccino freddo. Come realizzarlo?

Semplicissimo: prendete circa 50g di latte scremato freddo e montatelo con un semplice frullino.

Mettete circa mezza bottiglietta di Cold Brew Coffee Costadoro in un bicchiere con un po’ di ghiaccio e versatevi delicatamente il latte montato, spolverate con cacao o cannella a piacere… una perfetta merenda rinfrescante ed energetica a zero zuccheri!

Anche in versione “NITRO”

Vi siete mai chiesti che effetto può creare l’azoto unito al caffè? Bene, siamo in grado di fornirvi la risposta: ecco il Nitro Coffee Costadoro!

Utilizzando il nostro barilotto in acciaio dotato di spillatore, potrete addizionare dell’azoto (vi verranno fornite le apposite cartucce) al vostro Cold Brew Coffee Costadoro e godervi una fantastica spuma di caffè fredda, gradevolmente più dolce rispetto al semplice Cold Brew Coffee, grazie all’azione dell’azoto.

Il risultato sarà simile ad un bicchiere di birra Guinness, ma fatto di solo caffè!

Potete visionare il corretto procedimento di preparazione CLICCANDO QUI

Cold Brew

Ed ora scusateci, ma andiamo a goderci un super fresco Cold Brew Coffee alla menta… dimenticavamo: potete acquistare il Cold Brew Coffee Costadoro sul nostro e-shop CLICCANDO QUI

Buon inizio Estate a tutti!

Caffè filtro: una grande risorsa per il Take Away!

Amici baristi, avevate mai pensato al caffè filtro come alternativa da offrire nel vostro servizio take away?

La recente riapertura dei bar con il solo servizio di delivery o asporto sta portando una grande rivoluzione delle nostre abitudini quotidiane, non solo nel metodo di consumo ma anche nei prodotti che vengono offerti e somministrati.

L’espresso, anche se servito nei bicchierini monouso (e seguendo il nostro pensiero di rispetto verso l’ambiente vi suggeriamo l’utilizzo di bicchieri in materiale compostabile, come quelli disponibili nel catalogo Costadoro), rimarrà un must nel panorama delle bevande richieste all’esercente.

L’ALTERNATIVA FAVOREVOLE: IL CAFFÈ FILTRO

C’è ancora un’alternativa, che è certamente favorevole sia al cliente che al barista: il caffè filtro!

Innanzitutto precisiamo che visitando il nostro canale YouTube potrete vedere molti tutorial per preparare degli ottimi caffè filtro con differenti metodi pour over, ed anche nel nostro ultimo articolo visionabile CLICCANDO QUI parliamo del servizio take away, svolto con una particolare attenzione alla qualità ed all’esperienza che si può portare al cliente in questa particolare tipologia di servizio.

Macchina automatica per la preparazione del caffè filtro

L’asporto ha bisogno di un prodotto diverso, non certo nella qualità, ma nella preparazione e nel service, specialmente in questo periodo di restrizioni dettate negli ultimi Dcpm.

Ecco che per un servizio rapido e qualitativo ci vengono in aiuto le macchine automatiche per la preparazione del caffè filtro che unite ad un thermos professionale, ci consentono di avere 3-4 porzioni di ottima bevanda sempre pronta e che in pochi minuti ne possono preparare altrettante dosi.

Nel mondo, circa il 65% del caffè è servito nella modalità “filter”, quindi i modelli di batch brew coffee maker in commercio sono davvero molti.

In Italia questo metodo di estrazione della “nera bevanda” (che in realtà non dovrebbe essere così nera, ma perlopiù di un marrone ambrato abbastanza trasparente, tipo un infuso di te nero) non è ancora molto diffuso, ma siamo certi che l’imposizione del cambio della modalità di fruizione porterà i clienti a scoprire i piaceri offerti dall’avere un bel bicchiere di ottimo caffè filtro che può inoltre mantenere la temperatura ottimale per diverso tempo e che anche da freddo, acquisendo note aromatiche differenti, sarà una gradevole sorpresa per il nostro palato.

QUALI STRUMENTI UTILIZZARE?

Costadoro ha quindi pensato di proporre a due modelli di macchine per la preparazione dei caffè filtro:

  • Uno professionale dotato di diffusore a pioggia per l’acqua calda, di un sistema meccanico manuale per il controllo dell’infusione e di un thermos che garantisce la tenuta della temperatura per oltre 3 ore. Si tratta del modello KBTS 8-Cup Polished Silver dell’olandese Moccamaster: solida, affidabile, elegante e dalle dimensioni ridotte, ma con performance qualitativamente molto elevate.
Modello KBTS 8-Cup Polished Silver dell’olandese Moccamaster
  • Per coloro che volessero effettuare un investimento meno impegnativo, ma avere comunque la possibilità di preparare 2-3 tazze di caffè filtro da travasare successivamente in un thermos, proponiamo un modello domestico della Electrolux: EFK 5110 con ottime performance ad un prezzo vantaggioso.
Modello Electrolux EKF 5110

Ricordate che questi modelli di macchine per la preparazione del caffè filtro, hanno sempre necessità di un filtro di carta che andrà abbondantemente risciacquato prima di porvi il caffè macinato all’interno.

Esempio di filtri Moccamaster

NON DIMENTICHIAMO IL CAFFÈ!

Il caffè per la preparazione filtro è differente sia da quello per espresso che da quello per moka.

Noi di Costadoro vogliamo essere sicuri di fornirvi sempre il prodotto adeguato alla preparazione che andrete a realizzare.

Così se vi piace preparare la moka, troverete sia tramite i nostri agenti che sul nostro e-shop le lattine da 250g di caffè 100% Arabica con un profilo di tostatura leggermente più marcato, così come potrete avere sempre nello stesso formato le nostre miscele per espresso, caratterizzate da un’aroma intenso e deciso. Per il caffè filtro il processo di torrefazione è differente, con una curva di tostatura più breve al fine di preservare i sentori fruttati e dolci delle nostre miscele sempre 100% Arabica e sempre disponibili in lattine da250g, con le quali potrete preparare circa 4 litri di caffè.

QUALCHE ESEMPIO DI MISCELA PER CAFFÈ FILTRO

Miscela Costadoro Arabica per filtro: realizzata con una sapiente miscelazione di caffè qualità Arabica provenienti dal Brasile e dall’Honduras, con note di nocciola, cioccolato e rabarbaro; caratterizzata da un’acidità leggermente pronunciata di frutti rossi che si mescolano al fragrante aroma di spezie.

Lattina da 250g di miscela Costadoro Arabica macinata per filtro

Miscela Costadoro RespecTo per filtro: la miscela di caffè qualità Arabica biologici e certificati 100% Fairtrade provenienti dal Colombia, Messico e Nicaragua, caratterizza per i sentori di cioccolato e biscotto, con una gradevole acidità di frutti rossi.

Lattina da 250g di miscela Costadoro RespecTo macinata per filtro

La macinatura di queste miscele per caffè filtro è leggermente più grossa di quella effettuata per la moka, proprio per permettere una percolazione dell’acqua in 4 -6 minuti ed estrarre così tutte le proprietà di questi particolari caffè, ottenendo il nostro filter coffee to go!

Non ci resta che invitarvi a visitare i nostri coffee shop, i nostri bar o il nostro e-shop, scegliere il caffè su misura per voi e ritrovarci quanto prima per una gustosa tazza di caffè filtro o un’intensa  tazzina di espresso, brindando tutti insieme ad un nuovo inizio!

Costadoro Delivery Map: scoprila su Google Maps!

Costadoro mette a disposizione su Google My Maps la Costadoro Delivery Map: la mappa costantemente aggiornata dei Bar e Ristoranti Costadoro, che hanno attivato il servizio di Delivery per i propri clienti.

ISCRIVI SUBITO LA TUA ATTIVITÀ ED ENTRA ANCHE TU NELLA COSTADORO DELIVERY MAP!

Scrivi una mail a infoespresso@costadoro.it indicando i seguenti dati della tua attività:

  • Nome della tua attività;
  • Indirizzo della tua attività (Via, Città, CAP e Regione);
  • Offerta proposta per il Delivery;
  • Opzioni di contatto;

CLICCA QUI per aprire la Costadoro Delivery Map su Google My Maps

Riapertura delle attività commerciali: alcune riflessioni

Quando le attività ristorative riapriranno la parola d’ordine sarà: garanzia e sicurezza. Riflessioni per una serena riapertura.

È con positività che vogliamo iniziare questa riflessione, oltre che con un pensiero rivolto alle persone che soffrono, perché dobbiamo sforzarci per essere orientati ad una ripartenza e riapertura delle attività commerciali con grinta.

Quando il momento arriverà ci saranno parecchie cose da modificare, ma una su tutte sarà imperativa: dare ai gestori ed ai clienti la garanzia che la loro sicurezza non è messa in discussione!

La pandemia creata dal COVID-19 che ha coinvolto tutti indistintamente, porterà ad un inevitabile “cambiamento”.

I consumatori indotti dalla imponente campagna mediatica sulle norme igieniche, comportamentali e sanitarie saranno molto più attenti nella scelta della loro consumazione al bar.

Non basterà più servire un buon caffè ed un sorriso carismatico, perché verranno presi in considerazione anche altri aspetti dopo la tanto attesa riapertura dei vostri bar.

Certo non sarà facile, ma chi riuscirà ad offrire queste misure e a migliorare la gestione nella propria attività avrà maggiori opportunità di riprendersi anche da un punto di vista economico. Noi come Costadoro abbiamo già provveduto a realizzare, per i clienti che lo desiderano, un dispositivo di riapertura ad un prezzo speciale, composto da uno di schermo di protezione inclinato in policarbonato e con un’adatta area aperta per il passaggio degli alimenti.

Schermo protettivo Costadoro in policarbonato

Nessun compromesso con la qualità.

Vediamo che la crisi sta spingendo le persone a fare scelte di risparmio, e questo è corretto.

Purtroppo vediamo anche che i nuovi standard di sicurezza che tutte le aziende devono adottare hanno dei costi, ed in alcuni casi le portano a fare scelte differenti sul piano degli investimenti.

Noi di Costadoro siamo e vogliamo continuare ad essere un punto di riferimento per tutti voi, vogliamo continuare ad essere un “Orgoglio Italiano” e vi possiamo garantire che non scenderemo a compromessi con la qualità dei nostri prodotti, anzi: dove possibile siamo andati a migliorarli, come ad esempio nelle lattine, nelle cialde e nelle capsule che i nostri baristi possono vendere per mantenere un filo di collegamento con i loro clienti.

Lo stabilimento Costadoro a Torino, illuminato con il tricolore italiano

Prima della riapertura.

Ci sarà il tempo della riapertura al pubblico, ma prima ci dovrà essere il tempo della Vostra riapertura, con parecchie cose da attuare nei tempi giusti affinchè non rischiate di trovarvi impreparati o che, con la ripresa simultanea in caso di necessità, vi siano i tecnici oberati di lavoro.

Ci sentiamo quindi in dovere, quali vostri colleghi in questa fase, di fornirvi un elenco di accortezze tecniche da attuare messe a punto con il nostro responsabile della formazione ed il team tecnico di Costadoro per una ripresa al top!

Nel caso specifico delle attrezzature per la preparazione dell’espresso, per quanto le possiamo aver lasciate pulite ed in ordine, occorrerà effettuare un trattamento specifico al fine di ottimizzare la riapertura stessa.

I sistemi di trattamento dell’acqua.

Prima di tutto, in base al vostro sistema di trattamento dell’acqua dovrete effettuare i seguenti controlli:

Addolcitore tradizionale

Addolcitore tradizionale: effettuare la rigenerazione delle resine con la solita modalità (1 kg circa di sale grosso e spurgo per 45/60 minuti) prima di accendere la macchina.

Addolcitore automatico

Addolcitore automatico: verificare che la vasca sia pulita. Suggeriamo di togliere tutto il sale presente e pulire la vasca se possibile, perché la sosta prolungata potrebbe aver agevolato la formazione di alghe o residui. In ogni caso verificate che ci sia abbastanza sale nella vasca ed attivate la rigenerazione in manuale per consentire un completo ricambio dell’acqua.

Depuratore a cartuccia (Brita)
Depuratore a cartuccia (Brita) – Particolare

Depuratore a cartuccia (Brita): il vostro depuratore ha un piccolo tubicino nero laterale. Aprite il rubinetto che si trova in corrispondenza del tubo e fate spurgare almeno 5/8 litri di acqua in un contenitore. Quindi richiudete il rubinetto.

Depuratore a cartuccia (BWT)

Depuratore a cartuccia (BWT): in base alle prescrizioni segnalate sul libretto di manutenzione i depuratori BWT andrebbero sostituiti. Rendendoci conto che non sarebbe possibile effettuare questa operazione sia per i tempi tecnici che per i costi, vi suggeriamo anche su questi filtri di effettuare un abbondante risciacquo e ricambio dell’acqua in essi contenuta. Procedere con la chiusura dell’arrivo dell’acqua, svitare il tubo che va alla macchina da caffè e riaprire l’acqua piano per far defluire almeno 5/8 litri di acqua in un contenitore. Quindi ricollegare il tubo. Essendo però questa una operazione che non per tutti potrebbe essere facile o agevole, nel caso non vi sentiate sicuri di farlo, sarà sufficiente far passare una maggiore quantità di acqua attraverso i gruppi erogatori appena accesa la macchina.

La macchina per espresso.

Sarebbe consigliabile accendere la macchina per espresso uno o due giorni prima della riapertura così che, se si riscontrassero dei problemi, ci sia il tempo per consentire l’intervento dei tecnici.

Una volta accesa la macchina senza che vada in temperatura, fare erogare acqua dai gruppi per almeno 5 minuti (se la macchina lo consente: alcuni modelli non erogano finché la macchina non è calda).

Nel caso di macchine multiboiler erogare acqua per circa 1 minuto, quindi dare il tempo al gruppo di ricaricare e ripetere l’operazione almeno 3 o 4 volte.

Quando la macchina sarà calda (per sveltire la procedura potete aprire i rubinetti delle lance vapore che inizieranno ad erogare vapore dopo un tempo variabile da 15 a 25 minuti), occorre procedere al cambio dell’acqua nel boiler tramite il prelievo dall’erogatore dell’acqua calda (per non sprecare l’acqua potremo utilizzarla per le pulizie del locale). A questo punto la nostra macchina sarà pronta per la preparazione degli espressi.

Il macinino.

Macinino – Il grinder

Il grinder dovrebbe essere stato lasciato completamente vuoto, senza caffè in grani o macinato. Qualora fossero rimasti dei residui, sarebbe meglio buttarli in quanto sono certamente irranciditi, quindi procedere ad una buona pulizia della campana. Se non abbiamo un prodotto apposito (come il Puly Hopper o il Puly Barigienic) possiamo lavarla con acqua calda ed un detergente neutro, risciacquarla bene e farla ben asciugare.

Macinino – Le macine

Passiamo ora alle macine del vostro macinino, dove sarà rimasto un residuo di macinato (salvo che non abbiate pulito le macine con il Puly Grind prima di chiudere). 

OVVIAMENTE NON DOVETE SMONTARE NULLA E NEMMENO SVITARE COMPLETAMENTE LA GHIERA!

Sarà sufficiente svuotare le macine dai grani macinandoli e se disponibile, aspirare bene i residui con un aspirapolvere e pulirle con l’apposito prodotto (Puly Grind).

Qualora non ne siate in possesso, fate macinare almeno 6 dosi di caffè che andrà buttato. Sarebbe opportuno procurarsi il Puly Grind per poter poi effettuare la corretta manutenzione ordinaria (potete chiedere al vostro rappresentante che nel caso sarà anche in grado di illustrarvene l’utilizzo).

Macinino – Il dosatore

Per chi ha un macinino con dosatore, sarà bene pulire quindi il dosatore con carta e Puly Barigienic per le pareti ed il fondo del dosatore, oppure con la carta ed un pennello; in ultimo le pareti degli spicchi pulendoli dalla parte del foro di uscita del caffè.

La prova.

Una volta eseguite tutte queste procedure potete provare ad erogare degli espressi per verificare che non vi siano perdite dai lati della coppa portafiltro. Potrebbe accadere a causa delle guarnizioni che si sono seccate.

Fate un po’ di espressi per vedere se la situazione si stabilizza, se persiste fatelo presente al vostro rappresentante che si occuperà di farvi avere delle nuove guarnizioni appena possibile. Ed ora siete pronti, ma non scordatevi di programmare le nuove proposte per la riapertura.

Il decalogo della tranquillità.

Tutti dopo questo periodo, avremo necessità di evasione, di dialogo e di normalità, ma avremo bisogno che tutto questo avvenga con la minore preoccupazione possibile.

A questo proposito Costadoro non vuole essere solo un fornitore di prodotti, ma un partner attivo nello sviluppo del vostro business;  il nostro team di esperti in questo periodo si è più volte riunito e basandosi anche su studi effettuati in altri paesi e sull’osservazione delle esigenze lavorative del settore dei pubblici esercizi, ha stilato una serie di suggerimenti facilmente applicabili per mettere sia il cliente che il barista a proprio agio; riteniamo che questi suggerimenti siano utili per la riapertura di un ”Bar di successo”. È per questo motivo che la parola chiave di questo cambiamento sarà: differenziazione.

  1. Ottimizzare il molto tempo libero a disposizione è fondamentale per pianificare un rientro spumeggiante con nuove proposte per i vostri clienti. Vi ricordiamo che tramite il sito www.costadoro.it potete accedere al nostro canale YouTube dove troverete tutti i video informativi, sia sull’espresso che sui metodi di estrazione filtro (questi ultimi saranno sempre più utilizzati, in quanto ideali per il consumo da asporto);
  2. Fermatevi! Valutate il vostro locale, guardatelo dall’esterno con gli occhi del consumatore, come se foste voi a dover decidere se entrare e ricordandovi che è questo il momento in cui verrà fatta una scelta. La comunicazione esterna sulla vostra offerta potrà fare la differenza. Rimodulate (se necessario e se possibile) gli spazi interni, in modo che i clienti si sentano maggiormente a loro agio. Se siete dotati di dehors, fate in modo che i vostri clienti non debbano entrare per consumare, ed offrite loro il servizio come se fossero al banco;
  3. Se siete almeno in due, create un servizio di presa degli ordini per le persone in coda all’esterno, eventualmente anche tramite WhatsApp, in modo da snellire il servizio ed agevolare chi preferisce una colazione “take away” e dotatevi di veloci sistemi di pagamento on line (da satispay al pos contactless), ma soprattutto realizzate delle promozioni con tessere prepagate omaggiando prodotti di consumo casalingo: lattine di caffè, capsule e cialde o buoni spesa da utilizzare a piacimento nel vostro locale. Queste soluzioni agevolano il cliente, lo fidelizzano ed accelerano il momento del pagamento;
  4. Predisponete all’ingresso un piccolo corner per poter disinfettare le mani (all’estero è di normale uso già da tempo in molti locali pubblici) ed almeno uno tenetelo sempre a disposizione per voi dietro al bancone. Date evidenza al vostro processo lavorativo esponendo il vostro piano di sanificazione e le vostre regole di attenzione nella sanificazione e nella gestione dei fornitori in piena regola con il sistema HACCP. Altri suggerimenti tecnici li potete trovare sul blog di Arabica100per100;
  5. Verificate che i servizi igienici siano sempre dotati di tutti i materiali indispensabili e che i dispenser siano sempre carichi. Predisponete una tabella visibile degli orari di pulizia, oltre a fornire evidenza di organizzazione e cura del cliente; vi tutelerà in caso di contestazioni;
  6. Disponete le tazzine da caffè sulla macchina in modo ordinato e con i manici rivolti verso l’operatore, ed evitate di appoggiare strofinacci ed altri oggetti sopra di esse. Prendete sempre le tazze per il manico ed evitate di toccare i bordi con le mani, oggi più che mai. A differenza di quanto sempre sostenuto, il pericolo in questo momento non è la polvere, motivo per cui è meglio sistemare le tazze con l’imboccatura rivolta verso il basso;
  7. Offrite la possibilità di scegliere al posto della tazzina classica il bicchierino in carta e la palettina monouso e predisponetevi con dei contenitori appositi per il servizio da asporto per la colazione. Costadoro ha già disposizione i nuovi bicchierini in carta compostabili e le palettine in bambù biodegradabili;
  8. Organizzate gli espositori della pasticceria e del salato in modo che i clienti non abbiano libero accesso ed impedendo la possibilità di toccare più prodotti; assicuratevi di avere gli strumenti adatti per non toccarli voi stessi con le mani;
  9. Dotatevi possibilmente di un generatore di ozono per purificare e sanificare l’aria che respirate, si trovano in commercio a partire da 40,00 €;
  10. Se non siete un bar di Servizio (autogrill, ospedali ecc. ecc.) dovete essere un bar di Esperienza: cercate e valutate l’esperienza più adatta a voi o al vostro locale e da far vivere ai vostri clienti (dalla scelta della miscela di caffè, alle preparazioni filtro, dalle farciture al momento dei croissant, alla grande varietà di preparazione di cappuccini, anche con alternative al latte vaccino come il latte di soia, di riso, di avena, etc.)
Manuela Fensore al Factory

La vostra forza: la personalizzazione.

Studiando quanto appare oggi sui vari siti di aziende specializzate, docenti di marketing, esperti nutrizionisti, manager della sicurezza ed altro, abbiamo imparato moltissimo; purtroppo e giustamente tutti si tengono sul vago per poter abbracciare una maggior quantità di utenti.

Noi vorremmo invece potervi dare un supporto personalizzato al settore che crediamo di conoscere bene da molto tempo.

Prima di tutto sappiamo che i vostri locali sono molto diversi tra loro, che variano dai 40 ad oltre i 200 mq. e quindi le soluzioni devono essere studiate ed applicate singolarmente, inoltre abbiamo ben presente le vostre distribuzioni geografiche ed i diversi bacini di utenza.

Ed ecco che già solo tenendo in considerazione questi parametri la differenziazione del servizio diventa un punto centrale.

Alcuni esempi.

Prendiamo ad esempio un locale di medie dimensioni in centro a Torino, con un’utenza settimanale prevalente di titolari e commessi di negozi commerciali ed uffici.

Avrà bisogno prevalentemente di organizzarsi per la consegna a domicilio con un’elevata qualità del servizio per distinguersi, come ad esempio la preparazione del caffè filtro o del te direttamente dal cliente: si arriva con il caffè appena macinato o il te in foglie, una french press ed un thermos di acqua bollente e si prepara la bevanda direttamente sul posto. Il tempo di uno scambio di battute e di opinioni, il pagamento (sempre meglio se contactless) e via verso un altro cliente.

Un piccolo locale in zona popolare invece, dove l’utenza principale è formata da clienti che si fermano per il caffè o la prima colazione prima di recarsi al lavoro, potrà prediligere un servizio di asporto personalizzato: ogni giorno farà compilare ai suoi clienti un foglio oppure tramite WhatsApp, con la richiesta per il giorno successivo (es. croissant all’albicocca, cappuccino con bevanda di avena bello caldo), orario previsto di arrivo alle ore 07:35. Ed il barista avrà già la sua mise-en-place da asporto, con la brioches nel sacchetto e l’avena nel frigo in modo da agevolare e sveltire il servizio.

Questi sono solo un paio di esempi di come potranno cambiare le modalità del servizio, sempre rimanendo nell’osservanza delle disposizioni di sicurezza ministeriali.

Non dimentichiamo la formazione.

A tal proposito, sia che siate dei professionisti navigati o dei giovani apprendisti con tanta voglia di imparare, Costadoro promuove una serie di corsi di formazione professionale presso la propria Academy.

Lab Academy corsi Costadoro
Momenti di formazione nella Costadoro Academy di Torino

Vi suggeriamo infine di adeguare i prezzi durante la riapertura, in base ai maggiori costi sostenuti per gli articoli di consumo (gel sanificante, bicchieri monouso, sacchetti, etc.) ed alla maggior cura necessaria al nuovo servizio.

Per qualsiasi delucidazione potete contare sulla consulenza dei nostri referenti di zona, oppure contattando direttamente la sede tramite mail, scrivendo a corsi@costadoro.it

La sede Costadoro si illumina con il Tricolore Italiano

Martedì, 21 aprile 2020 – A partire da questa notte, il Tricolore illumina la sede di Lungo Dora Colletta della Costadoro SpA, azienda torinese produttrice di caffè per il canale HO.RE.CA che rappresenta oggi una delle più fiorenti realtà industriali del nord Italia.

“La scelta di questo gesto simbolico viene dalla nostra volontà di rivolgere un pensiero e un ringraziamento non solo a tutto il personale sanitario e alle forze dell’ordine impegnati in prima linea nella lotta al Coronavirus ma anche a tutti i nostri dipendenti e clienti che stanno vivendo una dura prova” – afferma Giulio Trombetta, Amministratore Delegato dell’Azienda. “Vogliamo, con il Tricolore proiettato sulla facciata dello stabilimento produttivo, dimostrare il nostro senso di appartenenza al Paese e la nostra vicinanza a tutti coloro che stanno attraversando un momento di profonda difficoltà. Un segno di speranza per tutti, al fine di rimarcare ancora una volta lo spirito di coesione con cui l’intera nazione sta lottando contro il virus. Con pazienza e impegno ne verremo fuori. Insieme.”

Riapertura
Lo stabilimento torinese di Costadoro S.p.A. illuminato con il tricolore della Bandiera Italiana

L’Azienda sta attuando fin dall’inizio dell’emergenza sanitaria una serie di misure volte a preservare al massimo la sicurezza per i propri dipendenti e garantire il servizio: la modalità di lavoro in smartworking per tutti i ruoli che lo permettono e la dotazione di protezioni personali per chi è rimasto in azienda, tra cui mascherine, guanti e la distanza fisica di sicurezza dagli altri lavoratori.

A proposito di Costadoro Caffè: 

Costadoro, produce caffè tostato per il settore dei pubblici esercizi e rappresenta oggi una delle più fiorenti realtà industriali del nord Italia.

Con oltre 200 milioni di tazzine servite all’anno ha una connotazione mondiale di primo piano essendo presente in oltre 40 Paesi (circa il 55% della quantità di caffè tostato all’anno è destinato a mercati esteri).

Grazie all’attenzione e alla cura impiegata nella produzione del caffè l’azienda – la cui storia inizia nel 1890 a Torino – si è guadagnata un ruolo di primordine sul mercato internazionale e oggi il marchio Costadoro è un punto di riferimento fondamentale nella diffusione della cultura del caffè espresso italiano nel mondo.

L’innovativo processo di lavorazione del caffè eseguito da Costadoro avviene nel pieno rispetto di una tradizione secolare che ha nell’approvvigionamento, nella tostatura e nella selezione i principali motivi di distinzione, coniugandoli all’impiego di tecnologie avanzate e alla costante ricerca in campo scientifico. 

La caffettiera Napoletana, un rito dalle antiche origini, non italiane!

Ebbene si, la mitica “Napoletana”, orgoglio partenopeo ed inseparabile compagna di Eduardo de Filippo, non è stata inventata in Italia!

Fabio Verona, Responsabile qualità e formazione Costadoro, ci guida tra le origini e la vera storia della famosa caffettiera Napoletana con curiosità, nozioni storiche e corretti metodi di utilizzo.

Inutile fiondarsi su Google per cercare notizie: ecco qui la storia della famosa caffettiera ad inversione!

Partiamo dall’inizio: era il 1806 quando Hadrot, subito seguito nel 1815 da Sené (entrambi stagnini parigini) presentavano due modelli di caffettiere simili ad una napoletana. Il primo modello ad inversione fu la caffettiera-Sené, una sorta di kit composto da 3 pezzi (bollitore, filtro e caffettiera) tenuti insieme da 2 morsetti in rame.

Questi modelli erano prodotti con una lega non molto salubre, chiamata fer-blanc, la cosiddetta banda stagnata che si diceva rilasciasse molti residui nella bevanda ottenuta.

Nel 1820 lo stagnino (in francese ferblantier) parigino Jean-Louis Morize brevettava una modifica della sua prima caffettiera (1814) ad inversione a doppio filtro, adatta per preparare il caffè senza ebollizione e senza evaporazione e realizzata in materiali più nobili del fer-blanc, come il rame. Nasceva l’antesignana della attuale caffettiera Napoletana, fondamentalmente immutata da 200 anni!

Collezione Enrico Maltoni – tratto dal libro “Coffe Makers” – Autore Enrico Maltoni e Mauro Carli

Dove si possono reperire le informazioni originali sulla storia della caffettiera Napoletana?

È stata una lunga ricerca tra le biblioteche on line della Francia, dove attraverso i loro link abbiamo reperito un manoscritto del 1820 digitalizzato grazie a Google e nel quale a pag. 548 è ben descritto il suo processo inventivo e dove sono menzionati per meriti di invenzioni similari molti altri personaggi precedenti.

Copertina del Mémorial Universel de l’Industrie Française

Inoltre potete trovare molte altre notizie sul periodo storico del caffè a cavallo tra il 1850 e la prima grande guerra sul libro “le café perfectionné”.

Se poi siete interessati alla storia delle macchine da caffè in generale, potete avere approfondimenti consultando il bellissimo libro Coffe Makers di Enrico Maltoni e Mauro Carli dal quale abbiamo tratto alcune immagini della caffettiera Napoletana.

Altre curiosità sulla caffettiera Napoletana

Pensate che la caffettiera Napoletana divenne talmente famosa e di uso comune che la possiamo trovar rappresentata in molti dipinti, uno addirittura intitolato “frutta e caffettiera” di Henrì Matisse, opera del 1898.

Tornando in Italia non possiamo non citare la mitica commedia di Edoardo De Filippo, “questi fantasmi” nel quale il grande attore spiega a “o professò” come preparare il caffè con la caffettiera Napoletana.

Una particolarità è che Edoardo cita “o cuppetiello” da lui utilizzato per preservare i profumi all’interno della “cuccumella”, ma che era in realtà conosciuto ed usato nelle originali versioni per impedire all’aria di fuoriuscire, consentendo quindi all’acqua di lambire il caffè per il tempo desiderato. Una volta tolto, la fuoriuscita dell’aria consentiva di terminare l’estrazione e ottenere quindi un caffè o più forte o più delicato.

Riempimento del filtro della caffettiera Napoletana con il caffè macinato

La caffettiera Napoletana oggi

Oggi troviamo in commercio delle bellissime caffettiere Napoletane in acciaio, in rame o addirittura in porcellana.

Di qualsiasi materiale sia la base della vostra Napoletana, come già si scriveva nel memoriale parigino del 1820, basterà mettere dell’acqua limpida e del buon caffè per ottenere una bevanda squisita!

Le regole immutate nel tempo

Come preparare un caffè perfetto con la caffettiera Napoletana?

Riempire appena al di sotto del foro di sfiato la parte inferiore della caffettiera con l’acqua (suggeriamo acqua naturale possibilmente di bottiglia con un residuo fisso compreso tra i 50 ed i 150 ppm) e porla sul fuoco.

Nel frattempo riempire con caffè macinato di ottima qualità il filtro, creando una lieve montagnola e chiudere con attenzione il filtro a vite.

Quando l’acqua avrà preso bollore togliere la parte inferiore della caffettiera dal fuoco, infilare la parte superiore contenete il filtro e capovolgerla con attenzione, attendendo che l’acqua scenda delicatamente attraverso il caffè.

Processo di preparazione della caffettiera Napoletana- tratto dal libro “Coffe Makers” – Autore Enrico Maltoni e Mauro Carli

Personalmente ho sviluppato una tecnica che trovo più semplice in quanto non prevede il capovolgimento della cuccuma e fornisce il medesimo risultato.

Potete trovare il video della spiegazione in un articolo apparso sul blog arabica100per100 CLICCANDO QUI.

Quale caffè utilizzare nella caffettiera Napoletana?

La regola è sempre la stessa: un caffè di ottima qualità!

Quando prepariamo la Napoletana però dobbiamo ricordarci che la percolazione solitamente è più lenta, in quanto la dose è leggermente superiore rispetto alla moka ed in più non abbiamo la pressione, quindi se utilizziamo un caffè tostato non troppo scuro eviteremo di avere una bevanda dal gusto decisamente amaro.

In Costadoro consigliamo il nostro caffè macinato per filtro RespecTo; un caffè 100% Arabica, totalmente biologico e certificato 100% Fairtrade a sostegno dei produttori e con un profilo di tostatura leggermente più chiaro: questo vi consentirà di ottenere una bevanda gradevole e dal delicato sentore di frutta fresca e cioccolato.

Ricordatevi che maggiore sarà la presenza di qualità Robusta nella miscela che andrete ad acquistare e maggiore potrà essere il sentore di amaro, di cacao, di noce ed a volte di legno bruciato e cenere (dovuto ad una tostatura più spinta), mentre maggiore sarà la percentuale di Arabica e più elevati saranno i sentori dolci.

In ultimo ricordiamo quanto scritto nell’articolo del Blog Costadoro sulla più moderna Moka e soprattutto sulla conservazione del caffè  che vale assolutamente anche per la cara vecchia cuccumella!

Buon caffè a tutti!

Fabio VeronaResponsabile qualità e formazione Costadoro e autore del blog arabica100per100

Il mondo del caffè monoporzionato secondo Costadoro

Le capsule e le cialde nel settore Ho.Re.Ca. 

Come molti sapranno quest’anno ricorrono i 130 anni dalla fondazione della Costadoro Caffè e il nostro spirito è rimasto immutato negli anni, ma da attenti imprenditori ci siamo costantemente aggiornati, guardando il mercato ma soprattutto ascoltando le richieste dei nostri clienti.

Ed è così che è nata la nostra linea dedicata al monoporzionato di cialde e capsule.

Il primo dei fattori presi in considerazione è stato quello che da sempre ci contraddistingue: la qualità del prodotto.

Mai e poi mai avremmo potuto cedere alla facile tentazione di utilizzare del caffè più scadente da mettere dentro al monoporzionato, solo per il fatto che non lo si sarebbe potuto vedere.

Siamo un’azienda fatta di persone che hanno l’abitudine di guardare in faccia gli altri con lo spirito pulito e non avremmo più potuto essere così sereni.

Volendo continuare a rivolgerci al nostro cliente principale, cioè il barista ed il ristoratore, la scelta è stata facile: prendiamo le nostre miscele di punta e le ottimizziamo per l’utilizzo nelle macchine del monoporzionato.

E così è stato. 

monoporzionato costadoro
La gamma di capsule e cialde Costadoro

La nascita delle cialde e delle capsule Costadoro Espresso e Costadoro Coffee Lab 100% Arabica. 

Il risultato è stato all’altezza delle aspettative, riuscendo ad ottenere dal nostro monoporzionato in fase di erogazione un ottimo espresso con caratteristiche molto simili a quello realizzato con macchine tradizionali.

Ma perché, vi chiederete, avete fatto questa scelta?

Semplice, per agevolare tutti quei clienti desiderosi di poter offrire un ottimo prodotto, costante e di qualità, anche se con una frequenza magari saltuaria e con dei consumi ridotti, che non consentirebbero la medesima “tazza” se non con degli antieconomici sprechi di prodotto, e spesso con dei costi di gestione e un’occupazione di spazio eccessiva rispetto all’esigenza. 

Abbiamo pensato in modo specifico ai ristoranti, ai circoli, alle attività che aprono magari solo in alcune giornate della settimana come gli agriturismi, e che senza volere scendere a compromessi, possono in questo modo servire un ottimo espresso Costadoro ai loro clienti.

Poi, grazie alla grande qualità dimostrata, le richieste sono aumentate ed anche i privati hanno iniziato a manifestare interesse per il nostro monoporzionato: uffici, studi professionali, attività di ogni genere che desideravano poter offrire ai loro clienti (e potersi concedere loro stessi) delle gradevoli pause.

È in quel momento che abbiamo realizzato anche le capsule Nespresso®* compatibili, con la qualità di sempre, senza compromessi.

*Il marchio Nespresso non è di proprietà di COSTADORO SPA né di aziende ad essa collegate.

Costadoro capsule compatibili Nespresso® 100% Arabica

Le differenze tra i vari prodotti

Certo, il risultato non può essere paragonato alle capsule FAP o alle cialde ESE da 44mm che vengono proposte al settore Ho.Re.Ca., in quanto la quantità di caffè macinato che si può mettere all’interno è decisamente inferiore.

Nelle capsule compatibili la dose massima consentita è di 5 – 5,5 grammi contro i 7 – 7.5, ma seppur con meno corpo il gusto e la pulizia in bocca, l’assenza di astringenza e la freschezza delle arabiche utilizzate sono gradevolmente percepibili.

Se siete incuriositi sulle differenze tra questi tipi di prodotti potete leggere un articolo scritto dal nostro Responsabile qualità e formazione, Fabio Verona, direttamente sul suo blog cliccando QUI.

Ma vorremo spiegarvi qualcosa in più sui nostri prodotti dal mondo del monoporzionato, sulle loro caratteristiche e sulla loro produzione

Le miscele contenute nel monoporzionato e le loro caratteristiche 

Costadoro Espresso

Le capsule e le cialde Costadoro Espresso sono realizzate con una miscela composta da un 90% di pregiate qualità Arabica centroamericane, precisamente provenienti dalla regione dell’Alta Mogiana in Brasile, dalla regione di Marcala in Honduras. Si tratta di caffè curati in modo particolare.

Il brasiliano è raccolto con un metodo industriale, quindi selezionato per avere solo le ciliegie mature e successivamente fatto essiccare in speciali forni ad aria che consentono al chicco di assorbire tutti gli zuccheri e le fibre dalla drupa.

Il caffè così ottenuto è quello che consente al vostro espresso di avere una buona dolcezza e un particolare sentore di cacao.

L’Honduras proviene da piantagioni di altura, dopo un attento raccolto effettuato manualmente, i frutti sono immediatamente spolpati e lavati per determinare nel chicco le note dolci e floreali che poi si ritrovano a donare equilibrio alla tazza.

A questi viene aggiunto un 10% di qualità Robusta, proveniente dall’India, per completare la pienezza del corpo donando note di mandorla.

Costadoro Coffee Lab

Le capsule Costadoro Coffee Lab sono invece confezionate con una miscela 100% Arabica. In questa miscela sono sapientemente bilanciate le Arabiche già presenti nel Costadoro Espresso.

Il Mastro Tostatore di Costadoro ha ottenuto così una miscela che porta in tazza sapori freschi, un espresso con un corpo medio e con note di cioccolato e leggere note di frutti rossi, il tutto gradevolmente addolcito dalle note di miele, per lasciare il vostro palato pulito e arricchito di piacevoli sapori alla fine di un pasto, all’inizio di una giornata o in una pausa lavorativa. 

Una dolce e piacevole pausa a casa, accompagnata da un buon espresso

La produzione del monoporzionato Costadoro 

Costadoro è fiera delle sue origini e quando possibile crea sinergie con le aziende del territorio: queste attenzioni l’hanno fatta rientrare nel prestigioso gruppo di eccellenze piemontesi Exclusive Brands Torino.

Per la produzione della linea del monoporzionato ci appoggiamo ad aziende esterne ed una di queste si trova proprio a pochi chilometri da noi.

È un’azienda dinamica ed a conduzione famigliare, dotata di moderne tecnologie che ci garantisce la continuità della passione e della cura che noi mettiamo nella preparazione della miscela. La vicinanza ci consente di poter tostare il caffè ed immediatamente spedirlo per la lavorazione.

Al suo arrivo il caffè viene macinato e subito incapsulato: in questo modo tutti i profumi ed i sapori si mantengono per un tempo decisamente più lungo. Inoltre, in fase di lavorazione, prima che ogni singola capsula venga racchiusa nel suo involucro protettivo, Viene immessa una piccola quantità di anidride carbonica per migliorarne la conservazione.

Nei prossimi articoli Vi parleremo più nel dettaglio di come avviene la produzione, magari con qualche informazione tecnica che stimolerà la vostra curiosità.

Ed ora, se volete ulteriori informazioni, non vi resta che contattare il nostro Numero Verde 848 887722 o scriverci attraverso il nostro form per essere ricontattati in brevissimo tempo e scoprire con un nostro consulente tutte le opportunità che Costadoro ha riservato per Voi, oltre ovviamente a poterVi recare per un acquisto diretto presso il nostro flaghship store Costadoro Social Coffee Factory, presso i migliori bar Costadoro, o sul nostro e-shop cliccando QUI.

Buon Espresso! 

Come conservare il caffè a casa con i consigli di Costadoro

Ciao a tutti, nel precedente articolo ci siamo lasciati con una domanda riguardo il caffè per casa: Come conservare il caffè a casa?

Ed eccomi qui a fornirvi tutte le risposte alle vostre domande.

Se manca qualcosa o avete altre curiosità, scrivete a infoespresso@costadoro.it e vi risponderemo!

Il caffè va conservato in frigo oppure no?

Partiamo proprio dalla nostra domanda più classica inerente al Come conservare il caffè a casa.

Per rispondere però, come da mia abitudine, prima vi illustro alcune caratteristiche del caffè che vi aiuteranno a scegliere la risposta più corretta.

In primis il caffè è un prodotto ricco di anidride carbonica, elemento fondamentale per la formazione della crema nell’espresso, un po’ meno importante per le preparazioni in filtro, fondamentalmente inutile nella preparazione moka, ma non per questo da non tenere in considerazione in quanto la sua perdita porta con sé anche aromi volatili.

Quindi da quando apriamo una lattina di caffè o meglio ancora, se ci siamo fatti macinare il nostro caffè preferito nella torrefazione di fiducia (come ad esempio fanno al Costadoro Social Coffee Factory), ecco che la prima regola per una corretta conservazione è riporlo in un contenitore ermetico che impedisca la fuoriuscita del gas e degli aromi.

Lattine da 250gr di Caffè Costadoro conservate in frigorifero

Il caffè è meglio conservarlo in frigo o in dispensa?

Passiamo alla seconda importante informazione sul come conservare il caffè a casa: il caffè è un prodotto ricco di grassi.

Immaginatevi di avere acquistato un bel pezzo di prosciutto crudo da affettare; dove lo conservereste se voleste preservarlo dall’essicazione e dall’irrancidimento, al caldo o al fresco?

Beh, sono certo che la vostra risposta non sia diversa dalla mia, quindi ecco che la scelta tra conservare il caffè per casa nell’armadietto, magari sopra i fornelli perché comodo per la preparazione della moka, o riporlo in frigo, sia abbastanza scontata.

Ma attenzione, questo se parliamo di caffè macinato, se invece abbiamo del caffè in grani sarà sufficiente non lasciarlo in un luogo vicino a fonti di calore, in quanto il suo irrancidimento, essendo intero, tenderà ad avere tempistiche più lunghe.

Un piccolo “inciso”: ovviamente per chi lavora nel settore professionale e dovendo preparare gli espressi, la conservazione al freddo potrebbe causare nel momento in cui il macinato viene tirato fuori dal frigo una condensazione dell’umidità dell’aria circostante e creare problemi di costanza di macinatura.

Ora finalmente possiamo preparare la nostra moka!

Acqua calda o acqua fredda?

In merito alla temperatura dell’acqua i dibattiti sono aperti, ma le statistiche delle prove cosa dicono?

Io sono un sostenitore dell’acqua calda, ma dopo diverse prove a parità di condizioni ad esclusione dell’acqua, devo dire che le differenze organolettiche sono lievi. Tendenzialmente con l’acqua calda abbassiamo le note amare rendendo quindi la bevanda più amabile, ma le leviamo anche un po’ di corpo.

Esiste però un fattore fondamentale: il fuoco sotto alla moka deve essere commisurato alla sua dimensione in modo che la fiamma non vada sui bordi esterni e surriscaldi oltremodo il filtro nel quale è posizionato il caffè.

Acqua calda versata all’interno del fornelletto della moka

Caffè nel filtro della moka: va fatta la “montagnetta” e i fori con lo stecchino?

Torniamo alle spiegazioni tecniche.

Per ottenere l’estrazione del caffè nella moka si deve creare una certa pressione nel fornello contente l’acqua affinché questa venga spinta verso l’alto e passi prima attraverso il pannello del caffè contenuto nel filtro, e poi la soluzione di acqua e caffè dovrà ancora avere la forza di risalire il camino per ricadere nel raccoglitore superiore.

Se facciamo la montagnetta col caffè quando andremo a chiudere la moka avremo 2 problemi: una parte di polvere di caffè si distribuirà sulla guarnizione impedendo una corretta chiusura; il caffè sarà compattato e pressato all’interno del filtro creando un pannello in cui l’acqua farà più difficoltà ad attraversarlo, con conseguente maggiori sentori di bruciato. Se facciamo i forellini invece l’acqua troverà dei passaggi preferenziali e la bevanda risulterà più leggera ed acquosa in quanto non avrà avuto modo di sciogliere bene tutte le proprietà dal caffè.

È vero che l’acqua è importante nella preparazione del caffè?

L’acqua non è importante: è fondamentale!

L’acqua sarà l’elemento che comporrà circa il 93 – 95% della vostra bevanda, ed è solo grazie alle sue proprietà di solvente che potremo gustare un prodotto più o meno ricco, corposo, aromatico a parità di caffè utilizzato.

Inoltre non scordiamoci che nell’acqua vi sono molti sali che tendono a concentrarsi proprio nel fornelletto della macchina, e se il calcio ed il magnesio sono in quantità elevate, ecco che la formazione di calcare sia sulle pareti interne che soprattutto nella valvola di sicurezza potrà essere elevata e rapida, creando dei problemi. Quindi meglio utilizzare un’acqua prelevata dalla bottiglia verificando che non abbia un residuo fisso superiore ai 150 ppm.

Quanta acqua devo mettere nella moka?

Avete presente la valvola di sicurezza presente all’interno del fornelletto (la parte inferiore) della moka? Ecco, dovete fermarvi al di sotto di quella valvola, altrimenti, con il successivo inserimento del filtro il livello si innalzerà e l’acqua andrà a lambire o coprire il foro della valvola, potendo in tale caso creare dei problemi.

Come devo mettere quindi il caffè nella moka?

Occorre distribuire la polvere di caffè in modo uniforme, ma per metterla nel filtro bisogna iniziare prima dai bordi ed infine riempire la parte centrale. Quindi, con l’aiuto di un cucchiaino o di un righello, dipende dal vostro senso di precisione, distribuire il caffè. In questo modo non sarà troppo pressato e sarà ben livellato.

Versaggio del caffè macinato all’interno del filtro della moka

Esiste una dose consigliata di caffè da utilizzare?

In realtà ogni moka è stata studiata e realizzata per avere già un corretto rapporto tra l’acqua impiegata e la dose di caffè.

Nei miei test ho visto che per una moka da 3 tazze, mediamente, la dose variava tra i 16,5 gr ed i 19 gr in funzione della marca e del modello. Quindi circa 6 -7 gr a porzione. È un’indicazione che possiamo tenere valida per la moka da 3 tazze però, perché la proporzione poi non aumenta di pari passo con l’aumentare del numero di tazze; infatti in una moka da 6 tazze la dose scende leggermente tra i 5 ed i 6 gr per porzione.

Pulire o non pulire la moka? Sfatiamo un mito

Come già accennato sopra il caffè è un prodotto ricco di grassi.

Lascereste sporca la padella dove avete cotto i vostri hamburger per far si che i prossimi siano più buoni?

Il concetto è esattamente il medesimo, quindi la moka va lavata accuratamente e possibilmente con un detersivo che non sia troppo profumato o aggressivo, ma che sia sgrassante e con un PH neutro.

Assolutamente da evitare prodotti acidi, aceto, limone o prodotti estremamente aggressivi.

Almeno una volta alla settimana poi andrebbe rimosso il filtro per poter pulire il camino dall’interno, con l’ausilio si uno scovolino.

Al termine la moka va asciugata molto bene, specialmente se si tratta di una moka in alluminio; l’alluminio infatti essendo molto poroso rischia di generare facilmente muffe e batteri se la moka viene lasciata chiusa ancora umida.

Momento dell’erogazione del caffè nella moka

Meglio scegliere una moka in acciaio o in alluminio?

La storia della moka parte nel 1933 con Alfonso Bialetti, e nasce dall’alluminio in quanto materiale molto più facile da lavorare e molto comune ad Alfonso, abile fonditore di alluminio.

Si racconta che l’idea di Bialetti nacque guardando la moglie fare il bucato. All’epoca si utilizzava una lisciveuse, l’antesignana della lavatrice, e che questo strumento lo ispirò per la realizzazione della moka!

Fu poi Renato, il figlio di Bialetti, nel dopoguerra a portarla alla ribalta.

Ad Omegna si trova il Forum di Omegna,  una ex fabbrica dove ora è presente il Museo Arti e Industria di Omegna, un piccolo ma interessante museo nel quale potrete rivivere la storia di questa icona italiana e non solo: sono presenti molti oggetti della storia del design italiano delle aziende del territorio quali la Alessi, Calderoni, Girmi, Lagostina, La Nuova Faro, Irmel, Tracanzan e Piazza.

Oggi però l’industria utilizza molti materiali differenti: inox, alluminio in fusione nichelato, ceramica, vetro, tutte superfici meno porose e quindi anche più igieniche e più facili da pulire.

Come dicevamo all’inizio, le domande sono molte per cui non fatevi scrupoli: scriveteci, e sarà per noi un piacere potervi rispondere… VIDA MOKA a tutti!

Fabio VeronaResponsabile qualità e formazione Costadoro e autore del blog arabica100per100

Festival del giornalismo alimentare 2020: uniti contro lo spreco

Un festival contro lo spreco alimentare e basato sulla sostenibilità ambientale

Anche quest’anno, grazie alla partnership di Costadoro caffè, ho partecipato alla 5° edizione del Festival del Giornalismo Alimentare ed eccomi a raccontarvi qualcosa di questa 3 giorni davvero ricca ed interessante.

Iniziamo con un po’ di numeri:

oltre 1200 persone transitate, 20 laboratori con oltre 500 presenze, 160 sessioni di incontri nel B2B  13.500 firme nella petizione per la #foodbag obbligatoria.

Nelle due postazioni allestite per l’occasione dalla Torrefazione torinese durante i 3 giorni del Festival, sono stati serviti gratuitamente a tutti i partecipanti:

– 5 kg di Miscela Costadoro Espresso per un totale di circa 630 caffè in espresso;

– 9 kg di Miscela biologica e certificata Fairtrade Costadoro RespecTo per un totale di circa 1.130 caffè in espresso;

– 6 kg di Costadoro Specialty Coffee per un totale di circa 50 litri di caffè filtro preparato con molteplici sistemi di estrazione;

– 8 kg di Costadoro Specialty Coffee Kenya Ndaroini preparati in espresso “Naked”;

Lo Staff allo Stand Costadoro, durante la 5° edizione del Festival del Giornalismo Alimentare

I laboratori del Festival

Costadoro è stata inoltre promotrice di 2 dei 20 laboratori concepiti per questa edizione della manifestazione ed ha visto Umberto Trombetta (Strategic Planner di Costadoro) al Panel del 20 febbraio “Comunicare Scienza, Ricerca e Sostenibilità: come comunicare ai consumatori le buone pratiche nella filiera food”, dove il suo intervento si è concentrato sull’importanza di creare un consumatore consapevole per le aziende di eccellenza il quale, imparando a riconoscere la qualità dei prodotti e dei processi, la premia scegliendola. Questo permette alle aziende virtuose di continuare a investire in qualità e porta benefici a tutti gli stakeholder, dai produttori nei paesi di origine fino ai consumatori finali. Inoltre sono state portate come esempio varie iniziative di successo intraprese da Costadoro negli ultimi anni in termini di Controllo Qualità (Scienza), Formazione (Ricerca) e Sostenibilità.

Fabio Verona (Responsabile qualità e formazione Costadoro) durante i laboratori del Festival.
Il Panel del 20 febbraio 2020 “Comunicare Scienza, Ricerca e Sostenibilità”.

I principali temi trattati

Molti poi i temi scottanti toccati dal Festival del Giornalismo Alimentare, in particolar modo quelli sulle ecomafie, con l’intervento del giornalista e scrittore Paolo Borrometi.

Non sono mancati temi di maggiore attualità, come ad esempio il food delivery, con un panel intitolato “MI DEVO FIDARE DEL CIBO CHE ARRIVA IN BICICLETTA? Temperature, allergeni, informazioni sugli ingredienti: è garantita la sicurezza alimentare nel food delivery?

Anche Chef Rubio ha detto la sua, prima di tutto esortando i “riders“ a ribellarsi per le loro condizioni di lavoro, ed in seguito confermando che il cibo è ben controllato ma che questa pratica stà annullando sempre di più il contatto umano tra le persone.

Di parere leggermente più cauto la biologa Lucia Decastelli dell’Istituto zooprofilattico del Piemonte, che suggerisce quantomeno di verificare la temperatura del cibo e di lasciarlo riposare il meno possibile dal momento della consegna. Collegato al food delivery è stato ampiamente sostenuto il concetto della lotta agli sprechi alimentari, con la promozione della food bag, la scatola realizzata in materiale compostabile, sostenuta anche dall’intervento dell’Onorevole Maria Chiara Gadda, e per la quale è aperta una petizione che potete trovare e sostenere CLICCANDO QUI.

Lo Stand Costadoro alla 5° Edizione del Festival del Giornalismo Alimentare di Torino.

Caffè e metodi di estrazione

Un cenno lo voglio poi dare sulle preferenze espresse in merito al caffè preparato con il metodo filtro e con la moka.

La postazione allestita è infatti stata letteralmente presa d’assalto dai presenti, ed oltre a degustare un ottimo caffè specialty preparato con il filtro, lo stesso è stato realizzato anche con la moka, spiegando e rispondendo alle molteplici domande che ci venivano poste in merito alla corretta preparazione della moka per casa, come conservare il caffè e molti altri quesiti.

Ora vi saluto e vi lascio con questa domanda: il caffè per la moka, lo si può conservare in frigo?

A presto!

Fabio VeronaResponsabile qualità e formazione Costadoro e autore del blog arabica100per100

Prodexpo 2020: Caffè Costadoro partecipa alla fiera di Mosca

Costadoro in collaborazione con ITALCO Ltd partecipa alla fiera Prodexpo 2020 a Mosca.

La manifestazione si svolgerà dal 10 al 14 febbraio 2020 presso l’Expocentre Fairgrounds – Moscow, Russia.

La Fiera Prodexpo, giunta alla 27° edizione, costituisce uno dei più rilevanti eventi internazionali per i prodotti agroalimentari in Russia e nei Paesi limitrofi.

Potrete trovarci allo Stand 83 B40 – Padiglione 8.3.

Chiara Appendino: la Sindaca di Torino al Costadoro Social Coffee Factory

 Torino – Venerdì, 24 gennaio 2020 – Il Costadoro Social Coffee Factory, ha ospitato questa mattina una visita della Sindaca di Torino Chiara Appendino, che ha potuto toccare con mano come il nuovo spazio multiesperienziale di via Teofilo Rossi di Montelera 2.

Un luogo in cui l’unico vero protagonista è il caffè: non solo come meta per chi vuole gustare un’ottima tazzina preparata a regola d’arte, ma anche un vero e proprio luogo di formazione in cui sia i clienti che gli addetti ai lavori possono assistere, all’interno di una Academy totalmente attrezzata, a corsi sulla materia prima e sulle sue modalità di torrefazione e di preparazione, tutti tenuti da personale altamente qualificato. 

A poco meno di quattro mesi dall’apertura, i risultati ottenuti sono molto positivi: sono stati emessi 60.000 scontrini e servite circa 100.000 tazzine, corrispondenti a 1000kg di miscela per quanto riguarda il solo Costadoro RespecTo 100% Arabica Biologico e Fairtrade.

Anche in termini di ecosostenibilità il bilancio è notevole: grazie alla scelta di somministrare solamente bevande in vetro, sono state risparmiate circa 25.000 bottigliette in plastica e sono più di 10.000 i bicchieri d’acqua (rigorosamente in carta) erogati gratuitamente nelle due postazioni di free-water poste all’interno del locale.

Infine, ai 16 corsi di formazione attivati fino a oggi (Cupping, Latte Art, Coffee in good spirits, Moka: trucchi e segreti, Barista skills) hanno partecipato oltre 50 tra professionisti del settore e “coffee lovers”

In questi primi mesi di attività rinnovata abbiamo riscontrato un’ottima risposta da parte del pubblico – afferma Giulio Trombetta, Amministratore Delegato di Costadoro S.p.A. Speriamo che si tratti del preludio di una ripresa generale e di un rinnovato entusiasmo da parte dei commercianti della zona”. 

La Sindaca di Torino Chiara Appendino in visita al Costadoro Social Coffee Factory,
con Giulio Trombetta e Stefano Abbo, A.D. di Costadoro.
La Sindaca di Torino Chiara Appendino in visita al Costadoro Social Coffee Factory, con gli A.D. di Costadoro Giulio Trombetta e Stefano Abbo.

Food Journalism Festival 2020 – Costadoro tra gli sponsor

Anche quest’anno Costadoro è lieta di essere presente tra gli sponsor del Food Journalism Festival: il Festival del Giornalismo Alimentare, che si terrà dal 20 al 22 febbraio 2020.

Tre giorni interamente dedicati a una delle tematiche di maggiore attualità, la comunicazione legata al cibo. Vista attraverso incontri, workshop e un “gustoso” calendario di eventi off, showcooking e degustazioni guidate, rivolti agli addetti ai lavori e aperti al grande pubblico.

Quest’anno la sede di svolgimento del Food Journalism Festival sarà presso il Centro Congressi del Lingotto a Torino, in Via Nizza 280.

Il Festival non ha un tema unico. Ogni anno vengono trattati i problemi di informazione e comunicazione legati alla sicurezza e all’educazione alimentare, alla deontologia, al giornalismo finanziario, di inchiesta, di cronaca e di giudiziaria, alla comunicazione sociale e social, alla pubblicità, alle politiche del cibo e alla critica enogastronomica, alle condizioni contrattuali e di lavoro dei giornalisti, al dialogo tra le diverse professioni dell’informazione e della comunicazione e tra le professioni scientifica e quelle dell’informazione, tra aziende, istituzioni e giornalisti.

Costadoro inoltre sarà promotrice di 2 dei 21 laboratori concepiti per questa edizione della manifestazione, scopri di più e iscriviti ai laboratori CLICCANDO QUI.

Maggiori informazioni su www.festivalgiornalismoalimentare.it

Sigep 2020: Costadoro presente al 41° Salone Internazionale.

Anche quest’anno Costadoro è lieta di comunicare che sarà presente al Sigep 2020 – 41° Salone Internazionale Gelateria, Pasticceria, Panificazione Artigianali e Caffè, con una grande novità! In questa edizione la nostra presenza si “sdoppierà”.

Gli Stand Costadoro

Potrete trovarci presso la Fiera di Rimini Expo Centre:

  • Al Padiglione D3 – Stand 001 dove il nostro Staff sarà pronto ad accogliervi, presentarvi tutti i nostri nuovi progetti e trasmettervi le emozioni racchiuse all’interno di una tazzina di caffè.
  • Al Padiglione A1 – Stand 115 dove potrete scoprire e visitare un “Costadoro Social Coffee”, l’esclusivo progetto in franchising di Costadoro, dove il caffè diventa protagonista indiscusso.

A proposito di Sigep

129.000 mq della miglior offerta internazionale: i visitatori sono guidati alla scoperta di percorsi tematici focalizzati su 5 settori principali, interconnessi in modo da unire in un’ unica visione globale il mondo del Dolce.

È uno show che premia le eccellenze mondiali, presenta nuovi format, sviluppa il networking globale e fa crescere il business di imprese e professionisti.

All’interno del Salone Internazionale è compresa una sezione dedicata all’intera filiera del caffè con una grande esposizione, progetti internazionali e concorsi.

A Sigep si snoda una straordinaria rassegna che parte  dalle piantagioni nei paesi d’origine attraverso tutte le fasi della lavorazione, seguendo diverse modalità di estrazione del caffè sino alla degustazione della bevanda.

Presenti tutti i prodotti, le tecnologie con al centro l’Espresso.

Con questa particolare vetrina, arricchita dai più prestigiosi marchi del Made in Italy, la manifestazione completa l’offerta espositiva rivolta ai bar/pasticcerie, bar/gelaterie, caffetterie e coffe&bakery, valorizzando al meglio tutte le connessioni tra le diverse merceologie.

Sigep è il contesto ideale per lo svolgimento di tutte le finali delle competizioni del circuito Internazionale WCE (World Coffee Events), promosso dall’associazione di Speciality Coffee Internazionale.

Vi aspettiamo numerosi!

Costadoro al Sigep, presso Fiera di Rimini Expo Centre

Gold Medal International Coffee Tasting 2019: due medaglie per Costadoro

Gold Medal International Coffee Tasting 2019: il 10 e l’11 dicembre 2019 a Tokyo si è svolta la tredicesima edizione dell’International Coffee Tasting: la manifestazione che premia i migliori caffè al mondo.

L’Istituto Internazionale Assaggiatori Caffè

L’evento, come sempre, è stato organizzato dall’IIAC (Istituto Internazionale Assaggiatori Caffè): un’associazione senza fini di lucro fondata nel 1993, con l’obiettivo di mettere a punto e diffondere un metodo scientifico per l’assaggio del caffè.

Infatti l’Ente è dotato di un importante comitato scientifico che pianifica la ricerca per garantire l’innovazione del settore, ne fanno parte docenti universitari, tecnici e professionisti.

Due Gold Medal alle miscele Costadoro

Il concorso internazionale ha visto la partecipazione di 289 prodotti da tutto il mondo, giudicati da 30 professionisti in giuria.

E per la Categoria E “Espresso Italiano” Costadoro con grande orgoglio quest’anno si aggiudica due importanti premi con due delle sue migliori miscele!

Rispettivamente i riconoscimenti sono stati assegnati alla miscela Biologica e certificata Fairtrade Costadoro RespecTo e alla miscela 100% Arabica Costadoro Coffee Lab (quest’ultima già Gold Medal nell’edizione del 2018).

Segnali importanti dalla categoria del Caffè espresso

Durante l’edizione 2019 dell’International Coffee Tasting abbiamo assistito all’affermazione a Tokyo di quei caffè italiani in linea con le tendenze internazionali del momento.

«Il mondo del caffè è per sua natura globalizzato e presenta oggi a livello internazionale alcune tendenze di gusto ben precise – afferma Luigi Odello, presidente dell’Istituto internazionale assaggiatori caffè (Iiac) –. Da anni osserviamo un mercato che giustamente predilige prodotti da aromi delicati e complessi spesso senza perdere di vista la corposità del prodotto, caratteristica rilevante per l’espresso”.