Relais San Maurizio: nuovo appuntamento con la rubrica “Ci vuole RespecTo”
In un antico monastero del XVII secolo, in un luogo unico e magico, dove la natura e l’uomo da sempre convivono in pace e armonia, si trova il Relais San Maurizio.
Qui ci accomodiamo nella sala di Origini Bistrot e aprendo il menù leggiamo:
“Origini Bistrot nasce dai principi della cultura cistercense, secondo la quale ogni monastero aveva il proprio orto: così abbiamo deciso di investire sulla terra, dove tutto nasce e inizia.”
Continuano le interviste della rubrica “Ci vuole RespecTo” del blog Costadoro, dedicata ai racconti di storie di sostenibilità e rispetto, attraverso alcune interviste ad aziende, artigiani, imprenditori e attività che abbracciano questa filosofia.
Relais San Maurizio – Origini Bistrot: lo Chef Romeo Morelli
Ci facciamo raccontare qualcosa di più dal giovane Chef Romeo Morelli che dopo aver vissuto molti anni all’estero ad Abu Dhabi e a Stoccarda è tornato nel suo territorio.

Morelli: “Al Relais San Maurizio ho scoperto un posto paradisiaco immerso nel verde e una nuova filosofia.
Prima se pensavo che il prodotto principe della cucina fosse la carne, ora mi sono rimesso completamente in discussione.
Dal Progetto Orto ho imparato tantissimo: come cucinare e trattare gli ortaggi, ma soprattutto come crescono.
Capire come cresce un ortaggio ti fa capire il suo sapore: la lentezza, il tempo sono tutti valori che ormai vengono sempre meno considerati, ma che sono essenziali per la bontà del prodotto”.

Il piatto esclusivo dello Chef Romeo Morelli con il riutilizzo dei fondi di caffè
Assaggiamo un piatto che appartiene alla tradizione culinaria della zona delle Langhe, ma come non lo abbiamo mai assaggiato prima: come nasce l’idea di questo piatto?
Morelli: “Avevo appena finito di valutare le verdure raccolte nell’orto, tra tutte spuntano i carciofi, di cui sono ghiotto… stavo bevendo il mio caffè e ho pensato: perché non provare ad unire il sapore di terra del carciofo al tostato del caffè?
Possiamo riutilizzare anche ciò che rimane del caffè dopo un’estrazione, perché dovrei destinarlo solo ai fiori come faceva mia nonna?
Così ho deciso di usare il fondo del caffè per un piatto tipico del territorio: i tajarin.

Uova, farina, fondo del caffè nell’impastatrice ed è venuta fuori questa pasta particolare tra il giallo dell’uovo e il marroncino del caffè; non è uniforme e questo mi piace.
Io e il mio sous chef dopo aver stirato e cotto la pasta, l’abbiamo fatta mantecare con il cuore del carciofo tritato e del burro salato.
Vediamo cosa viene fuori e assaggiando ci siamo resi conto che mancasse qualcosa, un po’ di dolcezza e sapidità.
Le abbiamo trovate in una toma piemontese arrivata qualche giorno prima e un fondo di nocciola tonda gentile.
Assaggiamo il piatto e ci siamo innamorati, è una delle poche volte che la ricetta viene fuori così, al primo colpo.”
Questa volta il nostro RespecTo ci ha accompagnato dal primo al caffè.
Ringraziamo quindi il Relais San Maurizio e Origini Bistrot per l’ospitalità, ma soprattutto lo Chef Romeo Morelli per averci fatto tornare alle origini e dato grande ispirazione per una cucina sostenibile che predilige gli ortaggi e limita gli sprechi!
