Ghiaccio: tutti i segreti di un importante alleato contro il caldo!
Le giornate cominciano ad allungarsi, il sole splende, iniziano i primi caldi e con essi la voglia di energetiche e rinfrescanti bevande.
Fino qui nulla di strano, se non che solitamente alle nostre bibite o cocktails aggiungiamo del ghiaccio per mantenerli freddi.

Cosa sappiamo del ghiaccio?
Per la maggior parte delle persone il ghiaccio non è altro che la solidificazione dell’acqua, che avviene normalmente a temperature inferiori allo “0” e se da un punto di vista fisico è corretto, le problematiche igienico sanitarie ed ambientali legate alla produzione del ghiaccio sono davvero tante e troppo spesso sottovalutate nella loro gravità.
Per prima cosa dobbiamo assicuraci che l’acqua con la quale facciamo il ghiaccio sia potabile e salubre.
Si, perché il raffreddamento non è come la bollitura e non uccide i germi o i microbi: semplicemente li congela, magari rendendoli meno efficaci, ma tenendoli pronti ad entrare in azione non appena cambierà lo stato fisico della materia.
Questo aspetto è tanto importante nel settore professionale quanto in quello domestico.
Se bar e ristoranti hanno degli obblighi indicati nei loro manuali di HACCP e li rispettano, allora devono avere un programma di pulizia e sanificazione dei condotti del fabbricatore di ghiaccio almeno mensile, non devono introdurre alcun corpo estraneo nel ghiaccio ad uso alimentare (ad esempio le bottiglie di spumante da raffreddare rapidamente…) e devono cambiare settimanalmente il ghiaccio nella vasca avendo cura di pulirla accuratamente con un sanificante mentre è vuota, per evitare soprattutto la formazione di funghi e muffe.
Questo, unito ad un controllo annuale dell’acqua tramite analisi microbiologica eseguita a cura di un laboratorio terzo, garantirà sia il titolare dell’attività che il cliente.

Ma quanto ghiaccio ci vuole per un drink?
Partiamo dal presupposto che il ghiaccio per raffreddare un drink deve sciogliersi, questa reazione fisica è necessaria affinché il ghiaccio assorba calore dal liquido.
Proprio per questo motivo, maggiore sarà la quantità di ghiaccio, come massa fredda, minore sarà la quantità di acqua che si mescolerà con la bevanda.
Anche la forma del ghiaccio ha una sua importanza, infatti a seconda di essa si determinerà un discioglimento più o meno rapido.
Se siete interessati ad aspetti più tecnici andate a leggere questo articolo pubblicato dal responsabile qualità e formazione Costadoro Fabio Verona sul suo blog arabica100per100, ma non prima di esservi preparati una delle nostre fresche ricette preparate in collaborazione con Fabbri!
Le ricette “ghiacciate”
Tiki Latte Vegan
- 150 ml di bevanda all’Avena (noi vi suggeriamo l’avena di In-vece);
- 25 ml / 32 g Mixybar FALERNUM Fabbri(lime, zenzero e mandorle);
- Ghiaccio q.b.
- 2 caffè preparati con estrazione in espresso Costadoro RespecTo.
Porre abbondante ghiaccio “pieno” in un bicchiere alto, versare l’avena, quindi unire lo sciroppo ed infine i 2 espressi.

Dolce Vita Latte
- 120 ml latte intero o scremato a vostra scelta;
- 20 ml / 26g sciroppo MIXYBAR al caramello salato Fabbri;
- 10 ml /14 g Sauce Caramello Burro Salato Fabbri;
- Ghiaccio q.b.
- 1 caffè preparato con estrazione in espresso Costadoro RespecTo.
Prendere un bicchiere da long drink e con la salsa al caramello un fare un rim di tre quarti, quindi riempirlo di ghiaccio, va bene anche quello “bucato”.
Versare il latte e lo sciroppo, quindi unire l’espresso e mescolare con cautela.

Moka On Ice
- 15 g di Sauce Gold Pistacchio Fabbri;
- 15 / 18 g di caffè Costadoro RespecTo macinato per moka;
- Panna montata e granella di nocciole o pistacchi per decorare;
- Ghiaccio q.b.
Preparare la moka come d’abitudine.
Porre del ghiaccio in una ciotola e mettere un bicchiere vuoto all’interno. Quando il caffè sarà pronto versarlo nel bicchiere per ottenere un rapido raffreddamento.
Quando sarà raffreddato prendere una tazza da cappuccino, porvi all’interno qualche cubetto di ghiaccio “pieno”, versare il caffè e unire la salsa al pistacchio.
A piacere aggiungere panna montata e granella di nocciole o pistacchi.
