Costadoro Social Coffee: il progetto di Vercelli
Costadoro Social Coffee insieme a Cooperativa 181 Il Mattarello: a Vercelli prende il via un importante progetto all’insegna di socialità e inclusione
Il 23 settembre 2022 inaugurerà il nuovo Costadoro Social Coffee Vercelli, un progetto di Costadoro gestito dalla Cooperativa Sociale 181 – IL MATTARELLO, il primo biscottificio-pasticceria artigianale italiano basato sul lavoro di persone con diverse vulnerabilità umane.

Cooperativa Sociale 181: un progetto nato a Vercelli nel 2015
Nata a Vercelli nel 2015 per volontà di DIAPSI (associazione che si occupa di persone con disagio psichico) la Cooperativa 181 apre Il Mattarello con l’obiettivo di unire l’arte pasticcera e il gusto salato delle proprie produzioni alla capacità di creare una realtà di sviluppo sociale e di inserimento lavorativo in particolare per persone disabili e/o a rischio di esclusione sociale.

Nel 2018 IL MATTARELLO rischiava di chiudere.
Caritas Eusebiana e Arcidiocesi di Vercelli decisero di intervenire per non perdere questa importante risorsa in risposta alla carenza di lavoro per i giovani del territorio.
Da qui l’idea del nuovo board di creare un “caffè sociale”, che valorizzasse il know-how e le peculiarità del Mattarello – la cura verso le persone fragili attraverso il lavoro, l’attenzione per i prodotti locali e di qualità – applicandole ad una nuova sfida, quella di coinvolgere i giovani della città in un percorso di “crescita sociale” e di inclusione.
L’innovativo progetto, finanziato dalla Fondazione Peppino Vismara, è pensato soprattutto per creare valore per il territorio e stimolare il pensiero e la riflessione su temi quali: inserimento di persone disabili in ambienti lavorativi ad alto contributo prestazionale (baristi, pasticceri, camerieri ecc), cultura della cittadinanza attiva, etica e responsabilità di impresa, economia civile, consumo sostenibile e responsabile grazie all’offerta di prodotti bio e di qualità, tra cui appunto il caffè Costadoro RespecTo: uno spazio per chi studia e lavora, dove costruire momenti di animazione, aggregazione, scambio di saperi e di formazione grazie alla collaborazione con l’Università del Piemonte Orientale.
Il Costadoro Social Coffee Vercelli
Cuore dell’iniziativa, infatti, sarà anche la possibilità per i giovani di usufruire, negli spazi adiacenti il locale, di informazione e orientamento al lavoro, grazie al servizio Informagiovani del Comune di Vercelli, il centro per l’impiego e le agenzie formative partner dell’iniziativa.
Il Costadoro Social Coffee Vercelli sarà dunque un luogo con due anime: una più attiva che intende rispondere alla necessità di luoghi di aggregazione attraverso un social caffè e uno spazio di co-working dove “creare” insieme, una più riflessiva e pensante proponendo iniziative culturali, educative e generative.

Negli spazi del Costadoro Social Coffee Vercelli verrà servita la miscela Costadoro RespecTo, 100% Arabica biologica compostabile e Fairtrade, con un’offerta di caffetteria classica a cui si affiancheranno sfiziosi hot, cold e shakerati.
L’impegno di Costadoro
Da alcuni anni Costadoro porta avanti iniziative per sensibilizzare gli operatori del settore ma anche i clienti finali dei bar, dimostrando come l’impegno sociale di un’azienda passi anche dalle attenzioni verso i più fragili.
Nel 2021 nel corso del Turin Coffee Festival l’A.D. di Costadoro Giulio Trombetta insieme a Ivano Zardi, Presidente Polisportiva Unione italiana Ciechi e Ipovedenti, e a Federica Floris, Psicologa e AD Alos, ha illustrato il progetto “Il caffè per tutti: inclusione e supporti accessibili nei bar”, sviluppato nei punti vendita Costadoro Social Coffee, a Torino, Genova e Monaco e a Torino, in franchising, alle Officine S, con l’obiettivo di offrire un supporto a bambini e adulti con bisogni comunicativi complessi, legati a disturbi del neurosviluppo e della vista, in un’ottica di accessibilità ed inclusione reali.

In questi locali infatti vengono offerti menù in braille redatti in collaborazione con la Polisportiva UICI (Unione Italiani Ciechi e Ipovedenti) e menù in CAA (Comunicazione Aumentativa Alternativa, che si basa su simboli e immagini) studiati con Psicologa Federica Floris.
Attraverso l’ausilio di pannelli in plexiglass, che riporteranno le scritte in Braille e tablet informativi che utilizzeranno il software comunicativo Alos Speak, sarà possibile comunicare al personale di sala il proprio ordine, senza grande difficoltà.