
Cos’è il caffè?
Il caffè è una pianta a fiore appartenente alla famiglia delle Rubiaceae e al genere Coffea. I semi vengono tostati e macinati in polvere per ottenere per infusione (o altri tipi di estrazioni) la famosa bevanda. Il caffè è una delle più importanti commodities e bevande consumate al mondo. Viene coltivato tra il Tropico del Cancro e il Tropico del Capricorno. Nell’industria del caffè commerciale, le due specie principali sono l’arabica e la canephora volgarmente chiamata robusta.


Per ciascun consumatore l’intensità del caffè ha un significato differente. Alcuni fanno riferimento al corpo, altri alla complessità aromatica, all’amaro e altri ancora alla percentuale di caffeina. Cosa intendiamo noi? Ci riferiamo al corpo del caffè, cioè la sua consistenza e struttura. Per capire meglio paragoniamo una bevanda con poco corpo all’acqua e una bevanda con molto corpo a uno sciroppo. Inoltre il corpo delle nostre miscele è direttamente proporzionale alla percezione del gusto amaro. Se ami una bevanda più leggera e aromatica ti consigliamo quindi la miscela Cento con intensità 3, se preferisci un caffè sciropposo e amaro la miscela Cinquanta fa al caso tuo.
Cosa sono l’arabica e la robusta?
L’arabica e la robusta sono le due specie di caffè più importanti al mondo in termini commerciali. L’arabica è una pianta autoimpollinante originaria dell’Africa e dell’Arabia, è una specie pregiata ma allo stesso tempo delicata. La robusta è una pianta allogama, quindi necessita di un’impollinazione incrociata. Tra le due specie ci sono altre differenze genetiche: l’arabica ha infatti 44 cromosomi, mentre la robusta 22. I chicchi di arabica hanno una forma appiattita e allungata, il colore è verdastro e hanno un taglio centrale a forma di “S”. Il chicco di robusta, invece, tende a essere più rotondo e piccolo, con un taglio centrale dritto.


L’albero di robusta è più resistente alle malattie e ai parassiti, il che rende più facile la sua coltivazione. La sua resistenza è dovuta all’elevato contenuto di caffeina (2,4-2,5 g/100 g), circa il 50-60% in più rispetto all’arabica. La caffeina è un alcaloide prodotto naturalmente dalla pianta per proteggersi dagli insetti. Inoltre, si ritiene che l’acido clorogenico agisca da deterrente per insetti e animali. Entrambi i componenti contribuiscono al gusto amaro tipico della robusta. La robusta ha anche il vantaggio di essere in grado di resistere ai climi più caldi il che le consente di crescere ad altitudini molto più basse rispetto all’arabica, che viene coltivata generalmente tra i 610 e i 1830 metri sul livello del mare. Entrambe le specie non resistono al gelo.
Le differenze non sono solo limitate alla genetica e alla botanica, ma anche al gusto. Infatti l’arabica risulta dolce, fruttata, acida e con note floreali, mentre la robusta amara, con sentori di legno e tabacco, cacao e frutta secca.
Tu quale preferisci? Costadoro dichiara le percentuali delle proprie miscele per aiutarti a scegliere il prodotto giusto per te.

Come fare la moka perfetta?
Innanzitutto è importante lavare sempre bene la vostra moka, infatti pensare che la moka vada lasciata sporca o con il caffè dentro per ottenere una bevanda più aromatica è un falso mito. La pulizia e asciugatura sono fondamentali per evitare che gli oli del caffè diventino rancidi a contatto con l’ossigeno presente nell’aria, creando un odore e gusto sgradevole nella bevanda finale. La moka dunque va lavata con prodotti sgrassanti, meglio se naturali e senza profumi, lasciando asciugare ciascun componente prima di richiudere la moka.

DI COSA HAI BISOGNO?

PREPARAZIONE
Riempi di acqua la caldaietta, avendo cura di non coprire la valvola per evitare problemi in caso di eccessiva pressione.
Riempi il filtro fino alla sua fine (no a vulcani e montagnole di polvere di caffè) senza pressare il caffè, piuttosto assestalo con dei leggeri colpetti al filtro o sbattendo piano la base di appoggio della caldaietta. Questa operazione favorirà il passaggio d’acqua attraverso il caffè che così non rischierà di essere bruciato.
Avvita con cura le due parti della moka, poni la caffettiera su una fiamma non troppo alta e, terminata l’erogazione, togli la caffettiera dal fuoco lasciando aperto il coperchio.
Mescola lentamente il caffè all’interno della caffettiera per amalgamare tra loro la prima e l’ultima estrazione, ottenendo così un ottimo caffè senza bisogno dell’aggiunta di zucchero.
Cosa significa tostatura media?
Il torrefattore tosta il caffè crudo trasformandolo nel prodotto che tutti conosciamo. In base ai tempi e alle temperature utilizzate si ottengono differenti livelli di tostatura: chiara, media e scura definita anche “Italian Roast”. La tostatura media è quella che garantisce il miglior bilanciamento tra aromi, dolcezza e acidità. Ogni miscela Costadoro viene tostata con una curva di cottura dedicata. Il tempo di tostatura varia da circa 15 a 17 minuti, a seconda del tipo di miscela, per cuocere in modo uniforme i chicchi. La curva di cottura tiene conto delle origini utilizzate e del profilo organolettico che si vuole donare alla miscela finale. Vengono frequentemente aggiornate e controllate per garantire la costanza del prodotto finale. Costadoro tosta i caffè lentamente nel rispetto della materia prima, consentendo ai chicchi di avere omogeneità di cottura sia interna che esterna.


Dove smaltisco il sacchetto?
Il caffè di Costadoro è confezionato in un imballo premium, in plastica completamente riciclabile. I sacchetti e le valvole unidirezionali assicurano elevate proprietà di barriera all’ossigeno, assenza di odore e sono conformi alla legislazione europea in materia di contatto alimentare, inoltre garantiscono elevati standard di conservazione. Il caffè, sempre confezionato fresco, rilascia naturalmente gas che preservano il perfetto aroma.
COME CONSERVO IL CAFFÈ?
Conserva sempre il tuo caffè in un luogo fresco e asciutto. Essendo un prodotto contenente grassi è nemico della luce e dell’ossigeno. Conservalo in un contenitore con chiusura ermetica nella tua dispensa.


Cos’è il decaffeinato?
Il caffè decaffeinato è un caffè al quale, per mezzo di un processo industriale, è stata tolta la caffeina portandola dal 1,2-1,5% per un’arabica o dal 2-4% per un robusta a un livello sempre non superiore allo 0,1%. I processi di decaffeinizzazione attuali sono comunque in grado di mantenere un elevato livello qualitativo del prodotto lavorato.
Come faccio a saperne di più?
Costadoro organizza visite in torrefazione per tutti i clienti che vogliono vivere l’esperienza della torrefazione per far vedere e toccare con mano ciò che davvero ci differenzia.
